Taglio tassi Bce, risparmio in arrivo sulle rate dei mutui. Ecco di quanto scendono
EconomiaIntroduzione
La decisione del board della Banca centrale europea di tagliare i tassi di interesse di 25 punti base avrà effetti positivi su mutui, come hanno evidenziato sia la Fabi che Mutuionline.it. Ecco cosa sapere
Quello che devi sapere
I tassi sui mutui
- "I tassi sui mutui sono già diminuiti a una media del 3,23% a novembre, rispetto a livelli medi superiori al 5% del 2023 e potrebbero calare sotto quota 3%: una riduzione che comporterà, nel caso di un prestito immobiliare di 25 anni da 200 mila euro, un risparmio complessivo di quasi 83 mila euro (-22,8%)". Questo è quello che ha scritto il sindacato bancario Fabi, dopo il nuovo taglio dei tassi di interesse della Bce
Per approfondire:
Una discesa che potrebbe continuare nei prossimi mesi
- La Fabi ha infatti ricordato come "dall'inizio del 2024, le banche, in previsione di un ritorno a una politica monetaria meno restrittiva da parte dell'Eurotower, hanno anticipato la prevista riduzione dei tassi e la discesa potrebbe proseguire nei prossimi mesi. Di qui, vantaggi giù significativi per le famiglie, sia per comprare casa sia per comprare automobili o elettrodomestici"
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Mutui e Bce, salgono i fissi. È l’effetto Trump?

I dati
- I tassi sul credito al consumo sono scesi a una media dell'8%, dopo picchi superiori al 14%, e potrebbero calare ancora sotto quota 8%: vuol dire che un'automobile da 25 mila euro comprata interamente a rate, con un finanziamento di 10 anni, costerà oltre 11.871 euro in meno (-24,2%) rispetto al 2023; mentre per una lavatrice da 750 euro, con un credito di 5 anni, il risparmio, nei prossimi mesi, sarà di 170 euro

Aumenta la richiesta di mutui
- Il taglio dei tassi Bce ha già avuto in passato un effetto di stimolo per l'economia: come certificano i dati del Crif, lo scorso anno si è osservato un deciso aumento delle richieste di mutui rispetto al 2023, in parallelo con il taglio dei tassi operato per la prima volta a partire da giugno 2024

Le previsioni per il futuro
- L'ottimismo della Fabi è testimoniato anche dai dati degli indici Overnight Index Swap che collocano un nuovo taglio, sempre di un quarto di punto, fra marzo e aprile. Le ultime due sforbiciate arriverebbero una a maggio e un’altra fra settembre e dicembre. In molti, tuttavia, invitano a mettere in conto la possibilità di una Bce più aggressiva, che potrebbe sia anticipare la parte finale dei tagli entro l'estate, sia procedere a riduzioni più decise da mezzo punto per stimolare la crescita economica
La situazione geopolitica
- A cambiare le carte in tavola potrebbero essere infatti i dazi minacciati da Trump. La nuova era del presidente preoccupa anche la Fed che ha lasciato invariati i tassi, con i Fed funds tra il 4,25% e il 4,50%. A spingere ulteriormente la Bce a non fermare i tassi in area neutrale e procedere verso una politica monetaria espansiva potrebbero essere anche eventuali nuove fasi di instabilità politica nelle due maggiori economie europee come Germania e Francia
I mutui variabili
- "Per il mercato dei mutui la decisione odierna rappresenta un'ottima notizia. I tassi Euribor a 1 e 3 mesi, ovvero gli indici di riferimento sui quali vengono calcolati quelli dei mutui variabili, hanno già cominciato a scendere nel corso delle prime settimane del nuovo anno e sono destinati a calare ulteriormente a seguito dell'ufficialità del taglio da parte della Bce", ha scritto Mutuionline.it
Cosa significa per i mutui variabili?
- Come rileva il gruppo, i mutuatari che hanno scelto, o sceglieranno, il tasso variabile, "potranno beneficiare di rate fino a 19 euro più basse rispetto a oggi, per un risparmio complessivo fino a 4.700 euro sugli interessi di un mutuo da 150 mila euro della durata di 20 anni"
I tassi di interesse dei mutui variabili continueranno a scendere
- Per Matteo Favaro, Managing Director e Coo di MutuiOnline.it "negli ultimi 12 mesi, i tassi di interesse dei mutui, in particolare quelli variabili, hanno registrato una significativa diminuzione e si prevede che continueranno a scendere. Analizzando le previsioni delle curve forward, l'Euribor potrebbe raggiungere il 2% nella seconda metà del 2025. Questo rappresenta un calo rilevante rispetto all'attuale valore dell'Euribor a 1 mese, che è del 2,81%, e rispetto all'inizio dello scorso anno, quando era al 3,87% (-1,06%)”
Sarà ancora meglio il fisso?
- Secondo Favaro, il rapporto tra tasso fisso e tasso variabile potrebbe presto riequilibrarsi. "Attualmente, il tasso fisso è predominante sul mercato grazie a un Tan medio più competitivo, ma già nella seconda metà del 2025 si potrebbe arrivare a un riequilibrio con il variabile, offrendo ai consumatori una gamma ancor più ampia di opzioni"
Per approfondire:
Comprare casa nel 2025, dai prezzi ai mutui: le previsioni sul mercato immobiliare

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in questa scheda
- I tassi sui mutui
- Una discesa che potrebbe continuare nei prossimi mesi
- I dati
- Aumenta la richiesta di mutui
- Le previsioni per il futuro
- La situazione geopolitica
- I mutui variabili
- Cosa significa per i mutui variabili?
- I tassi di interesse dei mutui variabili continueranno a scendere
- Sarà ancora meglio il fisso?
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