Borse in fibrillazione e materie prime e preziose in rialzo dopo l'attacco israeliano contro l'Iran seguito dal lancio di centinaia di droni da parte di Teheran
Il prezzo del petrolio è in forte rialzo questa mattina sui mercati delle materie prime: con la tensione in Iran dopo l'attacco di Israele (IL LIVEBLOG) il Wti con consegna a luglio viene scambiato a 73,48 dollari con un aumento dell'8% mentre il Brent con consegna ad agosto passa di mano a 74,47 dollari con una crescita del 7,37%.
Avvio in forte rialzo anche per il prezzo del gas. Ad Amsterdam le quotazioni registrano un aumento del 4% a 37,60 euro al megawattora.
Sale anche il prezzo dell'oro che si rafforza con le tensioni in Medio Oriente, consolidando il ruolo di bene rifugio: il metallo giallo sale dell'1,48% sui mercati asiatici, a 3.452,7 dollari all'oncia, avvicinandosi al massimo storico di 3.500,05.
Borse in calo
L'attacco israeliano contro l'Iran seguito dal lancio di centinaia di droni da parte di Teheran mandano le borse in fibrillazione. Se la borsa australiana limita a -0,30% il calo, in una seduta comunque tutta in ribasso, le piazze asiatiche segnano perdite più consistenti: in rosso Tokyo (-0,89%). Sul fronte dei cambi la divisa nipponica si rivaluta sul dollaro, a un livello di 143,50, e sull'euro a 165,50. In calo anche Seul (-0,87%). A contrattazioni ancora in corso in flessione Hong Kong (-0,84%), Shanghai (-0,69%), Shenzhen (-1,25%) e Mumbai (-0,78%).
Per Wall Street, che aprirà solo nel primo pomeriggio (ora italiana) i future mostrano comunque un netto calo, in media intorno all'1,50% fra i diversi indici.
La Borsa di Milano (-1,4%) prosegue in calo, in linea con gli altri listini europei.
