Fisco, arriva lo sconto del 50% per 6 anni a chi porta l’attività in Italia
Si punta così a incentivare il ritorno di attività produttive in precedenza delocalizzate in paesi a basso costo di manodopera tramite il reshoring. L’agevolazione include ogni attività economica e la sua efficacia è subordinata all’autorizzazione della Commissione europea
- Per le aziende arriva lo sconto del 50% sulle tasse per chi torna a produrre in Italia: la formula è rivolta a chi riporta nei confini nazionali attività d’impresa o di lavoro autonomo (esercitato in forma associata) in precedenza svolte in Paesi non Ue e non See, lo spazio economico europeo
- Nello specifico, si stabilisce che i relativi redditi non formino la base imponibile Ires (o Irpef) e Irap per il 50% nel periodo di imposta in corso al momento in cui avviene il trasferimento, e nei cinque periodi di imposta successivi
- Si punta così a incentivare il ritorno di attività produttive in precedenza delocalizzate in paesi a basso costo di manodopera tramite il reshoring (rientro a casa delle aziende delocalizzate)
- La misura ha perimetri ampi, perché è prevista anche per il trasferimento da paesi extra Ue e See di attività economiche mai svolte in precedenza in Italia, come ricorda Il Sole 24Ore
- L’agevolazione include ogni attività economica in conformità all’orientamento comunitario secondo il quale costituisce impresa qualsiasi attività consistente nell’offrire beni e servizi in un mercato, indipendentemente dal soggetto che la esercita (si veda la comunicazione della Commissione europea 2016/C 262/01). La sua efficacia è subordinata all’autorizzazione della Commissione europea
- Come accennato, nella misura sono inseriti anche i lavori autonomi svolti in forma associata: per esempio l’attività di uno studio associato precedentemente condotta all’estero
- La misura, prosegue Il Sole, sembra essere molto utile per i gruppi multinazionali, che possono trasferire singoli rami di attività
- La durata minima del trasferimento per beneficiare dell’agevolazione deve essere di cinque anni, innalzati a dieci per le grandi imprese secondo la definizione comunitaria del 2003 (parametri di 250 dipendenti, 50 milioni di euro di fatturato e 43 milioni di totale di bilancio)
- Al momento non sembra essere incluso nell’agevolazione l’avvio di un’attività diversa da quella svolta all’estero, perché in questo caso non si tratterebbe di un trasferimento
- Viene penalizzato un nuovo offshoring, anche se a vantaggio di Stati appartenenti all’Ue o allo Spazio economico europeo