Upb: Italia non condannata a crescita bassa. Migliorare produttività lavoro
EconomiaCosì l'Ufficio Parlamentare di Bilancio nel suo ultimo rapporto. Promossa la linea del governo sui conti pubblici ma si chiede di accelerare sulla lotta all'evasione e l'attuazione del Pnrr. Critiche alla riforma dell'Irpef, che rischia di aumentare il prelievo sui dipendenti. Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti ottimista su pace fiscale e taglio delle tasse al ceto medio
Siamo destinati a una crescita economica inchiodata allo zero virgola? "No, l’Italia non è condannata a una crescita moderata. L’Italia è frenata dalla demografia sfavorevole e dalla dinamica lenta della produttività". Per Lilia Cavallari, presidente dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio, gli immigrati possono arginare il problema dell’invecchiamento della popolazione ma bisogna anche migliorare il lavoro, renderlo più produttivo, perché al forte aumento degli occupati non è corrisposto un pari incremento della ricchezza nazionale.
Cresce il peso del Fisco per i dipendenti
Livello basso dei salari, forte perdita del potere d’acquisto a causa dell’inflazione, sottolinea l’organismo di controllo delle nostre finanze nel suo ultimo rapporto. Con un paradosso dovuto al cosiddetto drenaggio fiscale: la riforma dell’Irpef in vigore da gennaio rischia di aumentare il prelievo sui dipendenti a basso e medio reddito, vanificando i vantaggi in busta paga ottenuti coi rinnovi contrattuali. Lo Stato ci guadagna grazie alle maggiori entrate ma i consumi potrebbero soffrirne.
Accelerare sulla lotta all'evasione e l'attuazione del Pnrr
L’Ufficio di Bilancio promuove la prudenza del governo sui conti ma si deve ridurre l’evasione fiscale (tra le più alte d’Europa) e accelerare sul Pnrr che va attuato entro un anno. Non tocca quest’ultimo argomento Giancarlo Giorgetti: il ministro dell’Economia si concentra sul Pil, assicurando che è a portata di mano, e superabile, l’obiettivo di una crescita dello 0,6 per cento.
Manovra, spazi risicati per nuovi interventi
Si tratta di una previsione dimezzata dopo lo scoppio della guerra dei dazi, sui quali il numero uno del Tesoro è fiducioso per un compromesso con gli Stati Uniti. L’Ufficio di Bilancio ricorda, poi, come ogni intervento nella prossima manovra richiederà una riduzione della spesa o nuove entrate (quindi anche imposte), perché gli spazi a disposizione sono quasi esauriti.
Pace fiscale e taglio tasse al ceto medio, Giorgetti ottimista
Il richiamo tocca un tema di intenso dibattito: è possibile tagliare le tasse al ceto medio e, allo stesso tempo, varare nuove sanatorie per chi ha debiti col Fisco? Sono realisticamente ottimista, dice Giorgetti: “Io faccio quello che c’è scritto nel programma politico del governo e cerco di renderlo possibile, però a me sta il compito di creare le condizioni affinché si possano verificare".