Aumento pensioni 2025, rese note le rivalutazioni Inps. Ecco tutti gli incrementi previsti
Economia
NEWS
Donne, figli e lavoro: i dati Inps e Istat
00:04:53 min
Introduzione
L'Istituto nazionale della previdenza sociale (Inps) ha pubblicato le tabelle ufficiali sulla rivalutazione degli assegni per l'anno in corso. L’Istituto ha concluso le attività di adeguamento delle pensioni e delle prestazioni assistenziali, analizzando oltre 20 milioni di posizioni. Ecco tutti gli aumenti.
Quello che devi sapere
Nessuna rivalutazione per il 2024
- Nella circolare pubblicata dall’Inps l’ente specifica che la percentuale di variazione per il calcolo della perequazione delle pensioni per l'anno 2023 è determinata in misura pari al +5,4% dal 1° gennaio 2024. Per questa ragione non sono previsti conguagli relativi allo scorso anno.
Per approfondire: Pensioni, stretta su Quota 103 e Opzione Donna affossa le anticipate nel 2024. I dati Inps
La rivalutazione per il 2025
- Per quanto riguarda invece l'anno in corso, la percentuale di variazione per il calcolo della perequazione delle pensioni per l'anno 2024 è stata determinata pari a +0,8% dal 1° gennaio 2025.
Per approfondire: Pensioni, nel 2040 potrebbero servire 68 anni e un mese per la "vecchiaia". Le previsioni
L’incremento per le pensioni minime
- Per le pensioni inferiori o pari al trattamento minimo, fissato a 603,40 euro per effetto dell’aumento del +0,8% dal 1°gennaio 2025, viene stabilito un incremento del +2,2%, pari a 13,27 euro, che porta gli assegni a 616,67 euro al mese
Il recupero dell’inflazione
- L'Istituto ricorda che recupereranno lo 0,8% (il 100% dell'aumento dei prezzi) le pensioni pari o inferiori a quattro volte il trattamento minimo (quindi fino a 2.394,44 euro lordi al mese). Tra quattro e cinque volte il trattamento minimo si recupererà il 90% dell'inflazione, quindi lo 0,72%. Per le pensioni di importo superiore a cinque volte il trattamento minimo (2.993,06 euro lordi al mese) si recupererà il 75% dell'aumento dei prezzi quindi lo 0,60%
Chi ha accesso all’incremento
L’Inps poi ricordato come l’incremento venga applicato.
- Sul trattamento mensile in pagamento determinato sulla base della normativa vigente prima della data di entrata in vigore della legge n. 197/2022;
- Per la corresponsione dell’incremento non rilevano i redditi posseduti dal soggetto;
- Nel caso di pensione integrata al trattamento minimo, l’incremento è calcolato con riferimento all’importo integrato al trattamento minimo;
- Nel caso di pensioni non integrate al trattamento minimo, il cui importo a calcolo sia pari o inferiore al trattamento minimo Inps, l’incremento viene calcolato sull’importo lordo in pagamento;
- Per le pensioni in convenzione internazionale, l’incremento è calcolato sull’importo complessivo lordo in pagamento e pertanto sul pro-rata italiano
L’età di accesso alla pensione
- Dopo le polemiche relative al simulatore delle scorse settimane, l’Inps ha ancora una volta confermato che l’età di accesso alla pensione di vecchiaia per il 2025 è pari a 67 anni
Conguagli fiscali
- La circolare Inps ricorda che qualora le ritenute erariali Irpef dell'anno 2024 siano state effettuate in misura inferiore rispetto a quanto dovuto su base annua, le differenze a debito saranno recuperate, come di consueto, nelle rate di pensione di gennaio e febbraio 2025. Per i pensionati con importo annuo complessivo dei trattamenti pensionistici fino a 18 mila euro e conguagli a debito di importo superiore a 100 euro è stata applicata la rateazione di legge fino a novembre 2025. Le somme conguagliate vengono certificate ai fini fiscali nella Certificazione Unica 2025
Le addizionali
- Da considerare poi le addizionali all’Irpef, che vengono trattenute in rate del medesimo importo:
- Addizionale regionale a saldo 2024: da gennaio 2025 a novembre 2025;
- Addizionale comunale a saldo 2024: da gennaio 2025 a novembre 2025;
- Addizionale comunale in acconto 2025: da marzo 2025 a novembre 2025.
- L’importo delle addizionali viene determinato in funzione delle aliquote stabilite dalle Regioni e dai Comuni e comunicate entro la data in cui è stata effettuata la lavorazione di rinnovo. Nel caso in cui gli Enti territoriali deliberino modifiche alle aliquote, gli importi delle addizionali a saldo saranno rideterminati dal mese di marzo 2025
Calendario pensioni
- L’Inps ha inoltre pubblicato il calendario delle pensioni per l’intero anno 2025. Al netto dei mesi di febbraio e marzo, nei quali c’è una differenza di valuta tra le Poste, dove arriva il primo del mese, e la banca, dove arriva il giorno 3, le date saranno: 1°Aprile; 2 maggio (il 1° maggio è la Festa dei Lavoratori); 3 giugno (1° giugno è domenica e 2 giugno è la Festa della Repubblica); 1° luglio; 1° agosto; 1° settembre; 1° ottobre; 3 novembre (1°novembre è Ognissanti, 2 novembre è domenica); 1° dicembre
Per approfondire: Pensioni, confermata l’Ape sociale anche per il 2025. A chi spetta e come funziona