Direttiva Case Green, da oggi stop incentivi statali per acquisto caldaie a gas

Economia
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Introduzione

Il percorso dell’Unione europea verso la transizione energetica inizia a prendere sempre più forma. Da oggi, 1°gennaio 2025, entra in vigore il divieto per gli Stati membri di agevolare l’acquisto e l’installazione di caldaie a gas metano (o comunque da altri combustili fossili). È uno dei tasselli principali della roadmap tracciata dalla Direttiva UE 2024/1275, più conosciuta come Direttiva Case Green 

Quello che devi sapere

Lo stop agli incentivi per le caldaie a gas

  • Recependo, come d’obbligo, la normativa europea, nell’ultima Legge di Bilancio il governo italiano ha eliminato la possibilità di poter detrarre, a partire da oggi, le spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di caldaie a combustibili fossili nell’ambito di lavori di ristrutturazione e riqualificazione domestica. Fino a oggi era stato possibile usufruirne con incentivi come l’Ecobonus e il bonus ristrutturazione, tra i più utilizzati dai cittadini italiani.

Per approfondire: Nel 2024 il consumo di carbone ha raggiunto il record globale: i dati

Caldaie a gas al bando entro il 2040

  • Questo non significa che nei prossimi giorni spariranno del tutto le caldaie a gas in circolazione. Il bando totale va infatti raggiunto entro 15 anni, nel 2040, quando si dovrà smettere anche di produrre e vendere sistemi di riscaldamento di questo tipo

Le precisazioni della Commissione europea

  • Come spesso accade, la lettura delle norme europee non è però del tutto agevole. Per capire meglio cosa succederà a partire da oggi bisogna guardare alle spiegazioni della Commissione europea contenute nella comunicazione C/2024/6206 dello scorso 18 ottobre. Il divieto valido per gli Stati membri, stando alla lettera della norma, tocca nello specifico le “caldaie uniche alimentate a combustibili fossili, ad eccezione di quelle selezionate per gli investimenti, prima del 2025

Cosa significa caldaie uniche a combustili fossili

  • Con caldaia “unica” si intende quella che non è accompagnata da alcun sistema capace di prendere energia da fonti diverse da quelle fossili. Per fonti fossili si fa riferimento a quelle a base di petrolio, gas naturale e carbonio

In quali casi valgono ancora gli incentivi?

  • Le agevolazioni fiscali potranno quindi ancora essere utilizzate ad esempio per impianti di tipo ibrido, che facciano un uso non irrilevante di energia non prodotta da fonti fossili. È sempre la Commissione europea a precisare poi che scampano al divieto gli incentivi (se esistenti) messi in campo per trasformare la propria caldaia rendendola meno inquinante o per la sua rottamazione e riparazione

Il calendario della Direttiva Case Green, i prossimi step - 2026

  • Nel 2025 è prevista un’altra importante scadenza fissata dalla Direttiva Case Green. Al finire dell’anno, per la precisione il 31 dicembre, tutti i Paesi dell’Unione dovranno avere pronto il programma di ristrutturazione del proprio parco immobiliare. Poi, non più tardi del 29 maggio 2026, bisognerà adottare i decreti legislativi per l’attuazione dello stesso piano.
  • Entro il 31 dicembre 2026 tutti gli edifici pubblici e non residenziali dovranno avere il loro impianto fotovoltaico, che copra almeno 250 mq di superficie. Nei successivi quattro anni, quindi con scadenza fissata al 31 dicembre 2030, ogni edificio esistente dovrà avere impianti fotovoltaici

Il potenziale di riscaldamento globale degli edifici - 2027

  • Passando al 2027, entro il 1° gennaio di quell’anno bisognerà avere individuato quantomeno delle tempistiche per individuare dei valori limite di GWP (potenziale di riscaldamento globale) per ogni nuova costruzione

Gli obblighi del 2028

  • Il 2028 si aprirà con altri due obblighi: tutti gli edifici pubblici di nuova costruzione da lì in avanti dovranno essere a emissioni zero. Da quel giorno sarà anche obbligatorio calcolare il GWP degli immobili di nuova costruzione e di superficie superiore a 1000 mq

Gli obblighi del 2029

  • Entro l’ultimo giorno del 2029 tutti gli edifici di nuova costruzione dovranno avere il proprio impianto solare, così come anche i parcheggi adiacenti (se esistenti)

Gli obblighi del 2030

  • Come già successo per gli edifici pubblici nel 2028, dal 1°gennaio 2030 tutti gli immobili di nuova costruzione dovranno essere obbligatoriamente a emissioni zero. Altro passo importante, calendarizzato per il 31 dicembre: i consumi di energia primaria kWh/ (m² a) degli immobili di tipo residenziale dovranno scendere del 16% rispetto al 2020

Dal 2033 al 2050

  • A partire dal 2033 dovranno diminuire almeno del 26% rispetto al 2020 anche i consumi degli immobili non residenziali. In generale, nei due anni seguenti, bisognerà arrivare comunque a un consumo inferiore del 20 o 22%, contando sia edifici residenziali che non residenziali. Si dovrà procedere man mano a una graduale riduzione - con revisione da fare almeno ogni cinque anni - e arrivare al punto finale: la decarbonizzazione totale prevista per il 2050.

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