L’Agenzia Internazionale Energia ha comunicato che quest’anno sono state utilizzate 7,8 miliardi di tonnellate di carbone, specialmente nel settore energetico. Si mira ad una stabilizzazione nel consumo
Nel 2024 è stato registrato un livello di consumo di carbone al massimo storico, a livello globale. Nonostante questo dato allarmante nella sua totalità, l’Agenzia Internazionale Energia (IEA) ha voluto sottolineare un graduale rallentamento della crescita rispetto agli anni precedenti: il consumo globale di carbone è aumentato del 7,7% nel 2021 in seguito alla ripresa dallo shock dal Covid dell'anno precedente, del 4,7% nel 2022 e scendendo nuovamente del 2,4% nel 2023. Tuttavia, dopo essere cresciuta di oltre 1,2 miliardi di tonnellate dal 2020, la domanda globale di carbone dovrebbe, in teoria, essere destinata a stabilizzarsi nel corso dei prossimi tre anni, fino a raggiungere circa 8,87 miliardi di tonnellate entro il 2027.
Il motore della richiesta di carbone
La domanda del settore energetico è il motivo principale alla base dell’incremento nel consumo di carbone, sebbene anche il consumo industriale sia aumentato null'ultimo periodo. L’IEA riporta ha riportato che l’energia elettrica prodotta da carbone sia destinata a raggiungere il massimo storico di 10 700 terawattora (TWh) nel 2024. Secondo il rapporto annuale sul mercato del carbone, la domanda proveniente dalla Cina dovrebbe aumentare dell'1%, raggiungendo un altro record; anche l'India starebbe per affrontare una crescita di oltre il 5% a 1,3 Bt, un livello che solo la Cina aveva raggiunto in precedenza. Per quanto riguarda invece l’Unione Europea e gli Stati Uniti, la domanda continua a diminuire, ma a un ritmo significativamente più lento: rispettivamente del 12% e del 5% quest'anno, rispetto al 23% e al 17% del 2023. La speranza è quella che questo mercato possa stabilizzarsi considerevolmente entro il 2027.