Btp nel 2025: dalle scadenze agli scenari sul mercato, ecco cosa serve sapere

Economia
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Introduzione

Manca ormai poco all’arrivo dei Btp Più, e in attesa dell’approdo sul mercato del nuovo titolo - che consente per la prima volta il rimborso anticipato del capitale investito - c’è chi guarda agli scenari del 2025 per capire quanto investire sui titoli di Stato può essere conveniente quest’anno. Del resto, come sottolineato dal Corriere della Sera, nel 2024 il rendimento medio dei titoli di Stato italiani è stato di poco superiore al 5%, meno del 9,19% del 2023 ma comunque interessante

Quello che devi sapere

Boom di scambi sui Btp

  • A certificare l’interesse dei risparmiatori e degli investitori verso i Btp è arrivato, a metà dello scorso mese, il bollettino statistico della Consob: secondo la Commissione nazionale per le società e la borsa infatti il volume delle negoziazioni sui titoli di Stato italiani è cresciuto nel 2024 del 77%, con un controvalore di titoli scambiati salito da 4.512 a 8.007 miliardi. Un successo che ha visto finire in ombra le azioni, i cui scambi sono pure aumentati del 17%, passando da 562 a 656 miliardi di euro. Secondo i dati forniti da Consob, nel 2024 la capitalizzazione di Piazza Affari è salita del 4% a 836 miliardi, con un incremento del 12% delle società quotate italiane.

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Crescono investimenti in titoli di Stato

  • Inoltre, osservando i dati forniti da Banca d'Italia e Istat sulla ricchezza delle famiglie italiane riferita al 2023, emerge come si siano registrati più investimenti in titoli di Stato rispetto all’anno precedente. Tra i vari punti analizzati si legge che “sono aumentate le detenzioni di titoli, soprattutto pubblici, in cui le famiglie hanno investito ampiamente nel corso del 2023”.

Arrivano i Btp Più

  • E in questo contesto si inserisce l’arrivo dei Btp Più: a partire da lunedì 17 febbraio e fino alle 13 di venerdì 21 febbraio sarà infatti possibile sottoscrivere i nuovi titoli di Stato riservati ai piccoli risparmiatori. Questo Btp presenta una importante novità: consentirà infatti per la prima volta il rimborso anticipato del capitale investito. Si tratta di un incentivo in più ai risparmiatori, allo scopo di invogliarli a sottoscrivere un'emissione di durata fino a otto anni.

Come funzionano i Btp Più

  • I nuovi Btp Più prevedono cedole fisse pagate ogni tre mesi sulla base del meccanismo 'step up' in due fasi di quattro anni - lo stesso visto in precedenza che prevede un tasso cedolare più elevato nella seconda fase, che incentiva a tenere il debito a scadenza. Inoltre - e si tratta di un dettaglio non da poco - la tassazione è agevolata al 12,5% con esenzione dalle imposte di successione, con concorso all'esclusione dal calcolo Isee fino a 50mila euro investiti in titoli di Stato. Caratteristiche volte a richiamare una forte domanda da parte dei risparmiatori, in un 2025 che potrebbe portare a cambiamenti sul mercato.

Cosa attendersi nel 2025

  • Infatti, come sottolineato ancora dal quotidiano di via Solferino, nel 2025 gli scenari di mercato sembrano essere ancora favorevoli all’investimento in Buoni del tesoro. Tuttavia la diminuzione del valore delle cedole nelle nuove emissioni dovrebbe essere destinata a continuare, anche perché la Banca centrale europea sembra destinata a insistere sulla strada della riduzione del costo del denaro. A fine gennaio, infatti, il tasso è sceso dal 3 al 2,75% ed entro la fine di quest’anno potrebbe spingersi fino all’1,75%. In ogni caso i Btp di nuova emissione avranno cedole meno generose di quelli attualmente in circolazione e i titoli già emessi potrebbero registrare una crescita di quotazioni sul mercato secondario.

Cosa sapere sui titoli

  • Osservando più da vicino i vari titoli già sul mercato, anche quest’anno - oltre ai Btp a cedola fissa per tutta la durata del bond - è possibile rivolgersi ai Btp Italia, ai Btp Futura e ai Btp Valore. Per quanto riguarda i Btp Italia, l rendimento di questo titolo è composta da una quota fissa e una variabile indicizzata all’inflazione. Oggi sono quotate sei emissioni, tutte intorno alla parità. Se però il costo della vita dovesse tornare a salire, è possibile che questi titoli si rivalutino. Per quanto riguarda invece i Btp Italia - con rendimento in parte fisso e in parte legato alla crescita del Pil - le 4 emissioni sono scambiate tutte al di sotto del valore di rimborso. Non sono però previste perdite per chi porta il titolo fino alla scadenza naturale, con rimborso alla pari.

L’attesa per i Btp Più

  • Per quanto riguarda invece i Btp Valore - quelli caratterizzati da una cedola crescente nel tempo - le emissioni sono tutte trattate sopra la pari. E se i rendimenti di mercato caleranno ancora per via del taglio del costo del denaro deciso dalla Bce, è probabile che le quotazioni possano salire ancora. Tuttavia acquistando questi titoli sul mercato secondario si va incontro alla perdita del premio fedeltà, che oscilla tra lo 0,5% e l’1% a seconda delle emissioni. Infine, c’è trepidazione per l’arrivo dei Btp Più citati in precedenza: in attesa di conoscere il livello di cedola e premio fedeltà, questo titolo potrebbe rappresentare una novità significativa sul mercato.

 

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