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Assegno unico marzo 2025, nuove date di pagamento e importi. Cosa sapere

Economia
©IPA/Fotogramma
Assegno Unico, le novità per l'aiuto ai figli
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Assegno Unico, le novità per l'aiuto ai figli
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Introduzione

Per i percettori del contributo riconosciuto per i figli a carico, l’accredito di marzo richiederà tempi più lunghi. Come chiarito dal messaggio Inps (numero 111 del 15 gennaio 2025), in questa prima parte dell’anno i bonifici saranno visibili a partire dal 20 del mese, circa cinque giorni in più rispetto a quanto previsto prima. Ecco perché.

Quello che devi sapere

Cos'è l’Assegno unico universale

  • Introdotto nel 2022, l’Assegno unico universale (Auu) fornisce un contributo mensile a tutte le famiglie con figli a carico. Il carattere universale della misura parte dal settimo mese di gravidanza e si esaurisce al compimento della maggiore età del figlio. Dai 18 ai 21 anni l’assegno viene riconosciuto a patto che il giovane frequenti un corso di formazione scolastica, professionale o universitaria. In secondo luogo, è ammesso lo svolgimento di un tirocinio o di un lavoro con reddito inferiore a 8mila euro annui. In alternativa, spetta a chi è disoccupato e in cerca di lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego oppure svolge il servizio civile universale. Il limite dei 21 anni di età decade nel caso di nuclei con figli disabili.

Per approfondire su Insider: La rubrica di Carlo Cottarelli: "Accordo commerciale tra Ue e India, quali sono i rischi e le opportunità"

Cos'è l’Assegno unico universale

Il nuovo calendario

  • A determinare lo slittamento delle date di pagamento è stata l’adesione di Inps al sistema di Reingegnerizzazione delle procedure di Tesoreria (Re.Tes) della Banca d’Italia. L’Istituto ha precisato nel messaggio che il meccanismo relativo ai servizi di Tesoreria dello Stato in vigore dal 1° gennaio 2025 determina, per i mesi da febbraio a giugno, gli accrediti delle prestazioni attuali “a decorrere dal giorno venti del mese”. Nulla cambia invece per la prima rata che continua a essere corrisposta l’ultima settimana del mese successivo alla presentazione della domanda. Nella stessa data inoltre viene accreditato anche l’importo delle rate spettanti nell’ipotesi in cui l’assegno sia stato oggetto di un conguaglio, a credito o a debito.

Per approfondire: Assegno unico 2025, scadenza per rinnovare l’Isee e rischio importo minimo: cosa sapere

Dsu aggiornata

  • Il mese di marzo porta novità, inoltre, sul fronte degli importi. Per chi entro il 28 febbraio non ha presentato una nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu), l’Assegno unico sarà erogato tenendo conto del valore minimo. Le domande accolte in passato dall’Inps restano valide anche per gli anni successivi ma l’invio della nuova Dsu è necessario per determinare gli importi basati sull’Isee. In ogni caso, c'è tempo fino al 30 giugno 2025 per la presentazione della nuova Dsu a seguito della quale, oltre all’aggiornamento degli importi, verranno corrisposti i relativi arretrati

Come presentare la nuova Dsu

  • Sul portale unico dell'Isee è possibile acquisire la Dsu precompilata dove sono riportati i dati fondamentali per determinare l’entità dell’assegno tra cui la composizione del nucleo familiare, il reddito annuo percepito e il patrimonio mobiliare e immobiliare. Una volta confermata o modificata, la Dsu va trasmessa al Sistema informativo dell’Isee. Spetta poi all’Agenzia dell’Entrate inviare all’Inps i dati aggiornati

Importi e limiti di reddito

  • Come in passato, anche per i pagamenti di marzo 2025 l’entità mensile dell’Assegno unico varia in base al reddito del nucleo. Dal valore massimo nel caso di Isee inferiori alla soglia di 17.227,33 euro, l'importo scende progressivamente fino al minimo per gli indicatori oltre i 45.939,56 euro

Maggiorazioni disabili e giovani madri

  • Esistono poi maggiorazioni, adeguate annualmente alle variazioni dell'indice del costo della vita, che vengono riconosciute in casi specifici a prescindere dal reddito dichiarato. Per i figli sotto i 21 anni con disabilità media l’assegno aumenta di 97,7 euro, sale a 109,1 nei casi di disabilità grave mentre per i figli non autosufficienti la maggiorazione arriva a 120,6 euro. Una seconda maggiorazione che non tiene conto del reddito è quella riconosciuta ai figli di madri che hanno meno di 21 anni: in questo caso l’importo è di 23 euro per tutti

Figli ulteriori al secondo

  • Per i figli ulteriori al secondo, l’Assegno universale contiene una maggiorazione tarata in base al reddito. Dal valore massimo di 85,4 euro riconosciuto ai nuclei con Isee fino a circa 17mila euro si passa a un minimo di 17,2 euro per gli scaglioni alti

Bonus secondo percepitore reddito

  • Fa parte del gruppo delle maggiorazioni differenti a seconda dell’Isee anche il bonus secondo percepitore di reddito che oscilla tra 0 e 34,4 euro in base alla ricchezza

No maggiorazione transitoria

  • A partire da marzo, i nuclei con Isee non superiore ai 25mila euro non riceveranno l’eventuale maggiorazione transitoria. Riconosciuta per i mesi di gennaio e febbraio 2025, la compensazione spettava a coloro che nel 2021 avevano percepito l’Assegno al nucleo familiare (Anf) in presenza di figli minori da parte del richiedente o da parte di altro componente del nucleo familiare del richiedente.

Per approfondire: Assegno unico Inps 2025, al via l’aumento degli importi in base all’Isee. Cosa sapere

Figli piccoli e nuclei numerosi

  • L’importo dell’Assegno unico calcolato sull’Isee 2025 raddoppia per ciascun figlio di età inferiore a un anno, fino al compimento del primo anno di vita del bambino. L’incremento del 50% scatta inoltre per ciascun figlio da 1 a 3 anni entro la fascia massima Isee, che quest’anno è pari a 45.939,56 euro. Per i nuclei familiari con almeno 4 figli a carico viene erogata una maggiorazione forfettaria mensile pari a 150 euro.

Per approfondire: Assegno unico, come evitare il taglio dell’importo se non si è rinnovato l’Isee