Goldman Sachs, obbligazioni con tasso decrescente all'8% sul MOT della Borsa. Cosa sapere
Sono arrivate il 1° marzo e hanno una durata che dovrebbe arrivare fino al 2037, con cedole annuali che partono dall'8% per i primi due anni e scendono fino all'1,25% per gli ultimi due. L'emittente si riserva però la facoltà di rimborsare il capitale in anticipo. Ecco cosa considerare per i potenziali investimenti
- Goldman Sachs porta sul MOT della Borsa Italiana le sue nuove obbligazioni in euro a tasso fisso decrescente Callable da 8%. La durata è di 13 anni e l’emissione ha preso il via lo scorso 1°marzo, quindi si dovrebbe arrivare fino al marzo 2037
- Le cedole fisse annuali garantiscono un flusso dell’8% (lordo) per i primi tre anni. Poi si passa al 3% per il quarto e il quinto anno, al 2% per il sesto e il settimo, all’1,75% per l’ottavo e il nono, all’1,50% per il decimo e l’undicesimo e all’1,25% per gli ultimi due anni. Poi alla scadenza scatta il rimborso integrale del valore nominale di ogni obbligazione. Non è però detto che ci si arrivi
- Il termine “Callable” indica le obbligazioni per cui l’emittente si riserva la facoltà di rimborsare il capitale in anticipo. Per i nuovi titoli di Goldman Sachs la possibilità “è prevista annualmente”, a partire dal primo anno fino al dodicesimo, con un rimborso al 100% del valore nominale (oltre alle cedole maturate fino alla data di rimborso anticipato)
- Chiaramente, in tal caso, non si arriverebbe alla durata massima di 13 anni, con “conseguente diminuzione dei proventi complessivi dell’investimento”. Quando potrebbe succedere? Sachs parla a titolo di esempio del caso in cui “il proprio costo di rifinanziamento risulti più basso rispetto al tasso di interesse corrisposto dalle obbligazioni”
- Gli investitori, in circostanze simili, sono quindi esposti al rischio di reinvestimento dell’importo ricevuto a titolo di rimborso, a un tasso di interesse effettivo di mercato che sarà inferiore a quello delle obbligazioni rimborsate
- Le obbligazioni sono soggette al rischio di credito dell’emittente. Nel caso in cui non sia in grado di adempiere agli obblighi connessi ai titoli, gli investitori potrebbero perdere in tutto o in parte il capitale investito
- Oltre a quanto già detto, gli investitori devono considerare che le cedole annuali non sono legate all’andamento di un indice o ad attivi sottostanti, quindi è possibile che non ne benificerebbero, qualora i tassi di interesse sul mercato dovessero essere superiori all’ammontare delle cedole fisse
- E ancora, gli investitori riceveranno il 100% del valore nominale solamente nel caso in cui le obbligazioni siano detenute fino a scadenza oppure a quella di rimborso anticipato a discrezione di Goldman Sachs. Il prezzo di mercato delle obbligazioni potrebbe variare nel tempo sulla base di diversi fattori, tra cui i tassi di interesse nel mercato, il merito creditizio dell’emittente e il livello di liquidità
- Le prime cedole saranno pagate il 1°marzo 2025. L’ISIN di riferimento è XS2708218800, il valore nominale è di 100 euro e i rating di Goldman Sachs sono A2 (Moody’s) / BBB+ (S&P) / A (Fitch)
- L’ammontare di emissione è fissato a 80 milioni di euro, salvo comunque in diritto di Goldman di “diminuire in ogni momento l’ammontare emesso cancellando il relativo ammontare di obbligazioni che non risultassero ancora acquistate dagli investitori”. L’avviso verrà eventualmente dato sul sito della Borsa italiana