Salario minimo, dai contratti collettivi alle retribuzioni: la situazione in Italia
Nel nostro Paese, anche se c'è un'ampia copertura a livello di contratti collettivi (95% dei lavoratori), ci sono settori dove sono previsti livelli salariali molto bassi. Anche di questo si è occupata la puntata di “Numeri”, di Sky TG24, andata in onda il 6 dicembre
- In Italia si sta molto discutendo del tema del salario minimo. Nel nostro Paese ci sono settori dove i contratti collettivi prevedono livelli salariali molto bassi. Anche di questo si è occupata la puntata di “Numeri”, di Sky TG24, andata in onda il 6 dicembre
- In Italia i lavoratori coperti da contratti collettivi sono il 95%, quindi più che l'80% del limite minimo europeo
- Bisogna anche ricordare che esistono contratti "pirata" come segnalato dal Cnel, ovvero contratti firmati da piccole associazioni sindacali con piccole associazioni di imprese e che prevedono salari e tutele molto peggiorative rispetto a quelli dei grandi contratti. Questa tipologia riguarda comunque un numero ridotto di dipendenti
- Ci sono però settori (in grafica) dove questi contratti collettivi effettivamente prevedono livelli salariali molto bassi
- Riguardo al salario minimo e alle tensioni politiche, la premier Meloni, il 6 dicembre, a RTL, ha detto: "M5S e Pd ci dicono che il salario minimo è l'unica cosa che va fatta in Italia ma in 10 anni al governo non l'hanno fatta. E mi stupisce la posizione di alcuni sindacati che vanno in piazza per rivendicare il salario minimo e quando vanno a trattare i contratti collettivi accettano contratti con poco più di 5 euro all'ora, come accaduto di recente con il contratto della sicurezza privata. Bisognerebbe essere un po' coerenti"
- I contratti a cui si riferiva Giorgia Meloni nell'intervista a RTL sono questi: ad esempio, il livello più basso nel settore della vigilanza prevede 5 euro lordi l'ora ed è stato firmato dai principali sindacati e dalle principali associazioni di imprese