Scuola, procedura Ue contro l'Italia: abuso di contratti per docenti a tempo determinato

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Bruxelles ha inviato a Roma una lettera di costituzione in mora, primo passo della procedura d'infrazione, per non aver adeguato la legislazione interna alla direttiva Ue sul lavoro a tempo determinato, con conseguente discriminazione sulla progressione salariale. L'appello della Gilda degli Insegnanti: "Ora si cambi"

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La Commissione europea ha avviato una procedura di infrazione contro l'Italia per le condizioni di lavoro "discriminatorie" create dall'abuso dei contratti a tempo determinato per gli insegnanti.

Abuso di contratti a tempo determinato

Bruxelles ha inviato a Roma una lettera di costituzione in mora, primo passo della procedura d'infrazione, per non aver adeguato la legislazione interna alla direttiva Ue sul lavoro a tempo determinato, con conseguente discriminazione sulla progressione salariale. L'Italia ha due mesi per rispondere e rimediare alle carenze rilevate, oppure Bruxelles può decidere avanzare nella procedura.

Concorso pubblico per 17 posti di Assisstente Amministrativo dell'AUSL area vasta Modena Piacenza a cui hanno partecipato circa 2000 persone nei padiglioni della Fiera di Modena (MODENA - 2019-11-12, ROBERTO BRANCOLINI) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

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Gilda degli Insegnanti: ora si cambi rotta

"Una questione solo italiana, la piaga del precariato. Preoccupante che ancora una volta la Commissione Europea avvii una procedura d'infrazione contro l'Italia per abuso di contratti a termine, già si è verificato in passato e nulla è stato risolto". Questo il commento del coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti Vito Carlo Castellana. "Gli insegnanti italiani che siano di ruolo o non di ruolo, svolgono allo stesso modo le loro funzioni, non possono esistere docenti di serie A e di serie B - afferma Castellana - Una prassi che crea discriminazioni e alimenta forti disparità".  "In attesa di un riscontro che avvii un'inversione di rotta - prosegue - la Gilda degli Insegnanti si farà sempre portavoce dei principi di uguaglianza e giustizia che hanno come obiettivo ultimo la valorizzazione della professione". 

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