Alloggi universitari, è possibile presentare le domande per i fondi: come fare
Soggetti pubblici e privati, tramite l'applicativo con cui Cassa depositi e prestiti agisce a supporto del ministero dell'Università e della ricerca, possono registrarsi e fare richiesta. Si punta a realizzare 60.000 alloggi in più entro il 2026
- Operativo il nuovo portale Fondi nazionali ed europei di Cassa depositi e prestiti (Cdp), lo strumento digitale mediante il quale si può accedere ai servizi che Cdp gestisce per conto dei ministeri. Si parte perciò con la presentazione delle domande per ottenere le risorse finalizzate ad aumentare la dotazione dei posti letto per gli studenti universitari, in linea con quanto previsto dal Pnrr
- L'obiettivo è ambizioso: realizzare 60.000 alloggi in più entro il 2026 per quanti frequentano gli atenei italiani, in una stagione in cui il 'caro-affitti', soprattutto nelle grandi città, ha messo in affanno molte famiglie
- Soggetti pubblici e privati, tramite l'applicativo con cui Cdp agisce a supporto del ministero dell'Università e della ricerca, possono registrarsi e fare richiesta di contributi per dar vita agli alloggi
- Il portale consente di poter calcolare, grazie a un simulatore 'ad hoc' digitale, l'ipotetica tariffa media applicabile alla residenza universitaria. E si tratta di un’opzione significativa, perché la riforma stabilisce un contributo per il gestore commisurato al numero di posti letto che saranno resi disponibili entro il 30 giugno 2026
- L'iniziativa rientra nelle attività di Cdp per il sostegno e l'assistenza tecnica in favore del ministero, che gestisce il Fondo riforma housing universitario, sovvenzionato nel quadro del Pnrr con un ammontare complessivo di 1,2 miliardi
- Alla fine di febbraio, annunciando il 'pacchetto' ad hoc dedicato all'housing approvato in Consiglio dei ministri, la titolare del dicastero dell'Università e Ricerca, Anna Maria Bernini, aveva espresso la sua soddisfazione: "Finalmente - aveva affermato - il nostro Paese si dota di una politica sulle residenze universitarie, dopo anni di lentezze e ritardi"
- Come ricorda Il Sole 24Ore, con i primi 300 milioni del Piano di ripresa e resilienza (che in realtà erano 277) sono stati attivati 8.533 alloggi (di cui circa 5.400 ex novo). Una volta eliminati i target intermedi l’unico obiettivo rimasto è realizzarne – appunto – 60mila entro il 30 giugno 2026
- Sempre Il Sole ricorda che sono stati introdotti incentivi per il cambio della destinazione d’uso degli immobili, purché siano usati come studentati per almeno 12 anni
- Prima di tutto è previsto che l’eventuale aumento del valore della rendita catastale conseguente al cambio della destinazione d’uso non concorra ai fini della determinazione della tassazione sugli immobili e delle imposte ipo-catastali
- Inoltre è consentito l’aumento del 35% la volumetria degli edifici post ristrutturazione