Comunità energetiche: cosa sono, come funzionano e che regole bisogna seguire?
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Il 2024 è l'anno in cui arriverà un quadro normativo definito per lo sviluppo delle Cer (il decreto è stato firmato lo scorso 6 dicembre). Si punta a sostenere l'autoproduzione e il consumo di energie rinnovabili: ecco tutti i dettagli
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- Il 2024 si prospetta come l’anno di svolta per il mercato energetico italiano. Sarà infatti l’anno della fine del mercato tutelato dell’energia e anche quello in cui arriverà un quadro normativo definito per lo sviluppo delle Comunità energetiche rinnovabili. È atteso entro le prime settimane del nuovo anno, infatti, il parere della Corte dei Conti sul “decreto Cer” (Comunità Energetiche Rinnovabili), firmato dal ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, lo scorso 6 dicembre
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- Il piano di aiuti pubblici italiani, finanziato in parte attraverso il Pnrr, prevede lo stanziamento di 5,7 miliardi di euro destinato a sostenere l'autoproduzione e il consumo di energie rinnovabili
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- È inoltre previsto per le Comunità realizzate nei Comuni sotto i 5.000 abitanti un contributo a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili in relazione all'investimento effettuato per realizzare un nuovo impianto o per potenziarne uno esistente
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- Ma cos’è di preciso una comunità energetica? E come funziona? Si tratta di una comunità che ruota attorno alla condivisione dell’energia prodotta e a una gestione migliore di quella consumata
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- Si tratta di una vera e propria associazione che decide di impegnarsi nella produzione di energia “verde”, e che ha come obiettivo quello di ridurre al massimo gli sprechi energetici
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- La partecipazione alla comunità è sempre aperta e volontaria (art. 31 c1 lett. cd Decreto 199/2021). I membri di una CER dovranno possedere e fruire, o soltanto fruire, energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili, e in tal modo coprire completamente, o almeno in buona parte, i loro consumi
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- Il soggetto gestore della misura è il GSE, che valuterà i requisiti di accesso ai benefici ed erogherà gli incentivi e che, su istanza dei soggetti interessati, potrà eventualmente verificare l'ammissibilità in via preliminare