Comprare casa a Milano, il potere d’acquisto è sceso per tutti i lavoratori. I dati

Economia
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Introduzione

È uscito il secondo rapporto dell’Osservatorio Casa Abbordabile, che si occupa di monitorare l’"accessibilità" residenziale a Milano. È un progetto promosso e finanziato da CCL - Consorzio Cooperative Lavoratori e da LUM- Libera Unione Mutualistica Società Cooperativa, in partnership con il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani (DAStU) del Politecnico di Milano. Sono state analizzate sia le aree del territorio cittadino sia quelle più lontane: ecco cosa è emerso.

Quello che devi sapere

L’abbordabilità con un mutuo a Milano

  • L’indice di abbordabilità parte dal concetto che la spesa per l’abitazione non debba superare il 30% del reddito netto disponibile. Considerando quindi l’acquisto con un mutuo ventennale a un tasso del 3,5% e copertura dell’80% del valore, emerge come in media un operaio nel 2023 si sia potuto permettere di acquistare 19 metri quadri (2 in meno del 2022), un impiegato 25 metri quadri (1 in meno del 2022), un quadro 48 metri quadri (2 in meno del 2022) e un dirigente 105 (6 in meno del 2022). Si tratta quindi - lo specifica il report - di una riduzione generalizzata, e in linea con la perdita del potere d’acquisto sul mercato milanese riscontrata nel periodo tra il 2015 e il 2023, che ha colpito tutte le categorie .

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Le differenze fra categorie

  • La riduzione sul 2015 appare particolarmente pesante per le qualifiche medio-basse (operai), che vedono l’indice dei metri quadri abbordabili ridursi del 16,7%, mentre le qualifiche centrali (impiegati e quadri) vedono riduzioni più ridotte (12,7% e 12,1% rispettivamente) e i dirigenti riducono il loro indice solo dell’8,2%.

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La locazione

  • Per quanto riguarda l’indice di metri quadri abbordabili in affitto (tenendo sempre come riferimento la spesa massima del 30% del salario netto in canone), si riscontrano questi valori: nel 2023 un operaio si poteva permettere un appartamento da 26 metri quadri (2 in meno del 2022), un impiegato da 35 metri quadri (1 in meno del 2022), un quadro 66 metri quadri (3 in meno del 2022) e un dirigente 146 (7 in meno del 2022). Anche in questo caso la riduzione appare più pesante per le qualifiche medio-basse (operai), il cui indice dei metri quadri abbordabili si riduce del 26,1%. Sono un po’ più contenute le riduzioni per le qualifiche centrali come impiegati e quadri (22,6% e 22,1% rispettivamente). I dirigenti perdono ancora meno, il 18,6%

Sempre più affitti brevi

  • Riguardo alla composizione del mercato dell’affitto, il report segnala la diffusione degli affitti brevi, una tendenza nota e vista anche nel resto d’Italia. A Milano, il peso dei contratti a lungo termine (da quattro anni in su) si riduce dal 79,5% del 2015 al 64,0% del 2023, mentre il transitorio cresce dal 17,5% del 2015 al 30,3% del 2023

Fuori Milano

  • L’Osservatorio ha analizzato anche l’area ‘fuori Milano’: una porzione di territorio definita dal report come un quadrato di circa 60 chilometri di lato intorno alla città. È l’equivalente di una ‘sezione’ di territorio che accorpa circa 300 comuni a cavallo di sette province lombarde. Si tratta di un territorio eterogeneo, con comuni non molto estesi e con condizioni socioeconomiche più differenziate tra loro che negli hinterland di altre città metropolitane italiane: in alcuni di questi per esempio gli abitanti hanno un reddito medio superiore a Milano, mentre in altri c’è una concentrazione di nuclei poveri

Un reddito medio non basta per acquistare una casa di 50 mq

  • Considerando l’indice di abbordabilità, un reddito medio non è sufficiente per acquistare un’abitazione di 50 metri quadri in buona parte del territorio di cintura di Milano, nei poli urbani (Pavia, Lodi, Abbiategrasso, Magenta, Treviglio), in tutta la Brianza, e lungo le direttrici che offrono maggiori infrastrutture. Questo dato mette in evidenza la condizione critica dell’abbordabilità nella regione urbana (fanno eccezione alcuni comuni poco accessibili e Vigevano)

Più abbordabili i comuni peggio collegati a Milano

  • In questo caso l’Osservatorio tiene conto anche del tempo di viaggio e del pendolarismo verso Milano. Si nota quindi come, per un lavoratore con la retribuzione di circa 1.500 euro lordi al mese, i comuni più abbordabili siano prevalentemente quelli in cui l’accessibilità a Milano è più complessa con il mezzo pubblico, e possibile essenzialmente solo attraverso il mezzo privato, a meno di tempi di pendolarismo molto elevati

Più possibilità per chi guadagna 2.800 euro

  • Per un lavoratore con una retribuzione di circa 2.800 euro lordi al mese (il salario di riferimento dei dipendenti privati con categoria 'impiegato') la geografia dei comuni abbordabili si allarga e include alcuni centri con un'accessibilità al mezzo pubblico discreta. Restano però comunque escluse molte aree .

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Le stesse regole per l'affitto

  • Lo stesso vale per quanto riguarda la locazione: per un lavoratore con una retribuzione di circa 1.500 euro lordi al mese i comuni più abbordabili sono prevalentemente quelli dove l’accessibilità a Milano è minore e con tempi di pendolarismo più elevati.

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