Pa, dopo il Covid servizi a rilento agli sportelli: pesano smart working e pensioni
Rispetto a prima dell'avvento della pandemia - secondo dati della Cgia di Mestre - i livelli di produttività di moltissime amministrazioni pubbliche sono ancora sotto soglia, tanto che per 2,5 milioni di cittadini le code sono più lunghe. Problemi anche per le Pmi: per più di 8 imprenditori su 10 la Pa obbliga le imprese a procedure amministrative troppo complicate
- Con la fine del Covid, i cittadini hanno ricominciato a frequentare gli uffici pubblici e, conseguentemente, i tempi di attesa agli sportelli sono tornati ad aumentare
- Rispetto a prima dell'avvento della pandemia - secondo dati della Cgia di Mestre - i livelli di produttività di moltissime amministrazioni pubbliche sono ancora sotto soglia tanto che per 2,5 milioni di cittadini le code sono più lunghe
- Nel 2023 oltre 500mila dipendenti pubblici erano ancora in smart working - ricorda la Cgia - senza contare che in questi ultimi anni è continuato ad aumentare il numero di chi è andato in pensione senza essere rimpiazzato da un nuovo assunto
- Quindi dal 2023 gli italiani sono tornati a frequentare gli uffici pubblici ma, per tutta una serie di ragioni, questi ultimi non hanno ancora recuperato una performance ottimale
- Sempre nello stesso arco temporale, coloro che si sono dovuti interfacciare fisicamente con l'ufficio anagrafe del proprio comune sono aumentati del 13,4% (+1.976.000 persone), mentre si è protratta l'attesa oltre i 20 minuti per il 14,1% degli intervistati (+553.000 persone)
- La Cgia stima quindi con buona approssimazione che nel 2023, rispetto al 2021, tra tutti i cittadini che hanno dovuto recarsi presso uno sportello pubblico (di una Asl o dell'ufficio anagrafe del comune) e hanno aspettato più di 20 minuti, quasi 2,5 milioni (il 17,3% del totale) hanno visto allungarsi i tempi di attesa ulteriormente
- Anche per le Pmi la Pubblica amministrazione è un grosso problema. Per più di 8 imprenditori su 10, infatti, la Pa obbliga le imprese a delle procedure amministrative complicatissime. Esclusa la Francia, nessun altro paese dell'Area dell'Euro ha registrato un sentiment così negativo come l'Italia sull’argomento