Bonus gite scolastiche: c'è tempo fino al 31 maggio per fare domanda
L'agevolazione arriva fino a 150 euro per la partecipazione degli studenti delle scuole superiori a visite didattiche e viaggi di istruzione. Vale solo per gli appartenenti a nuclei familiari con indicatore ISEE fino a 15mila euro: tutti i dettagli
- La scadenza è fissata al 31 maggio: questo sarà l’ultimo giorno per richiedere il bonus gite scolastiche. Si tratta di un’agevolazione fino a 150 euro per la partecipazione degli studenti delle scuole superiori a visite didattiche e viaggi di istruzione
- Possono richiedere l’agevolazione tutti gli studenti delle scuole statali secondarie di secondo grado appartenenti a nuclei familiari con indicatore ISEE fino a 15.000 euro
- Il bonus verrà riconosciuto fino a esaurimento delle risorse disponibili tenendo conto esclusivamente dell’ordine cronologico di presentazione della domanda
- Per richiedere il bonus, occorre accedere alla Piattaforma Unica “Famiglie e studenti” (http://unica.istruzione.gov.it) con procedura di identificazione e autenticazione informatica e richiedere l’agevolazione nella sezione “Servizi”, sotto sezione “Agevolazioni”, ambito “Viaggi di istruzione”
- Chi ha già ottenuto il bonus non deve presentare nuova richiesta: può fare domanda solo chi non l’ha mai fatta
- E se in famiglia ci sono più figli? Non è necessario scegliere: se si rispettano i requisiti si possono presentare più domande, una per ciascun figlio
- Dopo la richiesta, comunque, scattano i controlli Inps: l’Istituto accerta le condizioni e i requisiti per avere diritto al bonus e lo comunica alla apposita Piattaforma
- La famiglia dello studente riceve poi l’esito della richiesta e quando arriva l'ok dell'Inps la posizione viene automaticamente aggiornata
- L’importo dell’agevolazione per ciascuno studente viene calcolato in automatico, dal sistema di cui si avvale la piattaforma Unica, che tiene conto anche del numero di beneficiari, nonché dei dati a disposizione dell’Inps
- L'obiettivo del bonus è quello di alleviare le spese legate ai viaggi di istruzione, contribuendo così all’inclusione degli studenti, anche nelle famiglie in difficoltà economica