Dichiarazione dei redditi, arriva il nuovo 730 precompilato 2024: novità e cosa cambia
In arrivo il nuovo modello sperimentale per dipendenti e pensionati che semplificherà le procedure di compilazione: si troveranno già disponibili le informazioni in possesso dell'Agenzia delle Entrate per ciascun contribuente, che dovrà confermarle oppure modificarle
- I prossimi mesi dell’anno porteranno diverse novità in tema fiscale: non è solo il calendario delle scadenze a cambiare, ma anche le modalità tecniche di compilazione di alcuni modelli di dichiarazioni. Così ad esempio è per il 730 precompilato
- Le modifiche sono tutte volte alla semplificazione della dichiarazione, per sveltire e rendere non solo meno complicata la sua compilazione da parte dei contribuenti pensionati o lavoratori dipendenti, ma anche l’eventualità di successive modifiche e integrazioni in corso d’opera (che resteranno comunque possibili)
- Non sarà più chi la compila a dover inserire in dichiarazione tutti i codici specifici nelle giuste caselle, passaggio che negli anni ha portato un po’ di confusione tra i meno esperti. In via sperimentale, per il 2024 (quindi sui redditi relativi al 2023), sarà direttamente il Fisco a rendere disponibile un modello 730 semplificato, dove si troveranno già le informazioni in possesso dell’Agenzia delle Entrate
- A entrate nei dettagli è stato il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, comunicandoli lo scorso 27 febbraio alla sesta Commissione Finanze e Tesoro del Senato. Con la nuova precompilata, ha detto, “il contribuente potrà verificare, ed eventualmente integrare, le informazioni di dettaglio proposte dall’Agenzia nell’applicativo web dedicato alla dichiarazione precompilata, con un percorso guidato, che non richiede l’individuazione dei campi del modello dichiarativo, e con un linguaggio semplificato”
- In questo modo, ha aggiunto Ruffini, “i dati così confermati o modificati saranno riportati in maniera automatica nei campi corrispondenti della dichiarazione, senza la necessità per il contribuente di consultare le istruzioni per la compilazione della dichiarazione dei redditi e, quindi, di conoscere le caselle da valorizzare o i codici da indicare nei singoli righi del modello dichiarativo”
- Attraverso un sistema di “appositi avvisi” ciascun contribuente “sarà reso consapevole del fatto che sta confermando, ovvero modificando, le informazioni proposte dall’Agenzia, in quanto tale azione assume rilevo ai fini della compilazione della dichiarazione”
- Nell’eventualità in cui alcuni dati non entrino nella dichiarazione precompilata predisposta dal Fisco, “ad esempio perché l’Agenzia non dispone di alcuni elementi necessari per il loro inserimento in dichiarazione”, il contribuente verrà in ogni caso “informato dei motivi del mancato utilizzo e sarà assistito tramite un percorso guidato”
- Se utilizzare la nuova precompilata sarà comunque una decisione su base volontaria. “La nuova modalità di compilazione semplificata potrà essere scelta dal contribuente in alternativa a quella tradizionale, che resterà comunque disponibile”, specifica Ruffini
- I dati da confermare o da modificare saranno ovviamente disponibili anche agli intermediari. Per quanto riguarda le tempistiche, il direttore dell’Agenzia precisa che le modalità tecniche per consentire l’accesso alle informazioni “saranno individuate con il provvedimento che disciplina l’accesso alla dichiarazione precompilata, che ogni anno viene emanato, sentito il Garante per la protezione dei dati personali, prima dell’avvio della campagna dichiarativa”
- Nella sua audizione in commissione Finanze Ruffini ha anche sottolineato come, dall’avvio della precompilata, negli anni si è registrato un costante aumento dichiarazioni trasmesse senza l'intervento degli intermediari: si è passati da circa 1,4 milioni nel 2015 a 4,5 milioni nel 2023. Un segno della “sempre maggiore fiducia e consapevolezza dei cittadini circa l'utilità e la facilità d'uso del servizio telematico”