Ravvedimento speciale, riaperti i termini per le dichiarazioni annuali 2022: cosa sapere
Un emendamento al decreto Milleproroghe permette di regolarizzare ancora eventuali violazioni presenti nelle dichiarazioni annuali Iva, redditi e Irap del periodo d'imposta 2022. L’importo da pagare è un diciottesimo delle sanzioni a norma di legge, saldabile sia interamente che rateizzando la cifra: in caso di mancato pagamento sono previsti una sanzione aggiuntiva del 30% sul residuo e interessi pari a un tasso del 4% annuo
- Il ravvedimento speciale riapre i battenti e potrà riguardare le dichiarazioni annuali Iva, redditi e Irap già presentate. Grazie a un emendamento al decreto Milleproroghe, è previsto che le norme di cui all’articolo 1, commi da 174 a 178, della legge 29 dicembre 2022 n. 197 (legge di Bilancio per il 2023), si applichino anche alle violazioni riguardanti le dichiarazioni validamente presentate
- Come si possono regolarizzare eventuali violazioni? In questo caso è possibile pagando un diciottesimo del minimo delle sanzioni irrogabili previsto dalla legge, oltre all’imposta e agli interessi dovuti
- A questo proposito a fare un esempio concreto è Il Sole 24 Ore: nel caso di sanzioni pari a 20mila euro si dovranno pagare 1.111,11 euro, cioè un diciottesimo di 20mila euro
- Il "perdono" del Fisco riguarderà le dichiarazioni annuali Iva, redditi e Irap del periodo d’imposta 2022, validamente presentate, di norma, entro il 30 novembre 2023
- Si considerano accettate anche quelle dichiarazioni presentate con ritardo non superiore a 90 giorni, ovvero entro il 28 febbraio 2024, sanabile con il pagamento di una sanzione di 25 euro (un decimo di 250 euro)
- Chi intende avvalersi del ravvedimento speciale dovrà versare le somme dovute in un’unica soluzione entro il 31 marzo 2024, o in 4 rate di pari importo con scadenza della prima rata sempre fissata al 31 marzo 2024. Considerato che il 31 marzo 2024 è Pasqua e il 1° aprile è giorno festivo, il versamento potrà essere eseguito entro il 2 aprile 2024
- Ma quali sono le rate successive? Le scadenze sono le seguenti: la prima entro il 30 giugno 2024, che è una domenica (in questo caso slitta a lunedì 1°luglio), la seconda entro il 30 settembre 2024 e la terza entro il 20 dicembre 2024. In tutti i casi sono dovuti interessi del 2 per cento annuo
- La regolarizzazione si perfeziona con il versamento di quanto dovuto, o della prima rata entro il 2 aprile 2024, e con la rimozione delle irregolarità od omissioni
- Cosa succede in caso di mancato pagamento? Il mancato pagamento, in tutto o in parte, di una delle rate successive alla prima entro il termine comporta la decadenza dal beneficio della rateazione e l’iscrizione a ruolo degli importi ancora dovuti, a cui si aggiunge una sanzione del 30% sul residuo e degli interessi del 4% annuo
- In questi casi, la cartella di pagamento deve essere notificata, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del terzo anno successivo alla decadenza della rateazione. Non possono accedere alla regolarizzazione speciale coloro che hanno attività finanziarie e patrimoniali costituite o detenute dai contribuenti fuori dal territorio dello Stato. Restano validi i ravvedimenti già effettuati alla data di entrata in vigore del nuovo ravvedimento speciale senza alcun tipo di rimborso