Partite Iva, +240mila con Flat Tax nel 2023. Platea di 2mln per concordato preventivo
Secondo i dati diffusi da Il Sole 24 Ore, quasi una nuova p.Iva su due (48,5%) lo scorso anno ha scelto il regime forfettario, che prevede un'aliquota secca del 15% per chi non supera gli 85mila di reddito annuale
- Nel 2023 i contribuenti con partita Iva che sono entrati nel regime forfettario, a cui può accedere chi non supera gli 85mila euro all’anno e che prevede la Flat Tax al 15%, sono stati 240mila tra lavoratori autonomi, professionisti e ditte individuali. Sono le stime diffuse da Il Sole 24 Ore
- In un articolo titolato Corsa verso la Flat Tax, il quotidiano scrive che il maggior ricorso al regime forfettario arriva in un contesto nel quale le aperture di partite Iva totali si attestano a quota 492.176, con una riduzione dell'1,9% sul 2022
- Una nuova partita Iva su due (48,5%) sceglie quindi la Flat Tax e la quota sale al 69% se la si rapporta alle persone fisiche, cioè le uniche che possono scegliere la tassazione a forfait (preclusa invece alle società)
- L’attrattività del regime fiscale è forte e il quotidiano evidenzia come ci si stia muovendo in linea di continuità rispetto al 2022: le cifre testimoniano che, in presenza dei requisiti o in assenza dei vincoli che lo impediscono, la preferenza è per la scelta di una partita Iva individuale con i vantaggi che riesce ad assicurare
- Al di là dell’aliquota al 15% - che è del 5% per i primi cinque anni dall’avvio di una nuova attività - i vantaggi sono anche in termini di semplificazione. Per fare un esempio, Il Sole evidenzia come al regime non si applichi l'Iva, con tutto quello che ne consegue, come l'esonero dalla dichiarazione, dalle liquidazioni periodiche e dalle comunicazioni Lipe
- Tutto questo non significa però che non ci sia un contraltare, individuato in una sorta di incentivo a non far crescere i propri ricavi o compensi, così da non perdere i vantaggi del regime forfettario
- Lo scorso anno la soglia entro cui si può restare in regime forfettario, come detto, è stata fissata a 85mila euro. Prima era di 65mila euro. Poi è stato inserito un ulteriore paletto, a 100mila euro: se viene superato si entra subito nel regime ordinario e si dice addio alla Flat Tax. Anche questo, fa notare Il Sole, rischia di veder diminuire la fatturazione man mano che ci si avvicina alla soglia massima
- Il settore commerciale è quello dove nel 2023 ci sono state più aperture di nuove partite Iva (18,2%), staccando di poco il mondo delle attività professionali (17,9%). Poi c'è il comparto delle costruzioni, al 10,3%
- Guardando all'età dei contribuenti, il 49,1% delle nuove partite Iva è stato aperto da chi non supera i 35 anni. Il 30,8% da chi invece è tra i 36 e i 50 anni
- Secondo le stime de Il Sole, sono circa 2,2 milioni le partite Iva interessate che potranno accedere al concordato preventivo, previsto anche per i regimi forfettari. Tra questi non c'è però chi ha aperto la p.Iva nel 2023, perché per loro sarà possibile dal 2025