Epifania 2025, in crescita i dolci artigianali. Per calza Befana spesa di 2,3 miliardi

Economia
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Introduzione

Come evidenzia un’analisi del centro studi di Confcooperative, due italiani su tre faranno regali a parenti e amici per la Festa del 6 gennaio, un dato che conferma la tendenza registrata lo scorso anno. Cresce invece la propensione al risparmio da parte di chi dichiara di aver speso “troppo” nel periodo tra Natale e Capodanno.

Quello che devi sapere

Il rischio rincari

  • Senza rinunciare a celebrare la festività “che tutte le altre feste porta via”, Confcooperative sottolinea l’attenzione crescente degli italiani al portafogli alle prime battute di un anno che promette rincari su una batteria di beni di consumo. A impensierire è soprattutto l’annunciata impennata della bolletta energetica, pari al 30%, che rischia di appesantire i costi di produzione e il carrello della spesa con ripercussioni sul potere d’acquisto.

Per approfondire: La rubrica di Carlo Cottarelli su Insider: Cosa aspettarsi dall'economia mondiale nel 2025

Il rischio rincari

La spinta al risparmio

  • Del resto, dal Black Friday in avanti, per famiglie e consumatori non mancano occasioni per spuntare acquisti ad un prezzo ribassato. Per i saldi invernali che ieri hanno preso il via in quasi tutta Italia, la Confederazione stima una spesa totale pari a 5 miliardi di euro. Da non sottovalutare poi è il riciclo dei regali ricevuti a Natale, un movimento che spesso passa sotto silenzio ma che genera circa 3,4 miliardi di traffico

Oltre 7 milioni in viaggio

  • Oltre ai regali, la Befana 2025 strizza l’occhio a chi sceglie di spendere il lungo ponte dell’Epifania per concedersi una vacanza. Contando su un calendario favorevole, circa 7 milioni di italiani si metteranno in viaggio per il primo weekend dell'anno. Per oltre 7 vacanzieri su 10 la destinazione rimane dentro i confini nazionali, dalle località di montagna alle città d’arte fino a borghi e agriturismi

Dieci milioni in povertà

  • Considerando l’intero periodo natalizio, Confcooperative evidenzia tuttavia le difficoltà per circa 10 milioni di italiani che versano in condizioni di povertà, acuita proprio durante le feste. A soffrire è anche il ceto medio che, come detto, deve fare i conti con il caro vita

Spesa Befana, differenze regionali

  • Secondo l’associazione che riunisce le cooperative, la tradizionale calza della Befana assume sfumature differenti a seconda dei territori. Nelle regioni del Sud, per esempio, dominano i giocattoli per i bambini mentre al Centro quasi la metà degli intervistati riempirà la calza con dolciumi, cioccolato e il classico carbone zuccherato. Per il 51% dei residenti al Nord invece, la Befana si traduce nell’occasione di regalare un capo di abbigliamento, approfittando magari dei saldi in corso

Crescono i dolci artigianali

  • Con un occhio alla festa e un altro alla spesa, la Befana si riscopre un’occasione per omaggiare la tradizione enogastronomica, a partire dai dolci a tavola. Secondo un’indagine realizzata dalla Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa (Cna), il 6 gennaio si conferma sempre di più un giorno dove tronfano le prelibatezze locali

Al Sud

  • L’analisi Cna incorona Napoli come “capitale” della Befana dove abbondano i dolci tipici della tradizione partenopea, dagli struffoli alla pastiera. Dolce pasquale per eccellenza, la pastiera napoletana fa capolino sulle tavole delle famiglie più tradizionali che il 6 gennaio celebrano la Pasqua Epifania. Se in Puglia dominano le cartellate baresi e i “purcidduzzi” salentini, in Sicilia l’Epifania esalta prelibatezze come i buccellati, la “cubbaita” o “giuggiulena” e i “tetù”

Al Centro

  • Sulle tavole di Abruzzo e Molise, la tradizione dolciaria per l’Epifania mette in risalto i pepatelli mentre nell’anconetano (Marche) spopolano le pecorelle. In Toscana il menù si presenta più variegato: a Siena e in Maremma si preparano i cavallucci mentre in Versilia, tra Lucca e Viareggio, spuntano i befanini che includono la presenza del rhum

Al Nord

  • Risalendo lungo lo Stivale, anche al Nord la Befana offre l’occasione per riscoprire gusti tipici del territorio. A Varese e provincia, per esempio, i più tradizionalist” si cimentano nella preparazione dei cammelli dolci di pasta sfoglia in onore dei Re Magi. A Cuneo, in Piemonte, si segue la tradizione della “fugassa d'la Befana", dolce che cela all’interno fave di colore diverso ma c’è chi vi nasconde anche monete come portafortuna. In Liguria il 6 gennaio ha il sapore degli anicini all’anice mentre nel Triveneto la Befana è dedicata alla “pinza de la marantega”, pane cotto preferibilmente sotto la cenere dei falò e coperto da foglie di cavolo

La tradizione del carbone

  • Da Nord a Sud, tuttavia, il carbone dolce mette d’accordo gli italiani di tutte le età e compare un pò ovunque nelle calze da ritrovare al risveglio. Durante il boom economico, tra gli anni Cinquanta e Sessanta, si diffuse la ricetta del gustoso fossile zuccherato che tuttavia affonda le sue radici in una tradizione antichissima, risalente all’epoca precristiana.

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