Bonus anziani 2025, controlli periodici dell’Inps su requisiti e utilizzo. Cosa sapere
Economia
Introduzione
L’Istituto nazionale di previdenza ha fornito, tramite il messaggio n.949 del 18 marzo 2025, nuove indicazioni operative sulla misura sperimentale destinata a soggetti con almeno 80 anni d’età che versano in condizioni di difficoltà economica e di salute. I controlli automatici dell’ente mirano ad accertare il possesso dei requisiti come un Isee sociosanitario valido non superiore a 6mila euro all’anno e la titolarità dell’indennità di accompagnamento. Spetta invece ad una commissione medica valutare l’effettivo bisogno assistenziale “gravissimo” del beneficiario, da accertare anche tramite la compilazione di un apposito questionario sul contesto familiare
Quello che devi sapere
Un bonus sperimentale
- Il bonus anziani indica la Prestazione universale prevista dall’articolo 34 del decreto legislativo numero 29 del 15 marzo 2024, noto anche come Decreto Anziani. In questo provvedimento sono contenute le norme a tutela della terza età. Attiva dal 1° gennaio di quest’anno, la misura copre un periodo sperimentale di due anni, fino al 31 dicembre 2026. Nell'arco del biennio il finanziamento complessivo ammonta a 500 milioni di euro
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La platea dei beneficiari
- Secondo le stime, i beneficiari del bonus sono 25mila over 80 non autosufficienti in tutta Italia, su un totale di 4 milioni presenti nel nostro Paese
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Come si compone la prestazione
- Oltre alla quota fissa di accompagnamento, che per quest'anno arriva a 531,75 euro, la Prestazione universale per gli over 80 si dota di una quota integrativa di 850 euro mensili. Facendo la somma, si arriva a un totale di 1.381,76 euro al mese, cifra che non concorre alla formazione del reddito a fini fiscali e non è soggetta a pignoramento
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Cosa copre il bonus
- Come detto, l'erogazione del bonus è vincolata a un preciso utlizzo. Si tratta infatti di risorse destinate unicamente alle spese di assistenza come la remunerazione di personale domiciliare assunto in regolare o di servizi non sanitari erogati da imprese qualificate. Secondo le indicazioni Inps, l’assegno di assistenza può essere impiegato per pagare prestazioni effettuate da lavoratori domestici o servizi socioassistenziali come la cura e l’igiene della persona o il confezionamento e la distribuzione di pasti a domicilio. Sotto le voci coperte dal bonus rientrano inoltre gli aiuti nella gestione della casa, l’accompagnamento alle visite mediche così come lo svolgimento di piccole commissioni o pratiche amministrative
Assistenza sociale
- La Prestazione universale punta inoltre a sostenere, almeno in parte, i costi relativi ai servizi sociali come il supporto relazionale, psicologico, educativo e il mantenimento delle abilità pratiche (come la mobilità motoria). Ad essere promossi sono inoltre aspetti più innovativi come il telesoccorso e la teleassistenza
Controlli trimestrali
- Spetta in ogni caso all’Inps effettuare i controlli trimestrali per verificare l’uso corretto del bonus. Al percettore verrà richiesto di dimostrare la spesa relativa alla quota integrativa, pena la decadenza dal beneficio. In caso di ritiro, il soggetto sarà tenuto alla restituzione di quanto indebitamente ricevuto ma potrà continuare a percepire l'indennità di accompagnamento
Domande aperte
- Dal 2 gennaio scorso è possibile chiedere il bonus direttamente sul sito dell'Inps. Il decreto attuativo attende tuttavia la registrazione presso la Corte dei Conti, passaggio necessario per il via libera definitivo ai pagamenti
Come presentare domanda
- La domanda può essere presentata accedendo al portale dell'Istituto www.inps.it, tramite il percorso "Sostegni, Sussidi e Indennità > Esplora Sostegni, Sussidi e Indennità > selezionando la voce "Vedi tutti" nella sezione Strumenti e successivamente "Decreto Anziani - Prestazione Universale", sia personalmente, con la propria identità digitale, che tramite i patronati. La domanda può essere presentata per tutto il periodo della sperimentazione e, se presenti i requisiti previsti dalla legge, sarà riconosciuta dal mese di presentazione fino a dicembre 2026. La lavorazione verrà avviata dalla data di presentazione della domanda, se il requisito anagrafico è già perfezionato, o al suo perfezionamento se successivo
L’Isee sociosanitario
- Come detto, per accedere al bonus anziani è necessario dimostrare il possesso di un Isee sociosanitario non superiore a 6mila euro. L'indicatore serve per l'accesso alle prestazioni sociosanitarie come l'assistenza domiciliare per le persone con disabilità e/o non autosufficienti, l'ospitalità alberghiera presso strutture residenziali e semiresidenziali per le persone che non possono essere assistite a domicilio. Questo tipo di Isee considera un nucleo familiare più ristretto rispetto all’Isee ordinario perché include solo il beneficiario, il coniuge e i figli minori o maggiorenni fiscalmente a carico, in base alle specifiche necessità di assistenza dei componenti
Come si richiede l’Isee
- Per la richiesta di Isee sociosanitario basta compilare la Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) e presentarla in qualsiasi periodo dell’anno solare. Questo documento valuta il reddito e il patrimonio dei componenti del nucleo familiare per determinare l’ammissibilità alle prestazioni sociosanitarie
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