Manovra, vertice centrodestra. Allo studio l’ipotesi di alzare a 70 anni pensioni della Pa

Economia
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Introduzione

Vertice ieri per i leader della maggioranza, che si sono ritrovati con il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti per fare il punto sulle risorse a disposizione e le prossime tappe della Manovra, che vedrà una data importante il prossimo 20 settembre a Bruxelles, quando sarà presentato il Piano Strutturale di Bilancio. “È stata ribadita la volontà di proseguire nel solco di una politica di bilancio seria ed equilibrata, confermare quanto di buono è stato fatto e verificare cosa di nuovo può essere attuato concentrando tutte le risorse sulle priorità, come famiglie, imprese, giovani e natalità”, si legge in una nota diffusa dopo il vertice.

 

Uno dei temi sul tavolo sono le pensioni, in particolare degli statali: circola una bozza del ministero della Pubblica amministrazione che prevede l’innalzamento a 70 anni dell’età pensionabile dei dipendenti della Pa, che possono, su base volontaria, decidere di rimanere al lavoro oltre i 67 anni per lo svolgimento di attività di tutoraggio e affiancamento. “Stiamo valutando l’opportunità, ma continueremo ad assumere, perché fino al 2030 si rischia di perdere un milione di posti di lavoro”, ha dichiarato il ministro Paolo Zangrillo. Protestano i sindacati e l'opposizione

Quello che devi sapere

Vertice di maggioranza

  • La Manovra, il Piano Strutturale di Bilancio, le risorse: questi i punti al centro del vertice di maggioranza che si è tenuto ieri, 9 settembre, tra i leader di partito e il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. “È stata ribadita la volontà di proseguire nel solco di una politica di bilancio seria ed equilibrata, confermare quanto di buono è stato fatto e verificare cosa di nuovo può essere attuato concentrando tutte le risorse a disposizione sulle priorità già indicate (famiglie, imprese, giovani e natalità), mettendo definitivamente la parola fine alla stagione dei bonus che hanno dimostrato non produrre alcun risultato", si legge nella nota congiunta diffusa dopo la riunione

 

Per approfondire: Manovra 2025, dalla Nadef a giudizio Ue e voto in Parlamento: tappe e date da segnare

Le prossime tappe

  • Durante il pranzo, al quale hanno partecipato la presidente del Consiglio Meloni, i vicepremier Tajani e Salvini, il leader di Noi Moderati Maurizio Lupi, oltre al ministro dell'Economia Giorgetti, è stato fatto il punto sulle prossime tappe della Manovra, a cominciare dalla presentazione del Piano Strutturale di Bilancio a Bruxelles il prossimo 20 settembre, e sulle risorse a disposizione nella prossima Legge di Bilancio
  • Sul tema ha parlato Tajani, vicepremier e leader di Forza Italia. “Discuteremo una manovra che non sarà lacrime e sangue ma non dovremo nemmeno sperperare denaro pubblico", ha dichiarato a un convegno di Confartigianato e annunciando anche un incontro tra Forza Italia e il ministro Giorgetti. "Il vero modo per combattere il debito pubblico è andare avanti con la crescita", ha concluso

Novità sulle pensioni della Pa

  • Tra i temi inerenti la Manovra di cui si discuterà anche nelle prossime settimane ci sono le pensioni e in particolare quelle dei dipendenti pubblici, che potrebbero riservare novità 

In pensione a 70 anni/1

  • Allo studio dell’esecutivo c’è la possibilità di introdurre una norma che dia la possibilità alle amministrazioni pubbliche di trattenere in servizio, su base volontaria, il personale fino ai 70 anni, quindi oltre i 67 previsti per il pensionamento. Questo periodo extra di tre anni servirebbe per lo svolgimento di attività di tutoraggio e affiancamento o di esigenze funzionali e non determinerebbe maggiori oneri "ma anzi garantisce, per il periodo di trattenimento in servizio, una minore spesa previdenziale", come si legge nella Relazione tecnica alla bozza preparata dal ministero della Pa e visionata in anteprima da Ansa

In pensione a 70 anni/2

  • Come si legge nella bozza allo studio del ministero, “la misura si rende necessaria, principalmente per garantire all'ingente numero di personale neoassunto, un necessario affiancamento del personale più esperto, per operare un "passaggio di competenze" che garantisca il più alto standard di efficienza. La misura, inoltre, garantisce, per il periodo di trattenimento in servizio, una minor spesa previdenziale". La norma "consente il trattenimento di una quota parte delle facoltà assunzionali, ovvero al solo dieci per cento, proprio per rispondere all'obiettivo di garantire il bilanciamento tra l'accesso alla pubblica amministrazione delle nuove generazioni e la salvaguardia del bagaglio di competenze ed esperienze acquisite dal personale in servizio che si ritiene necessario non disperdere"

Le parole di Zangrillo/1

  • In un’intervista al Corriere della Sera, il ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo ha dichiarato di aver ragionato con Giorgetti “di approfondire l’opportunità di trattenimento in servizio fino a 70 anni. Proprio in virtù del fatto che stiamo assumendo un numero rilevantissimo di persone e tantissimi giovani”. Secondo lui è possibile che ci sia "un 10% di adesioni"

Le parole di Zangrillo/2

  • Nel 2023 abbiamo assunto 173 mila persone. Faremo altrettanto nel 2024 e nel 2025. E continueremo ad assumere, perché da qui al 2030 la PA perderà quasi un milione di persone, che andranno in pensione, dopo il calo di 300 mila dipendenti, che non sono stati sostituiti a causa del blocco del turnover dal 2010 al 2020”, ha dichiarato sempre Zangrillo al quotidiano di via Solferino

Flp: “Misure insufficienti, mancano un milione di posti di lavoro”

  • “La proposta di Zangrillo rappresenta un'inversione di tendenza rispetto al recente passato ma non basta nel breve periodo a colmare gli spaventosi vuoti di organico nelle amministrazioni”, ha dichiarato il segretario generale di Federazione Lavori Pubblici (Flp), Marco Carlomagno, a proposito della possibilità di trattenere al lavoro i dipendenti pubblici fino a 70 anni, su base volontaria, e assumere 350mila giovani entro il 2025, dopo i 173mila assunti nel 2023. Secondo le stime presenti, il blocco del turn over degli ultimi 20 anni ha provocato una carenza di personale pari a circa 1 milione di dipendenti negli organici. "Se le cifre sono queste è evidente che le assunzioni che si stanno realizzando sono poche. Inoltre, le nuove assunzioni annunciate dal ministro non copriranno neanche le ulteriori carenze che si creeranno per effetto dei pensionamenti, che secondo le attuali stime dovrebbero attestarsi intorno alle circa 800mila unità entro il 2030", ha dichiarato

Uilpa: “Pensione dopo 67 anni fallimento della politica”

  • "Finiamola con la storia delle professionalità che mancano. Lo sappiamo da anni che gli uffici pubblici si stanno svuotando. Abbiamo denunciato in ogni modo la mancanza di ricambio generazionale nelle amministrazioni centrali, dove siamo al minimo storico di personale in servizio, specie tra le figure professionali più ricche di competenze e, per questo, più difficili da sostituire", ha dichiarato la Uilpa commentando in una nota la norma per prolungare su base volontaria l'età del pensionamento di vecchiaia dei dipendenti pubblici oltre i 67 anni. "Che fine hanno fatto i grandiosi piani di nuove assunzioni sbandierati ai quattro venti dal ministro per la funzione pubblica?", si è chiesto invece Sandro Colombi, segretario generale della Uil pubblica amministrazione. "A cosa sono servite le favole sulla performance, sulla meritocrazia, sul posto 'figo', sull'intelligenza artificiale, sui portali della mobilità, sulla formazione continua, sulla semplificazione, sui concorsi a quiz e tutti gli altri trucchi inventati per mascherare lo stato di disarmo in cui è stata gettata la Pa? La verità è che la politica ha sfasciato la macchina pubblica e ora non sa più che pesci prendere. Se questo provvedimento sugli over 67 dovesse essere accolto, rappresenterebbe il clamoroso fallimento delle politiche del personale dello Stato adottate negli ultimi trent'anni. Un'ulteriore spiegazione di questa bella trovata estiva potrebbe essere quella di rispondere alle richieste di Bruxelles di tagliare ancora la spesa pubblica. E ritardare il pensionamento di qualche migliaio di dipendenti pubblici potrebbe alleggerire un po' la spesa previdenziale”, ha aggiunto

Le parole di Schlein

  • “Si è cominciato a parlare della volontà della maggioranza di aumentare l’età pensionabile della pubblica amministrazione. Noi naturalmente ci opporremo", ha detto la leader del Pd Elly Schlein. "L'altro problema che vedremo sulla manovra - ha aggiunto - è che pare vogliano intervenire per tagliare l’indicizzazione all’inflazione delle pensioni e fare di nuovo cassa sui pensionati. Anche su questo vigileremo e daremo battaglia”, ha aggiunto

 

Per approfondire: Pensioni, allarme Cgia: “Ormai superiori al numero degli stipendi”. I casi più critici