Superbonus, cosa fare se non si è aggiornata la rendita catastale? Spiegazioni del Fisco

Economia
©IPA/Fotogramma

Introduzione

Chi ha usufruito del Superbonus per rinnovare la propria casa è tenuto ad aggiornare la propria dichiarazione catastale, nel caso in cui gli interventi abbiano portato a modifiche strutturali o funzionali dell’immobile (che comportano quindi una variazione della pianta) o abbiano fatto aumentare del 15% la rendita catastale.

 

I contribuenti che non lo hanno fatto riceveranno una comunicazione da parte dell’Agenzia delle Entrate, il cui è fissato da un un provvedimento che definisce anche le modalità di invio delle comunicazioni e le possibilità in capo agli stessi contribuenti. Ecco tutto quello che c’è da sapere

Quello che devi sapere

Superbonus e variazione catastale, l’obbligo dei contribuenti

  • A fissare l’obbligo di dichiarare la variazione dello stato degli immobili su cui si sono svolti interventi agevolati con il Superbonus è stata la Legge di Bilancio 2024. La stessa Manovra dava il compito all’Agenzia delle Entrate di verificare che venga presentata la dichiarazione di variazione catastale anche ai fini degli effetti sulla rendita dell’immobile. 
  • Va comunque precisato che, anche prima che esistesse il Superbonus, l’obbligo di comunicare le variazioni nello stato catastale degli immobili in seguito a lavori di ristrutturazione e ammodernamento in realtà è sempre stato previsto dalla legge italiana. In pratica le lettere del Fisco sono solamente uno strumento aggiuntivo per assicurarsi che i contribuenti assolvano ai loro doveri.

Per approfondire: Superbonus 110%, chi ne ha usufruito pagherà più tasse. Le cause e l'impatto sull'Imu

Le comunicazioni delle Agenzia delle Entrate

  • Qualora dalle operazioni di controllo del Fisco emergesse che il contribuente non ha presentato la dichiarazione, all’Agenzia è affidato il dovere di inviare agli interessati una comunicazione per segnalarlo direttamente al domicilio digitale degli interessati oppure attraverso raccomandata con avviso di ricevimento (in ogni caso la comunicazione compare anche nel Cassetto fiscale del contribuente). Con questa operazione, in sintesi, l’Agenzia va a chiedere per quale motivo non si è aggiornata la dichiarazione catastale ed eventualmente di provvedere a farlo

Gli elementi delle lettere del Fisco

  • Come si legge nel provvedimento n. 38133 del 7 febbraio 2025, firmato dal direttore dell’Agenzia Vincenzo Carbone, la lettera di compliance deve includere:
  1. Codice fiscale, denominazione, cognome e nome del contribuente
  2. Identificativo catastale dell’immobile indicato dal contribuente nella Comunicazione dell’opzione relativa agli interventi di recupero del patrimonio edilizio, efficienza energetica, rischio sismico, impianti fotovoltaici e colonnine di ricarica ai sensi degli articoli 119 e 121 del decreto-legge n. 34 del 2020, come modificati dalla legge n. 234 del 2021
  3.  L’invito a “fornire chiarimenti e idonea documentazione tramite il servizio Consegna documenti e istanze disponibile nell’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle entrate, nel caso in cui il contribuente ravvisi inesattezze nei dati in possesso dell’Agenzia o intenda comunque fornire elementi in grado di giustificare la presunta anomalia”.

Cosa può fare chi riceve le lettere dell’Agenzia

  • Cosa dovrà fare chi riceve la lettera? 
  1. Nel caso in cui effettivamente debba aggiornare la propria rendita catastale, potrà farlo beneficiando di uno sconto sulle sanzioni da applicare "in ragione del tempo trascorso dalla commissione delle violazioni"
  2. Altrimenti, anche con l'aiuto di intermediari professionisti, potrà segnalare al Fisco "eventuali elementi, fatti e circostanze dalla stessa non conosciuti".

Per approfondire: Bonus casa 2025, con obbligo di residenza a rischio il 50%. I suggerimenti di Confedilizia

La rendita catastale e l’impatto sulla tassazione

  • La rendita catastale è importante perché è sulla base di questa che si calcolano diverse tasse e imposte a carico dei contribuenti, a partire dalla TARI e dall’IMU. Influisce quindi direttamente sull’importo delle tasse da pagare.

Per approfondire: Bonus tinteggiatura 2025, di cosa si tratta e come si fa a ottenerlo