Casa, dalla terza rata Imu agli affitti brevi: gli emendamenti alla Manovra 2024
Ai Comuni viene concessa una proroga per ricalibrare le aliquote, quindi le amministrazioni avranno più tempo per deliberare gli aumenti. Prevista inoltre una cedolare secca al 21% su una delle case affittate con affitto breve. Le famiglie con più di tre figli sono inserite nelle categorie “aventi priorità per l’accesso al credito” al Fondo di garanzia per la prima casa
- I relatori Guido Quintino Liris di Fratelli d’Italia, Elena Testor (Lega) e Dario Damiani (Fi), hanno presentato diversi emendamenti alla Manovra 2024. Fra questi, molti sono relativi alla casa: una terza rata Imu, novità sulle aliquote degli affitti brevi, esenzioni per gli immobili di enti non commerciali e molto altro: ecco di cosa si tratta
- Ai Comuni viene concessa una proroga per ricalibrare le aliquote. Le amministrazioni locali avranno più tempo per deliberare gli aumenti: i contribuenti avranno tempo fino al 29 febbraio per pagare l’eventuale extra
- La misura, ricorda Il Corriere della Sera, è una sorta di sanatoria per i 211 Comuni italiani che hanno approvato e pubblicato in ritardo sul sito del Dipartimento delle Finanze le delibere sugli aumenti delle aliquote dell’Imu. La scadenza era il 28 ottobre scorso
- Viene inoltre chiarito che gli immobili posseduti da enti non commerciali (come la Chiesa) sono esclusi dalla tassazione se l’immobile viene utilizzato per attività non commerciali: non devono, insomma, generare profitto
- Prevista inoltre dagli emendamenti una cedolare secca al 21% su una delle case affittate con affitto breve. Per tutte le altre si applica il 26%. Sarà il contribuente a scegliere l’unità immobiliare, come specificato nel testo
- Le famiglie che hanno più di tre figli vengono inserite nelle categorie “aventi priorità per l’accesso al credito” al Fondo di garanzia per la prima casa. In questo modo vengono avvantaggiate nell’ottenere i mutui agevolati
- Secondo gli autori dell’emendamento, questa formula serve a compensare le penalizzazioni determinate dagli algoritmi per la valutazione del credito, che spesso colpirebbero le famiglie numerose
- Nello specifico, l’emendamento agevola i nuclei “con tre figli di età inferiore a 21 anni e un Isee sotto i 40mila euro; quelle con quattro figli e Isee sotto i 45mila e quelle con 5 figli e Isee oltre i 50mila euro annui”
- La garanzia del Fondo cresce al salire del numero di figli: 80% della quota capitale spetta a chi ha tre figli, 85% a chi ne ha quattro e il 90% ai nuclei con cinque figli
- Come precisa Il Corriere, la copertura iservata a quest’ultima categoria è superiore a quella che oggi è concessa ai giovani under 36 che vogliono un mutuo per comprare una casa (per loro si ferma all’80%)