Introduzione
Era stato anticipato, ora è realtà: il conto in Manovra per il comparto finanziario è salato. Si tratta di 4 miliardi dalle banche e 1 dalle assicurazioni. Va però subito precisato che, come già emerso, non si tratta di tasse, ma del posticipo di deduzioni fiscali per il 2025 e il 2026 che verranno recuperate poi in maniera scaglionata fino al 2030. C’è inoltre un anticipo dell'imposta di bollo da parte delle assicurazioni. Ecco di cosa si tratta
Quello che devi sapere
La posizione delle banche
- Dopo le misure inserite in Manovra, il presidente dell'Abi Antonio Patuelli resta prudente in attesa dei testi definitivi che usciranno dalla Camera dopo le modifiche del governo, ma sottolinea comunque che le misure per il comparto bancario comportano "sacrifici" tramite anche i mancati interessi e l'effetto dell'inflazione. Ma assicura che "non ci sarà un aumento dei costi" a carico dei clienti per rifarsi delle maggiori spese
Per approfondire:
La tassazione sugli istituti di credito
- È stato evitato comunque l'innalzamento ulteriore delle aliquote o altre misure fiscali che avrebbero avuto anche effetti distorsivi e si è tesa la mano alle esigenze di finanza pubblica. Ancora Patuelli ha rilevato la già pesante tassazione fiscale sugli istituti di credito e i loro azionisti che va oltre il 50%, sperando che nei prossimi anni, grazie al recupero del Pil, non ci saranno più tali esigenze di gettito
Per approfondire:
Il recupero delle quote
- Ad ogni modo, non è detto che nel 2027, quando dovrebbero iniziare a recuperare le quote in maniera scaglionata, si provvederà a un ulteriore frazionamento. Dalle relazione illustrativa quindi la sospensione delle deduzioni Dta e i limiti alle perdite Ace comporteranno un flusso di 2.541,6 milioni per il 2025 e 1.526,1 per il 2026
Marina Berlusconi: "Su banche provvedimento condivisibile"
- Sulla decisione sulle banche si è espressa anche Marina Berlusconi: "Intanto resto fortemente negativa sulla logica degli extraprofitti, la trovo demagogica e dannosa per il mercato. Ma questo provvedimento deciso dal governo mi sembra un provvedimento condivisibile e di assoluto buon senso intanto perché è il frutto di un dialogo e di un accordo tra le parti coinvolte e tutela la credibilità del nostro sistema creditizio sul mercato e trovo che anche la decisione di destinare le risorse che verranno ricavate a un settore come la sanità sia una decisione molto giusta"
Le assicurazioni
- Poi c’è il capitolo che riguarda le assicurazioni. Il meccanismo prevede che dal 2025 l'imposta di bollo per i contratti di assicurazione sulla vita sarà versata ogni anno dalle imprese di assicurazione con un esborso di cassa che verrà recuperato a fine polizza visto che gli assicurati non hanno conti correnti dai quali prelevarla agendo quali sostituto d'imposta.
- Per le polizze già in essere a gennaio del prossimo anno l'ammontare corrispondente all'importo complessivo dell'imposta di bollo, calcolata per ciascun anno fino al 2024, è "versato per una quota pari al 50% entro il 30 giugno 2025, per una quota pari al 20% entro il 30 giugno 2026, per una quota pari al 20% entro il 30 giugno 2027 e per la restante quota del 10% entro il 30 giugno 2028"
Le decisioni del governo e le polemiche
- Le decisioni del governo Meloni sulle banche hanno fatto discutere. Così come quelle che riguardando altri ambiti. Ma la premier Meloni ha respinto le critiche: la Manovra si concentra sulle priorità, "lavoro, salari, famiglia e sanità e lo fa senza aumentare le tasse e mantenendo i conti in ordine", ha rivendicato. Nel testo, ha sottolineato, aumentano i promessi "sacrifici" a carico di banche e assicurazioni, ci sono i tagli ai ministeri e il tetto agli stipendi dei manager degli enti. Sulla sanità si consuma lo scontro maggiore: le risorse deludono i sindacati dei medici che proclamano lo sciopero. E anche l'aumento delle pensioni minime fa discutere: per gli anziani con l'assegno più basso - calcolano i sindacati - sono 10 centesimi al giorno.
Per approfondire:
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