Introduzione
Potrebbero cambiare le tutele dei passeggeri dei voli aerei. Le nuove regole Ue prevedono molte più garanzie e automatismi per le compagnie in caso di ritardi e cancellazioni. Tuttavia, ci saranno risarcimenti più bassi per i ritardi e una soglia di tolleranza più ampia sulle ore del ritardo stesso. Cosa sappiamo
Quello che devi sapere
L’intesa
Le nuove regole potrebbero arrivare perché, dopo molti anni, è stato sbloccato il negoziato Ue per rivedere i risarcimenti dei passeggeri dei voli aerei con un'intesa politica raggiunta al Consiglio Trasporti. Ancora, però, si tratta solo di un'intesa politica raggiunta al Consiglio Ue, trovata comunque dopo un lunghissimo stallo sulla proposta di riforma della Commissione europea che risaliva al lontano 2013. L'esecutivo Ue, inoltre, dovrà fare una valutazione d'impatto sui risarcimenti automatici per i ritardi. E poi si deve tenere il dialogo interistituzionale (tra Consiglio, Commissione e Parlamento europeo) per il via libera legislativo
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Cosa cambia
Con le nuove regole sono previste molte più garanzie e automatismi per le compagnie in caso di ritardi e cancellazioni, ma risarcimenti più bassi per i ritardi e una soglia di tolleranza più ampia sulle ore del ritardo stesso
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Le cifre
Il tetto massimo dei rimborsi scenderà da 600 a 500 euro. Mentre il ritardo tollerato crescerà da tre a quattro ore per i voli fino a 3.500 chilometri e diventerà di sei ore nel caso dei voli oltre i 3.500 chilometri. Il rimborso massimo sotto i 3.500 chilometri sarà di 300 euro
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La distanza
Il risarcimento, quindi, cambierà in base alla distanza: per viaggi inferiori a 3.500 km e intra-Ue ci sarà un risarcimento di 300 euro per ritardi oltre le 4 ore. Per viaggi oltre i 3.500 chilometri ci sarà un risarcimento di 500 euro per ritardi di oltre le 6 ore
Cancellazioni
In base alla nuova impostazione, in caso di cancellazioni le compagnie aeree dovranno offrire ai passeggeri un volo alternativo il prima possibile, inclusi voli operati da altri vettori o con altri mezzi. Se entro tre ore dall'interruzione la compagnia non trova un reindirizzamento adeguato, i passeggeri potranno organizzarsi richiedendo un rimborso fino al 400% del costo originale del biglietto
Assistenza
Si definisce chiaramente, poi, il diritto all'assistenza: bevande, cibo, alloggio. Senza assistenza adeguata, i passeggeri che provvedono autonomamente potranno ottenere un rimborso. In caso di ritardo in pista, i passeggeri avranno diritto all'assistenza minima e a essere sbarcati dopo 3 ore
Risarcimento
Cambiano anche le norme di risarcimento per le cancellazioni e la compagnia aerea sarà tenuta a dare automaticamente ai passeggeri moduli precompilati per la richiesta di risarcimento
Il commento
“Le norme attuali sono obsolete e non sono in linea con la realtà odierna, non sono più aggiornate”, ha spiegato il ministro polacco ai Trasporti Dariusz Klimczak, presidente di turno del Consiglio Ue. "Le regole riviste – ha aggiunto – introducono 31 nuovi diritti per i passeggeri aerei, applicabili dal momento dell'acquisto del biglietto fino all'arrivo a destinazione e, in alcuni casi, anche oltre. Nel momento in cui salgono sull'aereo ci saranno compensazioni più elevate, indennizzi più elevati all'interno dell'Ue”, "si potrà modificare il nominativo fino a 48 ore prima della partenza" e "non ci saranno sorprese perché le compagnie aeree dovranno informare i passeggeri di qualsiasi cambiamento lungo tutto il percorso". "Se il volo viene cancellato, per esempio, la compagnia aerea deve informare il passeggero anche delle diverse opzioni a sua disposizione per raggiungere la destinazione e di altre misure di assistenza previste, che includono anche un indennizzo", ha detto ancora Klimczak. "Per quanto riguarda i rimborsi – ha spiegato la presidenza polacca –, si applicano quando la compagnia aerea non può trovare un'alternativa entro 3 ore. A quel punto il passeggero può trovare autonomamente una rotta simile e poi ottenere il rimborso da parte della compagnia aerea originaria". "Abbiamo previsto poi degli interventi anche per quanto riguarda i ritardi in pista. In questo caso, quando i passeggeri sono già a bordo dell'aereo e per più di 3 ore l'aereo non può partire, allora devono essere fatti sbarcare", ha raccontato ancora. "Ci saranno poi delle soglie per i ritardi di 4 ore e per i viaggi di più di 3.500 chilometri e 6 ore di ritardo. Ora passeremo ai negoziati con il Parlamento europeo e vedremo quale sarà risultato", ha sottolineato Klimczak. Che ha concluso: “Si tratta di una pietra miliare storica, poiché non si è potuto raggiungere un accordo negli ultimi 12 anni"
La critica
In una nota, il gruppo popolare al Parlamento europeo ha criticato le nuove regole. Il Gruppo Ppe si oppone a un indebolimento dei diritti dei passeggeri aerei, si legge nella nota, che sottolinea come le norme attuali garantiscono il rimborso dopo un ritardo di tre ore. “Ridurre i diritti di risarcimento nei confronti dei passeggeri aerei sarebbe un passo nella direzione sbagliata. Il rimborso dopo un ritardo di tre ore è uno standard da molti anni e dovrebbe rimanere tale”, ha spiegato il Ppe
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