Inflazione, com'è andata l'iniziativa del carrello tricolore? L'analisi di Altronconsumo
In vigore da inzio ottobre a fine dicembre 2023, aveva lo scopo di offrire un paniere di beni di largo consumo, fra cui molti beni alimentari, a costi ribassati per cercare di contenere i prezzi e tutelare il potere d’acquisto delle famiglie italiane
- Partita a inizio ottobre 2023, l'iniziativa del trimestre anti-inflazione si poneva l'obiettivo di calmeriare i prezzi dopo mesi di rincari a causa dell'inflazione e allieviare l'impatto sui consumi. Lo scopo era infattti quello di offrire un paniere di prodotti di largo consumo, fra cui molti beni alimentari, a prezzi ribassati per cercare di contenere i prezzi e tutelare il potere d’acquisto delle famiglie italiane. Ma come è andata? Secondo Altroconsumo ci sono state luci e ombre, ma in generale l'iniziativa non è mai decollata
- Al fine di verificare l’andamento dell’iniziativa e farne un bilancio complessivo in termini di effettivo risparmio generato per i cittadini, Altroconsumo ha condotto un monitoraggio dei prezzi di 125 categorie di prodotto in 15 punti vendita di 8 catene (super, iper e discount) tra Roma e Milano, verificando quali tipologie sono state inserite nel carrello e quale sia stato l’andamento dei prezzi rispetto al passato e riguardo alla media degli altri prodotti della categoria, non coinvolti dall’iniziativa
- Le catene a cui appartengono i 15 punti vendita visitati nel corso dell’indagine Altroconsumo sono: Conad, Eurospin, Esselunga, Il Gigante, Lidl, Panorama, Penny Market, Supercoop/Ipercoop. È stato rilevato il prezzo di tutti i prodotti presenti a scaffale delle 125 categorie di prodotti più rappresentative della spesa delle famiglie italiane - le stesse utilizzate nella annuale inchiesta sui supermercati dell’Organizzazione - dai prodotti alimentari a quelli per la cura della casa e della persona fino al cibo per animali
- Uno step intermedio di analisi, effettuato a metà dicembre, mostrava già l’impatto limitato che l’iniziativa stava avendo in termini di risparmio per le famiglie italiane. I dati infatti indicavano un netto calo nel numero dei prodotti del carrello tricolore (-37%), che per il 97% erano prodotti a marchio commerciale, a cui si affiancava una generalizzata riduzione delle promozioni, -25% rispetto ad ottobre
- Numeri che il calo del 2,2% dei prezzi del carrello tricolore rispetto al periodo maggio/giugno (utilizzato come benchmark nell’indagine) non bastavano a bilanciare. Inoltre, sebbene fosse aumentata la percentuale delle categorie nelle quali il prodotto del carrello tricolore era anche quello che realizzava il minimo di prezzo, le percentuali rimanevano ancora basse, intorno al 45%. L’impressione che se ne ricava è che già a metà dicembre l’iniziativa fosse in via di dismissione in gran parte delle catene distributive
- Anche se ufficialmente l’iniziativa del governo era terminata, Altroconsumo ha notato che in 6 punti vendita sui 15 del campione, nei primi 15 giorni di gennaio, c’erano ancora prodotti contrassegnati da questa promozione. Come nelle precedenti rilevazioni, anche in questa terza puntata i prodotti nel carrello tricolore erano quasi tutti del marchio del distributore, in ben il 96% dei casi
- Altroconsumo ha quindi verificato per quanti prodotti il prezzo fosse aumentato, fosse rimasto invariato o fosse diminuito. Dall’indagine è emerso che solo per il 12% dei prodotti che prima erano nel carrello tricolore il prezzo è aumentato al termine del trimestre anti-inflazione (si tratta di 84 prodotti sui 689 totali prima nel carrello), per il 79% (543 prodotti) il prezzo è rimasto invariato e per il 9% (62 prodotti) il prezzo è addirittura diminuito
- Ciò significa che per l’88% dei prodotti del carrello tricolore (605 su 689) il prezzo non è aumentato al termine della promozione, come sarebbe stato invece comprensibile se la promozione avesse davvero influenzato i prezzi. Per l'organizzazione non è un male che i prezzi non siano aumentati, anzi, ma questo risultato, ancora una volta, non conferma una vera efficacia dell’iniziativa di calmieramento dei prezzi, per come è stata presentata
- Nell'analisi sono stati anche contati tutti in prodotti in offerta in tutti punti vendita visitati per tutte le tipologie di offerta presenti, confrontandoli con i prodotti in offerta negli stessi punti vendita nel periodo maggio-giugno (prima del carrello tricolore), ottobre 2023 e dicembre 2023. Il numero dei prodotti nel carrello tricolore a gennaio 2024 è in calo rispetto alle settimane precedenti, come è normale che sia dato che l’iniziativa era terminata
- Anche se il carrello non c’era più, però, a gennaio il numero delle promozioni totali è comunque aumentato ed è anche più alto rispetto a tutti i monitoraggi precedenti (+35% rispetto a dicembre): i punti vendita hanno rinforzato le loro classiche promozioni per invogliare i consumatori a continuare a fare acquisti dopo un periodo di forti consumi e spese come il Natale. Secondo Altroconsumo si può affermare che del carrello tricolore, una volta terminata l’iniziativa, non si sente la mancanza, neanche quanto a numero di promozioni sugli scaffali
- Sono anche stati analizzati tutti i prezzi dei prodotti delle 125 categorie considerate tra maggio-giugno 2023 e gennaio 2024, quando la promozione carrello tricolore non c’era ancora nel primo caso e non c’era più nel secondo. Quasi tutti i punti vendita hanno aumentato i prezzi a scaffale, mediamente del + 3,3% (solo in due punti vendita più virtuosi i prezzi dei prodotti sono diminuiti rispetto a maggio-giugno, dell’1-2%)
- L’aumento è trainato soprattutto dagli iper visitati (+ 6% in media) e dai supermercati (+ 5%), mentre i discount hanno mantenuto i prezzi sostanzialmente stabili (+ 0,19%). Il carrello tricolore, quindi, non ha lasciato importanti tracce sui prezzi generali, che restano in significativo aumento
- Dalle rilevazioni è emerso che i prezzi di gennaio 2024 rispetto ai prezzi di dicembre/ottobre 2023 sono rimasti praticamente gli stessi. In sostanza, se questa promozione non ci fosse stata, non sarebbe cambiato quasi nulla per le tasche dei consumatori. Potrebbe essere cambiato qualcosa, invece, per quelle della grande distribuzione che, avendo messo in questa promozione quasi solo i prodotti del suo marchio, probabilmente è riuscita a trovare il modo di spingerne le vendite, sull'onda dell’iniziativa governativa.
- Al termine di questa articolata indagine, quali conclusioni ha tratto Altroconsumo in merito all’efficacia dell’iniziativa del trimestre anti-inflazione? Per l'organizzazione, se l’intento del governo era costruire un carrello di prodotti essenziali per bloccare l’aumento dei prezzi, è possibile ormai affermare che l’obiettivo è stato raggiunto solo in maniera parziale