Assegno di inclusione e Supporto formazione e lavoro, cambiano importi e beneficiari

Economia
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Introduzione

La Manovra ha introdotto alcune modifiche relative all’Assegno di inclusione: il testo porta infatti da 9.360 euro a 10.140 euro la soglia di reddito Isee da non superare per richiedere il contributo statale. Sale inoltre da 6.000 a 6.500 euro il valore del reddito familiare massimo, e da 7.560 a 8.190 euro la soglia di reddito massima per i nuclei composti da anziani o disabili. Si amplia anche la platea di chi può richiedere il Supporto per la formazione e il lavoro: l'Isee familiare massimo passa da 6mila euro a 10.140. Il beneficio economico, quale indennità di partecipazione alle misure di attivazione lavorativa, sale da 350 euro mensili a 500 euro mensili.

Quello che devi sapere

Come funzionano gli assegni

  • Per coloro che abbiano presentato domanda di Assegno di Inclusione con Patto di attivazione digitale - sottoscritto entro novembre 2024 - i primi pagamenti, in caso di esito positivo dell'istruttoria, sono stati disposti il 13 dicembre 2024. Nella stessa data sono state messe in pagamento le eventuali mensilità arretrate spettanti

Per approfondire: Assegno di inclusione, misura al via con 635 euro medi per 500mila famiglie

Cosa succede dal 21 dicembre

  • Lo precisa l'Inps in un messaggio, spiegando che il 21 dicembre sono previsti i pagamenti successivi al primo (cosiddetti rinnovi) per le domande di Adi già accolte e in corso di pagamento, per le quali risultino confermati i requisiti di percezione del beneficio. L'Istituto ha pubblicato anche le date di pagamento dell'Adi nel 2025 chiarendo che a metà mese è fissato il primo pagamento (il 14 nei mesi di giugno e di agosto dato che il 15 è domenica o un festivo) e il 27 sono fissati i pagamenti successivi al primo (ad aprile il 26, a luglio il 28 e a dicembre il 20)

Come funziona l’Adi

  • Il sostegno economico non può essere inferiore a 480 euro annui. Il beneficio è erogato ogni mese per un periodo continuativo non superiore a 18 mesi e può essere rinnovato per altri 12 mesi, previa sospensione di un mese. Allo scadere dei periodi di rinnovo è sempre prevista la sospensione di un mese

Le novità sul Supporto per la formazione e il lavoro

  • Il Supporto per la formazione e il lavoro (Sfl) è una misura di attivazione al lavoro tramite la partecipazione ad alcuni progetti come: formazione e accompagnamento al lavoro; qualificazione e riqualificazione professionale; politiche attive del lavoro, progetti utili alla collettività; servizio civile universale. Lo strumento è rivolto ai singoli componenti di nuclei familiari di età compresa tra i 18 e i 59 anni e in possesso di determinati requisiti di cittadinanza, soggiorno, residenza ed economici. Come accennato all’inizio, anche per questa misura si amplia la platea di beneficiari con il valore dell’Isee che sale da 6mila euro annui a 10.140 euro. Dura 12 mesi, ma la sua durata è prorogabile di altri 12 previo aggiornamento del patto di servizio, se alla scadenza del primo anno di fruizione il beneficiario sta ancora seguendo un corso di formazione

Le informazioni fornite dall’Inps

Come spiega l’Inps sul proprio sito, la misura è stata istituita dal 1° settembre 2023. Per utilizzarla, è necessario:

  • presentare domanda all’Inps in via telematica;
  • iscriversi al Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa (SIISL)
  • sottoscrivere il Patto di attivazione digitale (Pad) all’esito positivo dell’istruttoria della domanda
  • sottoscrivere il Patto di servizio personalizzato
  • frequentare un corso o altra iniziativa di attivazione lavorativa

Cosa deve fare il richiedente con la domanda

Nella domanda il richiedente deve:

  • rilasciare la dichiarazione di immediata disponibilità allo svolgimento di un'attività lavorativa e alla partecipazione alle misure di politica attiva (Did);
  • dimostrare l’iscrizione ai percorsi di istruzione degli adulti di primo livello o comunque funzionali all’adempimento dell’obbligo di istruzione (nel caso di soggetti di età compresa tra i 18 e i 29 anni che non abbiano adempiuto all’obbligo scolastico).
  • autorizzare la trasmissione dei dati relativi alla richiesta ai centri per l’impiego, alle agenzie per il lavoro e agli enti autorizzati all’attività di intermediazione, nonché ai soggetti accreditati ai servizi per il lavoro.

In quanti hanno ottenuto l’Adi

  • Nei primi sei mesi del 2024 sono stati circa 698mila i nuclei familiari con domanda accolta di Adi, per un totale di 1,68 milioni di persone coinvolte, fortemente concentrate al Sud. L’importo medio mensile erogato è stato di 618 euro. I nuclei beneficiari si concentrano nelle regioni del Sud e nelle Isole, raggiungendo il 69% del totale; seguono le regioni del Nord con il 18% ed infine quelle del Centro con il 13%. Lo spiega l’Inps nel proprio osservatorio 

I numeri sul supporto formazione al lavoro

  • Tra settembre e dicembre 2023 il numero di soggetti con domanda accolta è stato di 33mila, mentre tra gennaio e giugno 2024 i richiedenti accolti sono stati 93mila. Complessivamente, è stato pari a 96mila il numero di soggetti con domanda accolta dal primo giorno di erogazione della misura e fino al 30 giugno 2024. Anche in questo caso i beneficiari si concentrano nelle regioni del Sud e nelle Isole, dove raggiungono il 78% del totale; seguono le regioni del Nord con il 13% ed infine quelle del Centro con il 9%. La regione con il maggior numero di richiedenti accolti è la Campania (28%), seguita da Sicilia (18%), Puglia (12%) e Calabria (11%); nelle quattro regioni citate risiede il 69% dei soggetti

Per approfondire: Siisl, aperta a tutti la piattaforma Inps per chi cerca lavoro. Come funziona