Aumento pensioni 2025, rese note le rivalutazioni Inps. Ecco tutti gli incrementi previsti
EconomiaIntroduzione
L'Istituto nazionale della previdenza sociale (Inps) ha pubblicato le tabelle ufficiali sulla rivalutazione degli assegni per l'anno in corso. L’Istituto ha concluso le attività di adeguamento delle pensioni e delle prestazioni assistenziali, analizzando oltre 20 milioni di posizioni. Ecco tutti gli aumenti.
Quello che devi sapere
Nessuna rivalutazione per il 2024
- Nella circolare pubblicata dall’Inps l’ente specifica che la percentuale di variazione per il calcolo della perequazione delle pensioni per l'anno 2023 è determinata in misura pari al +5,4% dal 1° gennaio 2024. Per questa ragione non sono previsti conguagli relativi allo scorso anno.
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La rivalutazione per il 2025
- Per quanto riguarda invece l'anno in corso, la percentuale di variazione per il calcolo della perequazione delle pensioni per l'anno 2024 è stata determinata pari a +0,8% dal 1° gennaio 2025.
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L’incremento per le pensioni minime
- Per le pensioni inferiori o pari al trattamento minimo, fissato a 603,40 euro per effetto dell’aumento del +0,8% dal 1°gennaio 2025, viene stabilito un incremento del +2,2%, pari a 13,27 euro, che porta gli assegni a 616,67 euro al mese
Il recupero dell’inflazione
- L'Istituto ricorda che recupereranno lo 0,8% (il 100% dell'aumento dei prezzi) le pensioni pari o inferiori a quattro volte il trattamento minimo (quindi fino a 2.394,44 euro lordi al mese). Tra quattro e cinque volte il trattamento minimo si recupererà il 90% dell'inflazione, quindi lo 0,72%. Per le pensioni di importo superiore a cinque volte il trattamento minimo (2.993,06 euro lordi al mese) si recupererà il 75% dell'aumento dei prezzi quindi lo 0,60%
Chi ha accesso all’incremento
L’Inps poi ricordato come l’incremento venga applicato.
- Sul trattamento mensile in pagamento determinato sulla base della normativa vigente prima della data di entrata in vigore della legge n. 197/2022;
- Per la corresponsione dell’incremento non rilevano i redditi posseduti dal soggetto;
- Nel caso di pensione integrata al trattamento minimo, l’incremento è calcolato con riferimento all’importo integrato al trattamento minimo;
- Nel caso di pensioni non integrate al trattamento minimo, il cui importo a calcolo sia pari o inferiore al trattamento minimo Inps, l’incremento viene calcolato sull’importo lordo in pagamento;
- Per le pensioni in convenzione internazionale, l’incremento è calcolato sull’importo complessivo lordo in pagamento e pertanto sul pro-rata italiano
L’età di accesso alla pensione
- Dopo le polemiche relative al simulatore delle scorse settimane, l’Inps ha ancora una volta confermato che l’età di accesso alla pensione di vecchiaia per il 2025 è pari a 67 anni
Conguagli fiscali
- La circolare Inps ricorda che qualora le ritenute erariali Irpef dell'anno 2024 siano state effettuate in misura inferiore rispetto a quanto dovuto su base annua, le differenze a debito saranno recuperate, come di consueto, nelle rate di pensione di gennaio e febbraio 2025. Per i pensionati con importo annuo complessivo dei trattamenti pensionistici fino a 18 mila euro e conguagli a debito di importo superiore a 100 euro è stata applicata la rateazione di legge fino a novembre 2025. Le somme conguagliate vengono certificate ai fini fiscali nella Certificazione Unica 2025
Le addizionali
- Da considerare poi le addizionali all’Irpef, che vengono trattenute in rate del medesimo importo:
- Addizionale regionale a saldo 2024: da gennaio 2025 a novembre 2025;
- Addizionale comunale a saldo 2024: da gennaio 2025 a novembre 2025;
- Addizionale comunale in acconto 2025: da marzo 2025 a novembre 2025.
- L’importo delle addizionali viene determinato in funzione delle aliquote stabilite dalle Regioni e dai Comuni e comunicate entro la data in cui è stata effettuata la lavorazione di rinnovo. Nel caso in cui gli Enti territoriali deliberino modifiche alle aliquote, gli importi delle addizionali a saldo saranno rideterminati dal mese di marzo 2025
Calendario pensioni
- L’Inps ha inoltre pubblicato il calendario delle pensioni per l’intero anno 2025. Al netto dei mesi di febbraio e marzo, nei quali c’è una differenza di valuta tra le Poste, dove arriva il primo del mese, e la banca, dove arriva il giorno 3, le date saranno: 1°Aprile; 2 maggio (il 1° maggio è la Festa dei Lavoratori); 3 giugno (1° giugno è domenica e 2 giugno è la Festa della Repubblica); 1° luglio; 1° agosto; 1° settembre; 1° ottobre; 3 novembre (1°novembre è Ognissanti, 2 novembre è domenica); 1° dicembre
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