Detrazioni, verso la rimodulazione strutturale. Le ipotesi per il 2025-2027

Economia
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Introduzione

Il governo punta a rendere strutturali alcune modifiche apportate al regime fiscale con la Manovra di bilancio del 2025. Lo si legge nell’atto di indirizzo sulla politica fiscale 2025-2027: "L’azione dei prossimi anni sarà volta a potenziare l’adempimento collaborativo, a rendere strutturali gli obiettivi di rimodulazione delle aliquote Irpef e gli effetti del cuneo fiscale, nonché a provvedere al riordino delle spese fiscali in un orizzonte pluriennale". E prosegue il documento: "Al fine di sostenere il potere di acquisto delle famiglie a medio-basso reddito e l’offerta di lavoro, saranno resi strutturali gli interventi di riduzione delle aliquote Irpef già avviati nella prima fase di attuazione della legge delega di riforma fiscale. Tali interventi saranno coordinati, per renderli coerenti con la riforma Irpef e con gli effetti del cuneo fiscale, con la definizione di misure strutturali di riduzione dell’incidenza degli oneri contributivi sul costo del lavoro". 

Quello che devi sapere

Come la Manovra ha modificato le detrazioni fiscali

  • La Manovra 2025, fra le altre cose, ha modificato il sistema delle detrazioni fiscali. La stretta riguarda i contribuenti con redditi superiori a 75mila euro. Nello specifico, per chi guadagna fra i 75mila e i 100mila, il tetto massimo varia in base alla presenza di più o meno figli: le famiglie in cui ci sono più di due figli a carico potranno usufruire di detrazioni fiscali annue per un massimo di 14mila euro, mentre i single non potranno superare i 7mila euro. Ancora più ridotto il contributo per chi supera i 100mila euro: in questo caso, il limite alle detrazioni sarà di 8mila euro con più di due figli e di 4mila euro per i single. Sono colpite soprattutto le categorie di spesa come l’istruzione, i mutui per la prima casa, la manutenzione edilizia e le donazioni al terzo settore.

Per approfondire: Tagli alle detrazioni in Manovra, novità dalle spese Irpef a quelle sanitarie. Cosa cambia

I coefficienti su cui modulare le detrazioni

Ecco i coefficienti che saranno presi in considerazione per modulare gli importi massimi delle detrazioni:

  • nessun figlio – coefficiente 0,50;
  • con un figlio – coefficiente 0,70;
  • con due figli – coefficiente 0,85;
  • con più di due figli o con almeno un figlio disabile: coefficiente 1

A chi spettano

  • Le detrazioni fiscali spettano a privati, liberi professionisti e aziende. Alle singole detrazioni è possibile aggiungere anche agevolazioni più specifiche e bonus, variabili a seconda delle categorie

Spese sanitarie escluse

  • La nuova regola introdotta dalla Legge di bilancio esclude alcune categorie di spesa, queste: i contratti di mutuo stipulati entro il 31 dicembre 2024, per i quali vige ancora il vecchio sistema; le spese di riqualificazione energetica e le spese di manutenzione ordinaria sostenute fino al 2024 compreso e le spese sanitarie

Le modifiche sulle soglie Irpef

  • A partire dal 2025 è stata confermata la riduzione delle aliquote Irpef da 4 a 3 introdotta per il 2024. L’Irpef, cioè l’imposta sul reddito, è quindi così strutturata: aliquota del 23% fino a 28mila euro, del 35% per redditi compresi tra i 28mila e i 50mila euro e 43% per chi guadagna oltre i 50mila euro 

Evasione fiscale

  • Il documento spiega anche come si intende procedere per arginare l’evasione fiscale. Da un lato "attraverso l’adozione di un approccio più collaborativo tra l’Amministrazione finanziaria e i contribuenti che promuova la semplificazione degli adempimenti, aumenti la compliance volontaria e ne riduca i costi e, dall’altro, mediante l’introduzione di strategie di controllo ancora più efficaci e sanzioni tempestive". In questa prospettiva, "proseguiranno le azioni di policy e le misure di efficientamento dell’amministrazione finanziaria lungo tre direttrici prioritarie: I) proseguire nel processo di attuazione della legge di delega di riforma fiscale; II) promuovere la tax compliance, al fine di aumentare il gettito derivante da attività di prevenzione e di contrasto; III) provvedere al completamento della riforma di efficientamento del sistema della riscossione"

Riordino delle spese fiscali

  • Il riordino delle spese fiscali in un’ottica pluriennale, prosegue il testo, dovrebbe permettere "di definire un sistema di agevolazioni fiscali basato sui principi di programmazione, selettività e monitoraggio ex ante – anche mediante la creazione di piattaforme dedicate e la definizione di tetti di spesa, in modo da garantire il rispetto degli equilibri di bilancio di finanza pubblica – e di intervenire in determinati ambiti di tassazione, tra l’altro, ai fini di un graduale riordino delle agevolazioni presenti in materia energetica, per conseguire simultaneamente gli obiettivi di incremento dell'efficienza del sistema fiscale italiano e di sostegno al pieno raggiungimento della strategia di transizione energetica e ambientale a livello europeo e nazionale".

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