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Scuola, il 27 al via trattative per nuovo contratto: per docenti aumenti medi di 150 euro

Economia
©IPA/Fotogramma
Aggressioni a scuola, Valditara propone l'arresto in flagranza
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Aggressioni a scuola, Valditara propone l'arresto in flagranza
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Introduzione

Partiranno ufficialmente giovedì 27 febbraio le trattative sul contratto 2022-2024 per il personale della scuola. L’Aran, Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni, ha infatti convocato per quella data - alle ore 15 - le organizzazioni sindacali. Ecco cosa sappiamo

Quello che devi sapere

Il contratto per il personale della scuola

  • Con l’incontro del 27 febbraio tra Aran e sindacati si apriranno le trattative relative al Contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto Istruzione e Ricerca per il triennio 2022-2024. I negoziati e il rinnovo, come accade spesso nella Pubblica amministrazione, avvengono quindi a contratto già scaduto. Giovedì si introdurrà il confronto su temi come retribuzioni, valorizzazione professionale e condizioni di lavoro

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Il comparto Istruzione e ricerca

  • Il comparto Istruzione e ricerca è il più ampio del pubblico impiego: questo rinnovo contrattuale riguarda oltre 1,28 milioni di dipendenti del settore (compreso il personale non docente) e, come si legge nel documento firmato dal ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, avrà a disposizione 3,2 miliardi di euro. A questi si aggiungono altri 43 milioni all'anno stanziati per la formazione

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Gli aumenti

  • Uno dei nodi al centro delle trattative è quello dell’aumento degli stipendi. In media questo aumento per i dipendenti del comparto dovrebbe essere di circa 140 euro lordi a testa al mese. Ma il comparto Istruzione e Ricerca è molto differenziato al suo interno: ci sono i docenti di tutti i gradi, il personale tecnico amministrativo, i dipendenti degli enti di ricerca. Per i docenti, ad esempio, l’aumento medio dovrebbe essere di 150 euro lordi al mese. Inoltre, secondo i calcoli del ministero dell’Istruzione, nel 2025 lo stipendio dei docenti dovrebbe salire ancora: ci sono da tenere in considerazione anche i 200 milioni aggiuntivi stanziati dall’ultima Legge di bilancio per il comparto scuola, che dovrebbero far salire l’aumento in busta paga per i docenti verso quota 160 euro lordi al mese

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Gli incentivi

  • Tra le novità inserite in questa proposta di rinnovo del ministero, inoltre, compare anche un incentivo una tantum tra il 10% e il 20% dello stipendio per gli insegnanti che s’impegnano in attività che potenziano l’offerta formativa delle scuole, ad esempio tutor e orientatori, ma anche per chi ricopre il ruolo di collaboratore del dirigente scolastico, responsabile di plesso o vicepreside. Per ricevere l’incentivo, però, queste figure devono svolgere un percorso di formazione triennale e ricevere alla fine una valutazione positiva

I sindacati

  • Le trattative tra Aran e sindacati partiranno quindi il 27 febbraio, ma l’esito del confronto non è scontato. Il testo che l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni porta sul tavolo è stato definito dopo una lunga preparazione e un intenso confronto sui numeri con la Ragioneria generale dello Stato. Ma le contrapposizioni sindacali non mancano. Diverse sigle, come Cgil e Uil, non hanno nascosto la loro delusione per il fatto che l’ammontare degli aumenti previsti sia inferiore alla perdita di potere d’acquisto dovuta all’inflazione degli ultimi anni. Tuttavia, decisivo sarà il ruolo delle sigle autonome. Mentre in alcuni comparti Cgil e Uil riescono a raggiungere da sole la maggioranza in termini di rappresentatività, nel comparto Istruzione e Ricerca pesano anche altri sindacati: come Confsal (12,1%) o Gilda (8,29%) o Anief (6%). Giovedì, comunque, potrebbe già capirsi se l’intesa potrebbe essere vicina oppure no

Cgil: “Sarà una trattativa molto complessa”

  • Gianna Fracassi, segretaria generale della Flc Cgil, ha confermato che “il prossimo 27 febbraio si apriranno le trattative per il rinnovo del Ccnl 22/24 per un milione e trecentomila lavoratori e lavoratrici di scuola, università, ricerca e Afam”. Ma ha aggiunto: “Con grandissimo ritardo, a contratto già scaduto”. “Sarà una trattativa molto complessa sia per responsabilità del governo che in questi mesi è intervenuto con atti di legge su aspetti di natura contrattuale, sia per le risorse messe in campo, a oggi inadeguate alla piena valorizzazione salariale del personale”, ha detto ancora

Gli obiettivi della Cgil

  • “L’obiettivo della Flc Cgil – ha sottolineato la dirigente sindacale – rimane la tutela del potere d’acquisto delle retribuzioni falcidiato dall’aumento dell’inflazione, l’allargamento di diritti e tutele, l’equiparazione delle condizioni di lavoro per il personale precario e il rafforzamento della contrattazione nazionale e integrativa”. “Auspichiamo che su salario e diritti ci sia una piena condivisione di tutte le organizzazioni e che nessuno ceda alle sirene di chi ad esempio vorrebbe dare tanto a pochi e poco a molti: sarebbe un grave danno che ricadrebbe pienamente e interamente su lavoratrici e lavoratori”, ha concluso Fracassi

Cisl: “Non inseguire obiettivi irrealistici"

  • “Abbiamo ricevuto la convocazione dell'Aran per giovedì prossimo, 27 febbraio, per avviare il negoziato sul rinnovo del contratto. Era ora. Siccome la trattativa riguarda un triennio già scaduto, non c'era proprio ragione di perdere altro tempo. È chiaro, infatti, che il mancato rinnovo avrebbe ricadute inevitabili su quello del triennio successivo, con un effetto domino che è nostro preciso interesse scongiurare", ha commentato Ivana Barbacci, segretaria generale Cisl Scuola. "Questo non vuol dire – ha aggiunto – che ci attenda un negoziato facile e scontato: sappiamo bene che le risorse a disposizione, pur percentualmente superiori a quelle del contratto precedente, non soddisfano pienamente le attese di una categoria che chiede, giustamente, un riallineamento dei trattamenti economici con quelli mediamente erogati in ambito europeo. Mi auguro tuttavia che nessuno ceda alla tentazione di inseguire obiettivi irrealistici: sarebbe un grave danno, che ricadrebbe pienamente e interamente su lavoratrici e lavoratori”

Gli obiettivi della Cisl

  • Sui temi più importanti della trattativa, Barbacci ha detto: “Cercheremo, nella trattativa, di fare qualche passo in avanti in più in tema di mobilità del personale, una materia che per noi va ricondotta pienamente alla disciplina negoziale. Altro tema da riportare interamente alla contrattazione è quello della valorizzazione professionale”. E ancora: “Non va sottovalutata l'importanza della parte cosiddetta normativa, dove deve continuare l'azione già avviata col contratto precedente, che ha introdotto importanti elementi di rinnovamento in materia di formazione e di organizzazione dei profili professionali Ata. C'è poi un tema, quello del welfare contrattuale, che è questione rimessa interamente al negoziato: un aspetto già presente in altri contratti, come quello delle scuole non statali, ma del tutto nuovo per il nostro comparto”

Gli obiettivi di Anief

  • "Si apre, finalmente, la trattativa per il rinnovo” del contratto, ha commentato Anief. Il giovane sindacato ha poi reso noto di aver predisposto una nuova piattaforma politico-sindacale contenente gli obiettivi da raggiungere attraverso la contrattazione con la parte pubblica: tra questi la parità di trattamento giuridica ed economica tra personale precario e di ruolo, l'allineamento degli stipendi all'inflazione e alla media europea, l'introduzione di specifiche indennità, di incarico a tempo determinato, di burnout, di continuità su posti di sostegno, dell'anno sabbatico retribuito, di un'assicurazione sanitaria

Gli altri temi sollevati da Anief

  • Al tavolo contrattuale con la parte pubblica, il sindacato insisterà anche per l'eliminazione dei vincoli alla mobilità e assegnazioni provvisorie, trasferimenti sul 100% dei posti, il riscatto gratuito degli anni di formazione universitaria e finestra in uscita a 60 per la pensione di vecchiaia, la revisione dei gradoni di anzianità (con aumenti ogni 4 anni) e armonizzazione tra gradi e ordini differenti per gli stipendi. Inoltre, l'organizzazione sindacale autonoma punterà all'aumento della retribuzione del lavoro straordinario, all'allineamento dei livelli professionali del personale Ata rispetto alle altre professionalità della Pa e al riconoscimento a EQ della dirigenza amministrativa con Ria, alla valorizzazione del middle management e delle figure di sistema, allo stanziamento di risorse aggiuntive per l'istruzione, all'abolizione trattenuta Tfr, Enam e all'adesione volontaria al fondo Espero senza silenzio assenso

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