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Assegno unico, a marzo il conguaglio. Ecco gli aumenti in base all'Isee

Economia
©IPA/Fotogramma
Assegno Unico, le novità per l'aiuto ai figli
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Assegno Unico, le novità per l'aiuto ai figli
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Introduzione

Con il nuovo anno la misura dell’assegno unico universale ha subìto diverse modifiche, dagli importi alle fasce di reddito fino al calendario dei pagamenti. Non a tutti arriveranno immediatamente gli stessi importi: ci saranno differenze in base all’Isee. Chi non l’ha presentato entro fine febbraio, da questo mese incassa il minimo. L’Inps ha adeguato le soglie e ha previsto un conguaglio a marzo per recuperare gli importi di gennaio e febbraio. Ecco cosa bisogna sapere.

Quello che devi sapere

I pagamenti dal 20 marzo

  • Si avvicina la data dell’accredito mensile dell’assegno unico. Come comunicato dall’Inps, fino a giugno 2025 gli accrediti “per le prestazioni in corso di godimento che non hanno subito variazioni sono accreditati a decorrere dal giorno venti del mese”. Questa modifica del calendario è dovuta all’introduzione del nuovo sistema Re.Tes (Reingegnerizzazione delle procedure di Tesoreria) della Banca d’Italia, operativo dal inizio gennaio.

Per approfondire: Assegno unico marzo 2025, nuove date di pagamento e importi. Cosa sapere

Cosa succede per chi lo riceve già

  • Le famiglie che ricevono già l’assegno unico universale continueranno a ottenerlo automaticamente, a patto di un Isee aggiornato. Quando saranno definite le norme in materia, si pensa già ad aprile, bisognerà fare il ricalcolo, togliendo dal conteggio titoli di Stato, libretti e buoni postali fino a 50 mila euro.

Per approfondire: Isee 2025, i titoli di Stato sono esclusi dal calcolo. Come cambia la norma

Le cifre adeguate

  • A febbraio sono scattati gli adeguamenti all’inflazione (+0,8% nel 2024). L’importo massimo dell’Auu per i figli minorenni passa dai 199,4 euro mensili del 2024 a 201 euro, con un incremento di 19,20 euro all’anno e con la soglia minima Isee, che sempre per effetto della rivalutazione, sale dai 17.090,16 euro del 2024 a 17.227,33 euro. L’importo minimo, per le famiglie con un Isee che supera la soglia dei 45.939,56 euro (era 45.461,02 a dicembre) aumenta invece di 50 centesimi al mese (e quindi di 6 euro in un anno): si passa da 57 a 57,5 euro. Per i figli maggiorenni (18-21 anni) il contributo mensile sale invece da 96 a 97,7 euro per Isee fino a 17.227,33 euro, e da 28,5 a 28,7 euro per Isee sino a 45.939,56 euro.

Le maggiorazioni

  • Chi ha compilato l’Isee entro il 28 febbraio avrà gli adeguamenti da questo mese. Chi invece non l’ha fatto, a marzo riceverà la cifra minima prevista, ossia 57,5 euro. Se si presenta una nuova Dsu entro il 30 giugno, gli importi eventualmente già erogati per l’anno in corso saranno adeguati a decorrere dal mese di marzo, con gli arretrati. Questi sono relativi ai mesi di gennaio e febbraio, mentre da giugno si potrà beneficiare del ricalcolo dell’Isee legato al computo dei titoli di Stato.

Per approfondire: Isee 2025, cosa serve per il calcolo? Ecco la lista di documenti necessari per ottenerlo

Le fasce

La rivalutazione prevede questi nuovi importi:

  • Assegno figli minori: da un minimo di 57,5 euro a un massimo di 201 euro
  • Assegno figli 18-20 anni: da un minimo di 28,7 euro a un massimo di 97,7 euro
  • Maggiorazione figli ulteriori al secondo: da un minimo di 17,2 euro a un massimo di 97,7 euro
  • Maggiorazione figli non autosufficienti: 120,6 euro
  • Maggiorazione figli con disabilità grave: 109,1 euro
  • Maggiorazione figli con disabilità media: 97,7 euro
  • Assegno figli disabili a carico (senza limiti di età): 201 euro
  • Maggiorazione figli per madre di età inferiore a 21 anni: 23 euro
  • Bonus secondo percettore di reddito: da un minimo di 0,1 a un massimo di 34,4 euro

Le altre maggiorazioni

  • Per il calcolo dell’assegno unico sono applicabili anche altre maggiorazioni: una del 50% dell’importo dell’assegno unico ordinario per ciascun figlio di età inferiore ad un anno; un’altra, sempre del 50%, relativa all’importo dell’Auu ordinario per ciascun figlio di età da uno e tre anni in presenza di almeno tre figli e Isee pari o inferiore alla fascia massima (45.939,56 euro nel 2025); e una maggiorazione forfettaria pari a 150 euro per i nuclei familiari con almeno quattro figli a carico.

Il calendario dei pagamenti

  • Come accennato, dopo l’adesione dell’Inps al sistema Re.Tes della Banca d’Italia, cambiano anche le date di accredito. Mentre nel 2024 i bonifici avvenivano tra il 16/17 e il 18/20 di ogni mese, quest’anno almeno fino a giugno “le prestazioni in corso di godimento che non hanno subito variazioni sono accreditati a decorrere dal giorno venti del mese”. Il pagamento della prima rata della prestazione avviene di norma nell’ultima settimana del mese successivo alla presentazione della domanda. Nella stessa data viene accreditato anche l’importo delle rate spettanti nell’ipotesi in cui l’assegno sia stato oggetto di un conguaglio, a credito o a debito.

Il ricalcolo senza Btp

  • Come spiega La Stampa, secondo alcune simulazioni del Caf Acli, una famiglia con due figli e reddito da lavoro dipendente, casa di proprietà e 79 mila euro di patrimonio mobiliare e un investimento in titolo di Stato di 25mila euro, grazie al ricalcolo dell’Isee otterrà una riduzione del valore dell’indicatore pari a circa 2 mila euro (-8,6%). Se si raddoppia l'investimento, si raddoppia anche il risparmio col reddito Isee che scende di 4 mila euro (-17,1%). Quindi passando da un Isee di 34.454 euro a uno di 32.387 euro il contributo mensile per un figlio minorenne passerà da 114,3 euro a 124,6 euro, mentre scendendo di 4mila euro a quota 30.343 euro si arriverebbe a 134,4 euro al mese.

Per approfondire: Assegno unico, come evitare il taglio dell’importo se non si è rinnovato l’Isee