Mercato immobiliare, crescono investitori stranieri in Italia. Le città più richieste

Economia
©IPA/Fotogramma

Introduzione

Anche in mezzo alla crisi economica e con i tassi sui mutui ancora molto alti, nel 2024 il mercato immobiliare in Italia si è dimostrato attrattivo, specie per chi ha inteso fare un investimento. Non si parla soltanto di compratori italiani, ma anche di quelli stranieri: secondo i dati elaborati dall’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa (ripresi dal portale Mutui.it), che ha analizzato le compravendite realizzate dalle agenzie presenti in tutta la Penisola, lo scorso anno gli investitori stranieri sono arrivati a coprire il 9,5% del totale dei contratti di acquisto. Un netto aumento – più del doppio – rispetto alle cifre del periodo pre-pandemico: nel 2019 si attestavano infatti al 4,1%. 

Quello che devi sapere

Mercato immobiliare, lieve calo per gli investitori italiani

  • Guardando invece agli investitori italiani, i numeri (anche se buoni) sono al contrario in lieve calo, assestandosi a quota 19% su tutte le compravendite concluse. Nel 2023 si toccava il 19,5%, comunque sopra i dati degli ultimi anni. Tra il 2012 e il 2022 il peso degli investimenti sul mercato italiano si è sempre mantenuto su una forbice compresa tra il 16 e il 18%, con i picchi più bassi che si sono registrati nel biennio 2014-2015 e poi in quello 2020-2021, su cui hanno influito le conseguenze economiche legate all’emergenza coronavirus. 

Per approfondire: Mercato immobiliare, quali sono i prezzi delle case nelle città italiane nel 2025

Le grandi città trainano il mercato degli investimenti

  • Quali sono quindi le zone più richieste per chi punta a un ritorno economico? La quota di acquisti per investimento è più alta soprattutto nei grandi centri urbani: 28,1%, anche qui in lieve diminuzione sul 2023, quando si era arrivati al 28,6%.

Per approfondire: Università, affitti di stanze per studenti sempre più cari: la classifica delle città

Napoli in cima alla lista delle città più richieste dagli investitori

  • Siamo abituati a sentire sempre parlare di Milano come della locomotiva italiana per quanto riguarda il settore immobiliare. Stando ai dati dello studio del Gruppo Tecnocasa, nel 2024 il capoluogo lombardo è però risultato meno appetibile di altre città. Su tutte spicca Napoli, che lo scorso anno ha totalizzato la percentuale più alta di compravendite legate a investimenti, arrivando a sfiorare il 40% (38,9%) del totale.

Per approfondire: Case di lusso, da Milano a Cortina ecco dove il mattone supera i 20mila euro al metro quadro

La top 10 delle città più quotate per gli investitori

  • Ecco la top 10 delle grandi città più gettonate dagli investitori:
  1. Napoli (38,9%)
  2. Palermo (36%)
  3. Verona (32,2%)
  4. Bari (30,5%)
  5. Firenze (30,3%)
  6. Bologna (28,8%)
  7. Milano (28,2%)
  8. Genova (24,6%)
  9. Roma (21,5%)
  10. Torino (21%)

È il bilocale la soluzione preferita dagli acquirenti

  • Nessuna sorpresa per la tipologia di immobile più richiesta per gli acquisti degli investitori, che anche nel 2024 è stata quella del bilocale, raccogliendo il 32,5% dei favori degli acquirenti. Poi ci sono i trilocali, che però si fermano al 32,5%. Si segnala poi la crescita di interesse anche verso i quadrilocali: in un anno sono aumentati di più di mezzo punto percentuale, passando dal 13,2 al 13,8%

I principali investitori hanno tra i 45 e i 54 anni

  • Ma chi sono i principali investitori nel nostro Paese? Suddividendoli sulla base delle fasce di età, i più propensi all’acquisto di immobili sono quelli che hanno tra i 45 e i 54 anni, che vanno a coprire il 27,7% della platea di riferimento. Subito dopo c’è il cluster immediatamente più giovane, quindi quello compreso tra i 35 e i 44 anni (22,6%) e poi quello più avanti con gli anni, cioè la fascia dai 55 ai 64 anni, al 21,8%

I single investono molto meno delle coppie

  • Non sorprende nemmeno che chi decide di investire un po’ di soldi nel mattone è in larga misura parte di una coppia o di una famiglia: il segmento copre il 72,7% di tutti gli acquirenti
  • Molto più bassa la percentuale tra i single, fermi al 27,8%. Mutui.it fa notare però come questa sia in realtà una novità, perché soltanto nel 2023 i compratori single superavano comunque il 30% (per la precisione arrivavano al 30,6%)

Chi investe di solito lo fa in contanti, pochi scelgono il mutuo

  • Appare scontato anche il fatto che la stragrande maggioranza degli acquirenti interessati a lucrare sugli immobili abbiano una buona disponibilità di denaro: l’85,9% delle compravendite di questo tipo è fatta direttamente in contanti. Significa che soltanto il 14,1% deve – o decide di fare ricorso un mutuo.

Per approfondire: Mercato immobiliare, da Milano a Palermo, che casa si può acquistare con il reddito medio