Scuola, procedura Ue contro l'Italia: abuso di contratti per docenti a tempo determinato
EconomiaBruxelles ha inviato a Roma una lettera di costituzione in mora, primo passo della procedura d'infrazione, per non aver adeguato la legislazione interna alla direttiva Ue sul lavoro a tempo determinato, con conseguente discriminazione sulla progressione salariale. L'appello della Gilda degli Insegnanti: "Ora si cambi"
La Commissione europea ha avviato una procedura di infrazione contro l'Italia per le condizioni di lavoro "discriminatorie" create dall'abuso dei contratti a tempo determinato per gli insegnanti.
Abuso di contratti a tempo determinato
Bruxelles ha inviato a Roma una lettera di costituzione in mora, primo passo della procedura d'infrazione, per non aver adeguato la legislazione interna alla direttiva Ue sul lavoro a tempo determinato, con conseguente discriminazione sulla progressione salariale. L'Italia ha due mesi per rispondere e rimediare alle carenze rilevate, oppure Bruxelles può decidere avanzare nella procedura.

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Gilda degli Insegnanti: ora si cambi rotta
"Una questione solo italiana, la piaga del precariato. Preoccupante che ancora una volta la Commissione Europea avvii una procedura d'infrazione contro l'Italia per abuso di contratti a termine, già si è verificato in passato e nulla è stato risolto". Questo il commento del coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti Vito Carlo Castellana. "Gli insegnanti italiani che siano di ruolo o non di ruolo, svolgono allo stesso modo le loro funzioni, non possono esistere docenti di serie A e di serie B - afferma Castellana - Una prassi che crea discriminazioni e alimenta forti disparità". "In attesa di un riscontro che avvii un'inversione di rotta - prosegue - la Gilda degli Insegnanti si farà sempre portavoce dei principi di uguaglianza e giustizia che hanno come obiettivo ultimo la valorizzazione della professione".