Meno tasse per chi fa figli, il governo studia le ipotesi. Ecco il piano di Giorgetti

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Introduzione

Secondo il quotidiano Il Foglio il ministro dell’Economia starebbe lavorando a un intervento “shock” da 5-6 miliardi per la natalità, da inserire nella Manovra 2025.

 

Attraverso una revisione delle detrazioni fiscali il progetto allo studio del Mef mira a istituire un "quoziente familiare" che premi i nuclei familiari più numerosi. Già lo scorso anno il titolare di via XX Settembre aveva proposto l’esenzione fiscale per i genitori con più di due figli. Sullo sfondo c'è la relazione di Draghi che conferma come la denatalità resti una minaccia alla competitività futura dell'Unione Europea

Quello che devi sapere

Verso un piano natalità in manovra?

  • Tra le misure allo studio del governo si fa strada l’ipotesi di un piano "shock" per rilanciare la natalità in Italia. Come riporta Il Foglio, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti starebbe lavorando ad una revisione delle detrazioni fiscali per arrivare a un taglio delle tasse per le famiglie con più figli a carico. Ecco cosa prevede

 

Per approfondire: 

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Revisione delle detrazioni fiscali

  • Come riporta un articolo a firma di Claudio Cerasa, direttore de Il Foglio, nel governo avanza l’ipotesi di aumentare gli sgravi ai nuclei più numerosi “anche a costo di eliminare o rivedere alcune detrazioni fiscali alle persone che non hanno figli”

L’entità del provvedimento

  • Il “piano Giorgetti” punterebbe dritto ad istituire un “quoziente familiare per le detrazioni, con un costo stimato tra i cinque e i sei miliardi di euro”

Il dramma della natalità

  • Secondo il quotidiano, il titolare di via XX Settembre ha apprezzato il passaggio sulla natalità inserito nella relazione sulla competitività che Mario Draghi ha presentato martedì a Bruxelles alla presenza, tra gli altri, della presidente della Commissione Ue Ursula Von Der Leyen

La natalità nel rapporto Draghi

  • Tra le sue indicazioni, Draghi ha posto l’accento sul dramma della denatalità, una minaccia che rischia di compromettere la competitività dell’Unione Europea con altre potenze economiche del mondo. “L’Ue sta entrano nel primo periodo della sua storia recente in cui la crescita non sarà sostenuta da un aumento della popolazione, e si prevede che entro il 2040 la forza lavoro si ridurrà di quasi due milioni di lavoratori l'anno”, ha detto l’ex numero uno della Bce che ha ricevuto la telefonata della premier Giorgia Meloni. I due potrebbero vedersi nei prossimi giorni in un incontro a Palazzo Chigi incentrato sui temi della relazione

Le parole di Meloni

  • Ospite a inizio settembre al Forum di Cernobbio, la premier aveva già annunciato l’intenzione di mettere mano ad una revisione degli sconti fiscali. “La stagione dei bonus a pioggia è finita”, aveva dichiarato il capo del governo davanti agli imprenditori

Quante sono le voci di spesa

  • Come evidenzia l’Ufficio parlamentare di bilancio, una revisione delle “tax expenditures” dovrebbe passare in rassegna 625 voci di spesa che pesano complessivamente 105 miliardi di euro sulla fiscalità generale

La prima proposta

  • Tornando al "piano Giorgetti", non è la prima volta che il ministro pone l’accento sul rilancio della natalità. Nel 2023, il titolare dell’Economia aveva lanciato la proposta di “non fa pagare le tasse alle famiglie con più di due figli e di costruire la Manovra attorno a un’idea concreta di cambiare le detrazioni fiscali”. Secondo il quotidiano il titolare del Mef ha già portato il tema all’attenzione del presidente del Consiglio

Riforma non retroattiva

  • Un’eventuale revisione delle detrazioni fiscali per le famiglie non sarebbe retroattiva ma servirebbe da stimolo futuro per superare l’ “inverno demografico” che da anni investe l’Italia, al pari di altri Paesi occidentali

Assegno unico dei figli

  • A fine agosto era circolata l’indiscrezione su un’abolizione dell’Assegno universale per i figli a carico. In quell’occasione Meloni aveva smentito le voci in un video dove appare insieme al ministro dell’Economia. “Diffidate dalle fantasiose ricostruzioni su una Manovra ancora da scrivere. Noi continuiamo a lavorare per un'Italia migliore e più giusta, dopo anni di disastri della sinistra”, aveva affermato la premier su X

 

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