Mercato immobiliare, da Milano a Palermo, che casa si può acquistare con il reddito medio
EconomiaIntroduzione
L’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa ha realizzato una simulazione di acquisto di un immobile sulla base degli ultimi dati sul reddito medio per nucleo familiare diffusi dall’Istat. In Italia il reddito netto annuo familiare è risultato in media pari a 35.995 euro. Ipotizzando di voler acquistare un’abitazione ricorrendo ad un mutuo di 25 anni, al tasso medio stimato di 3,70%, con un rapporto rata-reddito pari al 30% (indica la capacità di rimborso del finanziamento ipotecario) e un Loan to Value dell’80% (indica il rapporto tra la somma ottenuta con il mutuo ed il valore dell’immobile posto a garanzia del finanziamento), si può acquistare un’abitazione del valore di 220.000 euro con una rata mensile di 900 euro. L’acquirente dovrà avere a disposizione un capitale iniziale pari al 20% del prezzo dell’immobile e cioè 44.000 euro, oltre al denaro per coprire tutte le spese accessorie alla compravendita e all’accensione del mutuo.
Quello che devi sapere
Milano
- Come noto, le possibilità di acquisto con 200mila euro sono molto variabili a seconda della città. A Milano, ricorda Tecnocasa, si comprano in media 45 metri quadrati in caso di usato, cioè per un immobile di oltre i dieci anni di età oppure da ristrutturare. Se invece si punta a una nuova costruzione i metri quadrati scendono sotto quota 30. L’area Bicocca è però più conveniente: con 3800 euro al metro quadro si possono comprare 53 metri quadrati.
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Torino
- Il mercato di Torino consente (con la stessa cifra) un acquisto di 118 metri quadrati da ristrutturare, oppure di 84 in buono stato. Nel quartiere Crocetta è possibile comprare 90 o 86 metri quadrati, a seconda delle condizioni dell’immobile. Un po’ più ridotte le metrature nelle zone più centrali: 83 mq e 58 mq
Genova
- Tra le grandi città, Genova è quella con i prezzi più bassi: 200mila euro sono sufficienti per 180 metri quadrati sull’usato e 123 per le nuove costruzioni
Bologna
- In Emilia Romagna, a Bologna, con 200mila euro si comprano 76 metri quadrati di usato e 58 se la costruzione è nuova. Le case usate acquistabili però sono un pochino più basse in area universitaria, quindi intorno all’Ospedale S. Orsola (qui non si superano i 65 metri)
Firenze
- Analoga la situazione di Firenze: 65 metri quadrati per l’usato e 52 per le nuove costruzioni. La metratura si riduce un po’ in centro e aumenta invece in alcune zone universitarie come “Novoli”
Roma
- Roma ha prezzi diversi. Con 200mila euro è possibile comprare un immobile da 63 metri quadrati, se usato, e uno da 55, se nuovo. Nelle aree centrali non si va oltre i 35 metri quadrati
Napoli
- Al Sud, a Napoli, lo stesso budget consente un acquisto di 83 metri quadrati per una casa usata e di 70 per una nuova. In un quartiere centrale si sale a poco più di 90 metri, motivo per cui nelle aree centrali spesso si acquista per realizzare B&B e casa vacanza
Bari
- A Bari con 200mila euro oggi si acquista una appartamento molto più ampio, di 121 metri se usato. Il valore però scende molto se la struttura rientra nelle nuove costruzioni, e si ferma a 74
Palermo
- Palermo, in Sicilia, è la città che permette le metrature più alte: 176 metri quadrati di abitazioni usate e 142 per le case nuove. Chi ricerca una casa in centro – in tanti vi stanno indirizzando le compravendite a scopo turistico – può sperare in 120 metri in ottimo stato
La locazione
- Il rapporto “La casa in locazione in Italia e in Europa” di Scenari Immobiliari e Abitare Co ha invece analizzato le locazioni di alcune città, fra cui Roma e Milano: sono al di sopra degli altri comuni in termini di nuovi contratti di locazione stipulati in media ogni anno. In particolare, l’andamento evidenzia che la Capitale ha mantenuto livelli sempre superiori alle 80mila nuove locazioni annue fino al 2024, mentre il capoluogo meneghino negli ultimi anni si è caratterizzato per un numero di nuovi contratti compreso tra le 70 e 75mila unità. Le altre città analizzate contano volumi nell’anno appena concluso inferiori alle ventuno mila unità, con Genova che registra la quota più contenuta
Decrescono i contratti a canone agevolato
- Significativo è il decremento dei contratti a canone agevolato, all’interno del quale la scrittura rivolta agli studenti rappresenta una quota importante, favorito nel passato da un livello di canone medio pressoché in linea con quello dell’offerta del libero mercato, oggi persino superiore. Questo quadro economico si affianca ad una qualità limitata dello stock abitativo a disposizione, dove una buona porzione è costituita da bilocali e trilocali che necessitano di interventi di manutenzione più o meno incisivi.
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