Sostituzione caldaia, i consigli per scegliere il modello giusto

Economia
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Introduzione

Dal 26 settembre 2015 la normativa prevede che tutte le caldaie in commercio siano a condensazione. Si suddividono fra modelli in accumulo e modelli istantanei, che differiscono fra loro per diversi aspetti.

 

La prima tipologia ha un serbatoio (un bollitore), interno o esterno, dove l’acqua calda si deposita per il fabbisogno quotidiano. Funziona come un boiler elettrico. La seconda invece funziona riscaldando l’acqua nel momento stesso in cui si apre il rubinetto. 

Quello che devi sapere

La normativa

  • Spesso i consumatori si trovano in difficoltà quando si tratta di scegliere una nuova caldaia. Succede sia per le abitazioni unifamiliari sia per i condomini. È importante quindi informarsi sulle normative e sulle soluzioni possibili. La prima cosa da sapere, spiega Giovanna Ferraresi di Immobiliare.it, è che dal 26 settembre 2015 la normativa prevede che tutte le caldaie in commercio siano caldaie a condensazione

Per approfondire: Sostituzione caldaia, quali sono i bonus attivi di cui poter usufruire? Ecco cosa sapere

Con serbatoio o istantanea

  • L’intervento di sostituzione della caldaia rientra inoltre negli interventi di riqualificazione energetica e gode di alcune agevolazioni fiscali. Per decidere cosa sia meglio tra una caldaia con accumulo o serbatoio e una caldaia istantanea bisogna prima domandarsi quale sia il proprio fabbisogno di acqua calda sanitaria. Quest’ultimo varia in base alla tipologia di abitazione (privata o plurifamiliare) e dal numero di persone che convivono

In cosa differiscono

  • Le due caldaie – con serbatoio o senza – servono a produrre acqua calda a uso sanitario ma hanno potenza in kw differente e diversi tempi di erogazione dell’acqua calda. È inoltre diversa la quantità di acqua calda a disposizione, così come differiscono le dimensioni dei due impianti  

Come funziona una caldaia in accumulo

  • Una caldaia con accumulo ha un serbatoio (un bollitore), interno o esterno. Qui l’acqua calda si deposita per il fabbisogno quotidiano. Il suo funzionamento ricorda quello di un boiler elettrico: l’acqua calda resta a disposizione nel serbatoio e solo quando la temperatura del serbatoio scende sotto un certo livello la caldaia si accende per scaldare di nuovo l’acqua presente al suo interno. Per questa tipologia di caldaia un fattore decisivo è il volume del bollitore: sotto i 60 litri il serbatoio è interno; sopra i 60 litri il serbatoio è esterno e quindi necessità di spazio per l’installazione

In quali casi conviene

  • Questi impianti provvisti di serbatoio sia interno sia esterno offrono acqua calda sempre e in grandi quantità, a una temperatura costante. La caldaia con accumulo è la scelta giusta per chi abita in case medio grandi; famiglie numerose; piccole strutture ricettive con frequenti picchi di richiesta. Non è invece indicata per chi ha una casa piccola e non sa dove porre l’impianto, che richiede spazio 

Come funziona una caldaia istantanea e a chi conviene

  • La caldaia a condensazione istantanea invece funziona riscaldando l’acqua nel momento stesso in cui si apre il rubinetto. In genere ha bisogno di 10-15 secondi per erogare l’acqua alla temperatura richiesta. Questo impianto ha bisogno di particolare spazio dedicato, a differenza del precedente, proprio perché non ha bisogno di un serbatoio di accumulo. È consigliato per chi abita in appartamenti di piccola o media dimensione e per chi abita da solo o in coppia e ha una richiesta modesta di acqua calda giornaliera

A chi non serve

  • Non rappresenta la scelta giusta invece se in casa si usano più bagni contemporaneamente, perché la caldaia potrebbe non essere in grado di supportare la portata di acqua calda richiesta. Non è indicata inoltre se si gradisce acqua sanitaria erogata in fretta e molto calda da subito 

Le agevolazioni con l’Ecobobus

  • Come accennato, la sostituzione della caldaia può essere agevolata nei costi con l’utilizzo di alcuni bonus ancora a disposizione. Uno è l’Ecobonus. Permette di avere la detrazione al 65% per l’acquisto e l’installazione di caldaie a condensazione che siano almeno di classe energetica A entro un massimale di spesa di 30mila euro. Andranno installati anche dei sistemi di termoregolazione evoluti di Classe V (termostato d’ambiente modulante, che cambia la temperatura dell’acqua in base a quella ambientale), Classe VI (centralina di termoregolazione o sensore ambientale, che cambia la temperatura dell’acqua basandosi sia sulla temperatura interna sia sull’esterna) e Classe VIII (centralina di controllo ambientale con più sensori)

Le agevolazioni con il bonus caldaia

  • L’altra misura cui si può fare riferimento è il bonus caldaia, che rientra nel gruppo degli ecobonus: chi sostituisce il vecchio impianto di riscaldamento può fare richiesta fino al 31 dicembre 2024. Prevista una detrazione del 50% delle spese sostenute da chi effettua una sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione, di classe A o superiore. Si sale al 65% se, oltre alla sostituzione, vengono installati strumenti evoluti di termoregolazione 

Il Superbonus

  • La sostituzione della caldaia può ancora beneficiare del Superbonus col 'decalage' in condominio: la detrazione sarà al 70% per le spese sostenute fino al 31/12/2024 e del 65% per quelle sostenute nel 2025, purché siano rispettate tutte le condizioni

Il conto termico

  • C’è infine il conto termico, che a differenza di altri bonus non ha scadenza. Punta a incrementare interventi a favore dell’efficienza energetica e produrre energia termica da fonti rinnovabili. Dà diritto a una detrazione fiscale fino al 65% per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernali già esistenti con impianti a pompa di calore; per l'installazione di impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria e per la sostituzione di scaldacqua elettrici con impianti a pompa di calore

Per approfondire: Bonus caldaie, in direttiva Case green si va verso stretta dal 2025