Introduzione
Nella giornata di ieri la Banca centrale europea ha tagliato il tasso sui depositi di 25 punti base, portandolo al 2,50% rispetto al 2,75% precedente. Anche il tasso sulle operazioni di rifinanziamento è sceso al 2,65% dal 2,90%, mentre quello sui prestiti marginali è stato ridotto al 2,90% dal 3,15%. Questo provvedimento avrà “un impatto significativo sulle rate dei mutui, con risparmi variabili in base all’importo finanziato e alla durata del prestito”, come sottolineato da una ricerca condotta dalla Fabi, il sindacato autonomo dei bancari
Quello che devi sapere
Effetto più evidente sui mutui a lunga durata
Il taglio dei tassi porterà vantaggi nelle tasche dei cittadini, dal punto di vista delle rate. Nel dettaglio, per un mutuo da 100mila euro a 20 anni, la rata mensile scenderà di 76 euro, mentre per lo stesso importo a 30 anni il risparmio sarà di 81 euro. Per un finanziamento di 250mila euro a 30 anni, la riduzione mensile raggiungerà i 203 euro, pari a oltre 2.400 euro all’anno. L’effetto sarà più evidente sui mutui a lunga durata, dove il peso degli interessi è maggiore

Un nuovo stimolo per la crescita dei mutui
Come se non bastasse, la diminuzione dei tassi farà da leva per stimolare la crescita dei mutui erogati dalle banche alle famiglie: con il costo del denaro più basso, è probabile che continui la ripresa dei prestiti per l’acquisto della casa. Questa tendenza è iniziata nella seconda metà del 2024: tra maggio e dicembre, i prestiti per la casa sono aumentati di 5,3 miliardi di euro, con una crescita dell’1,3%, passando da 420,8 miliardi a 426,1 miliardi
Calo della rata pari a 210 euro l'anno
Secondo lo studio dell’associazione di consumatori, la riduzione dei tassi di 25 punti percentuali, considerando l’ultimo Taeg comunicato da Bankitalia, al 3,55%, e l’importo e la durata media di un mutuo, corrisponde, nel caso vi fosse un pieno trasferimento sull’Euribor, a un calo della rata, per chi ha contratto ora un mutuo a tasso variabile, di 17,50 euro al mese, pari a 210 euro all’anno. Un risparmio che va poi riducendosi man mano che il mutuo si avvicina alla sua scadenza e si paga quasi soltanto la quota capitale
Scendono anche le rate dei prestiti
La riduzione dei tassi non avrà effetti positivi solo sul mercato immobiliare. Ci saranno vantaggi anche per il credito al consumo, che diventerà progressivamente più conveniente. La media dei tassi d’interesse per il credito al consumo potrebbe scendere, portandosi intorno al 7,65%
