Bonus fiscale e detrazione a giugno nel cedolino. Anche per i collaboratori scolastici
EconomiaIntroduzione
Con l’arrivo di giugno tutti i dipendenti pubblici – incluso il personale docente e scolastico – vedranno inseriti nel proprio cedolino alcuni benefici, che variano a seconda del reddito. Fino a una certa soglia spetta il bonus fiscale, oltre scatta un’ulteriore detrazione. Chi non ne ha diritto può rinunciarvi, in modo da evitare recuperi successivi da parte del Fisco. Ecco di seguito il funzionamento di entrambi, spiegati dal portale Faq di NoiPa
Quello che devi sapere
Bonus fiscale e ulteriore detrazione
Anche il personale della scuola ha diritto a godere dei benefici fiscali previsti dalla Legge di Bilancio 2025. È prevista l’erogazione, per tutti i dipendenti pubblici, di uno di questi benefici fiscali, in base al reddito complessivo annuo del dipendente:
- il bonus fiscale per redditi fino a 20.000 euro
- un’ulteriore detrazione per redditi compresi tra 20.001 e 40.000 euro
Per approfondire: Dipendenti pubblici, da giugno stipendi più alti: ecco perché e a quanto ammonteranno
I supplenti
Data la natura “saltuaria” delle prestazioni svolte, però, ai supplenti brevi verrà riconosciuto esclusivamente il bonus. Nel caso dei supplenti con contratto fino al termine delle attività didattiche, NoiPA prende in considerazione la data di cessazione del contratto al 30 giugno, senza calcolare la Naspi o eventuali rate coperte da ulteriori contratti di lavoro. In caso di ripresa del servizio con un nuovo contratto di lavoro, si ricalcolerà il bonus dalla decorrenza del nuovo contratto
L’importo del bonus
Il bonus, come detto, spetta ai lavoratori dipendenti con reddito complessivo annuo fino a 20.000 euro. L’importo è calcolato sul reddito da lavoro dipendente rapportato all’intero anno, secondo queste percentuali:
- 7,1% per redditi fino a 8.500 euro;
- 5,3% per redditi da 8.501 a 15.000 euro;
- 4,8% per redditi da 15.001 a 20.000 euro
Il bonus non concorre alla formazione del reddito imponibile
L’altra detrazione
L’altra detrazione fiscale citata sopra, invece, spetta ai dipendenti con reddito complessivo annuo compreso tra 20.001 e 40.000 euro, in aggiunta alle detrazioni fiscali già previste, ed è attribuita un’ulteriore detrazione fiscale annua:
- 1.000 euro per i redditi tra 20.001 e 32.000 euro;
- di importo progressivamente decrescente per i redditi da 32.001 a 40.000 euro, fino ad azzerarsi al superamento della soglia
Come si calcola l’importo di quest’ultima?
Se l'ammontare del reddito complessivo è compreso tra 32.001 euro 40.000 euro, l’importo dell’ulteriore detrazione sarà pari al prodotto tra 1.000 euro e l'importo corrispondente al rapporto tra 40.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 8.000 euro, quindi: Euro 1.000 x [(40.000 – Reddito complessivo del lavoratore) / 8.000]
ESEMPIO: Se il reddito complessivo di un dipendente è pari a 36.000 euro, la detrazione annua spettante sarà: Detrazione = 1.000 × [(40.000 - 36.000) / 8.000] = 1.000 × [4.000 / 8.000] = 1.000 × 0,5 = 500 euro
Come compariranno nel cedolino i benefici fiscali
NoiPa spiega che l’applicazione del beneficio partirà dal cedolino di giugno, ma comprenderà anche gli arretrati da gennaio a maggi. I messaggi appariranno con questi codici: I rimborsi appariranno nel cedolino con i seguenti codici:
- E11– CREDITO ART.1 COM 4 l.207/2024 (per il Bonus)
- E12 – ULTERIORE DETR. ART.1 COMMA 6 L. 207/2024 (per l’Ulteriore Detrazione)
E dove saranno in quelli successivi
Nei cedolini successivi, invece, il bonus sarà esposto nella sezione “Altri assegni” con la dicitura Bonus Art. 1 c. 4 L. 207/24, mentre gli importi relativi all’ulteriore detrazione, che nel cedolino stipendiale vengono sommati alle altre detrazioni fiscali, saranno riportati all’interno di un messaggio a cedolino, con la dicitura Ulteriore Detrazione Art. 1 c. 6 L. 207/24
La rinuncia
È possibile rinunciare al beneficio se si prevede di superare le soglie di reddito complessivo previste dalla normativa: ad esempio, perché si percepiscono altri redditi non noti al sistema NoiPA. La rinuncia avviene attraverso questo percorso: si accede all’Area riservata dal Portale NoiPA, e all’interno del menù Servizi, si seleziona l’ambito Stipendiali e si clicca sul pulsante Gestione benefici fiscali per accedere al self-service dedicato
La rinuncia prima e dopo il 25 maggio 2025
Le Faq si NoiPa spiegano che le rinunce comunicate entro domenica 25 maggio 2025 avranno effetto, oltre che sulla mensilità di giugno, sul riconoscimento dei benefici spettanti per le mensilità da gennaio e maggio. Le rinunce inserite invece dopo questa data avranno decorrenza dalla mensilità successiva, compatibilmente con i tempi tecnici di elaborazione. Per verificare da quale mese avrà effetto la rinuncia, è sufficiente accedere alla schermata iniziale del servizio Gestione benefici fiscali, selezionare Elenco richieste e consultare il campo Rata applicazione associato a ciascuna richiesta registrata. Inoltre, è sempre possibile revocare la rinuncia: lo stesso meccanismo cosente di ripristinare il beneficio in qualsiasi momento nell’anno in corso
Come fa NoiPa a determinare il diritto alle agevolazioni
Per determinare l’eventuale diritto al bonus o all’ulteriore detrazione, NoiPA calcola il reddito annuo 2025 utilizzando le seguenti informazioni:
- i redditi percepiti fino all’ultima emissione stipendiale disponibile, sommati alla proiezione del reddito previsto per le mensilità residue dell’anno in corso, compresa la tredicesima mensilità;
- i dati della Certificazione Unica 2024, per eventuali compensi aggiuntivi percepiti nell’anno precedente;
- solo per l’ulteriore detrazione, l’eventuale reddito forzato impostato nel sistema, se presente.
NoiPA applica, per ciascun dipendente, il valore più elevato tra quelli risultanti dai criteri sopra indicati
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- Bonus fiscale e ulteriore detrazione
- I supplenti
- L’importo del bonus
- L’altra detrazione
- Come si calcola l’importo di quest’ultima?
- Come compariranno nel cedolino i benefici fiscali
- E dove saranno in quelli successivi
- La rinuncia
- La rinuncia prima e dopo il 25 maggio 2025
- Come fa NoiPa a determinare il diritto alle agevolazioni
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