Consumi, cosa fare con le banconote rovinate o fuori corso: la guida
L’Unione nazionale consumatori offre una serie di consigli sulla procedura da seguire per sostituire dei soldi danneggiati o che non sono più in uso. Il primo suggerimento è fare attenzione quando si riceve il resto
- Se capita di avere in casa soldi macchiati, strappati o eccessivamente datati che nessuno vuole accettare, non tutto è perduto. Per sapere cosa fare, l'Unione nazionale consumatori offre una serie di suggerimenti
- Un venditore ha diritto di rifiutare il pagamento con banconote danneggiate così come anche il consumatore può rifiutare di accettare come resto denaro non integro: quindi alla cassa del supermercato, solo per fare un esempio, è consigliabile esaminare le banconote e chiedere subito all’addetto di cambiare quelle eventualmente rovinate, perché se ci si dovesse accorgere di averne ricevute solo una volta tornato a casa, sarà molto difficile ottenere il cambio
- Bisogna sapere che esiste una specifica procedura per ottenere il cambio in caso di banconote rovinate o strappate. Per prima cosa occorre tenere in considerazione che vi sono varie tipologie di banconote rovinate
- I tipi di soldi danneggiati si dividono in: banconote logore, per esempio denaro rovinato dall’umidità, dalla vicinanza a una fiamma, lacerato o strappato; banconote danneggiate, ovvero quelle sporche o macchiate; banconote mutilate, quelle a cui manca un pezzo come potrebbe essere un angolo strappato
- Se si è in possesso di banconote logore, danneggiate o mutilate si può provare a versare l’importo presso la banca dove si ha il conto corrente: se alla cassa non fanno obiezioni, vuol dire che la banca era in grado di accettarla
- Tuttavia se la banconota viene rifiutata è prevista una specifica procedura proprio per richiedere la sostituzione del denaro rovinato. Le banconote da sostituire devono essere presentate presso una delle filiali della Banca d’Italia presenti presso tutto il territorio nazionale
- Il denaro viene esaminato dal personale della banca che: se il richiedente è in buona fede e il danno è modesto procederà con la sostituzione; se riterrà che colui che richiede il cambio sia in malafede e potrebbe esser stato lui stesso a danneggiare le banconote (magari per sostituire denaro falso con denaro vero) tratterrà il denaro senza sostituirlo
- In caso di situazioni ambigue invece, prima di prendere una decisione sull’eventuale rimborsabilità del denaro verrà richiesto un consulto tecnico all’amministrazione centrale che farà esaminare il caso a una commissione di esperti
- Dalle banconote rovinate o strappate per poter essere sostituite, è necessario che non sia mancante più del 50% dell’originale. Questo per evitare che malintenzionati possano richiedere due diverse banconote dopo averne divisa intenzionalmente una. Anche se potrebbe essere sufficiente recarsi presso il proprio istituto di credito, in realtà la cosa migliore da fare è quella di rivolgersi direttamente agli sportelli della Banca d’Italia per evitare lunghe e farraginose procedure burocratiche
- Se si vogliono sostituire le vecchie lire ci sono due possibilità: presentarsi alle filiali della Banca d’Italia, chiedendo la conversione in euro delle vecchie monete e banconote detenute, e farsi rilasciare ricevuta scritta di diniego, interrompendo così i termini di prescrizione; inviare la diffida predisposta dall’Unione nazionale consumatori, così da poter direttamente avviare, in caso di rifiuto, le azioni contro la Banca d’Italia