Scontrini, ricevute, bollette: per quanto tempo conservarli? La guida per i consumatori
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L'Unione nazionale dei consumatori ha riassunto alcune regole da tenere a mente: importanti soprattutto gli allegati alla dichiarazione dei redditi, perché l’Agenzia delle entrate può fare verifiche entro 5 anni dalla dichiarazione, che salgono a 7 in caso di mancata presentazione. Da tenere fino a 10 anni gli estratti conto bancari, gli atti notarili, i rogiti, gli atti di matrimonio separazione o divorzio, gli attestati e i diplomi
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- L'Unione nazionale consumatori ha pubblicato una guida per spiegare per quanto tempo è necessario conservare documenti come ricevute, multe, scontrini, fatture e bollette
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- Bisogna fare molta attenzione a quanto si allega nel corso della Dichiarazione dei redditi al 730 e al modello unico, dato che l’Agenzia delle entrate può fare verifiche entro 5 anni dalla dichiarazione, che salgono a 7 in caso di mancata presentazione: quindi, vanno custoditi per almeno un quinquennio scontrini e ricevute per l'acquisto di farmaci, spese condominiali, affitti, Cud e Cu
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- Lo stesso discorso vale, se sono state detratte, per le spese per rette e mense scolastiche, iscrizioni a corsi e palestre e le ricevute dell'assicurazione
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- Per quanto riguarda gli scontrini, quelli per gli acquisti di beni consumo non possono essere buttati prima di due anni, perché altrimenti non è più possibile attivare la garanzia
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- Ma,i inoltre, buttare prima di 5 anni le ricevute di pagamento di multe, tasse sui rifiuti, Imu o Tasi. È necessario aspettare il doppio per le cartelle esattoriali legate a Irpef, Iva o Irap
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- L’Unione nazionale dei consumatori consiglia di archiviare per almeno 6 mesi le fatture di alberghi e ristoranti: entro quella data le strutture ricettive possono richiedere il pagamento dei conti arretrati. Le bolle per le spedizioni non vanno buttate prima di 18 mesi
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- Per quanto riguarda i servizi professionali, le parcelle di avvocati, medici, dentisti o architetti devono essere mantenute per 3 anni. Stessa tempistica anche per le cambiali e per le ricevute di pagamento del bollo auto. Anche perché le Regioni hanno 3 anni, che si contano dal primo gennaio dell'anno successivo al versamento, per contestare il mancato pagamento della tassa di possesso auto. Frastagliato il panorama delle scadenze per le utenze
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- Ecco invece com’è il programma per le bollette elettriche: servono 5 anni se sono state emesse prima del primo marzo 2018, 2 anni se sono arrivate dopo questa data
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- Sempre 5 anni per le bollette del gas, ma solo se riguardano forniture precedenti al Primo marzo 2019, altrimenti bastano due anni. Per l'acqua le bollette devono essere conservate 2 anni se emesse dopo il 1° gennaio 2020, 5 anni prima del primo gennaio 2019. Un quinquennio secco per le fatture della telefonia
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- Cinque anni anche per le fatture della telefonia e per le per le rate del mutuo. Il doppio è necessario per estratti conto bancari, atti notarili, rogiti, atti di matrimonio separazione o divorzio, attestati e diplomi