Superbonus e altri bonus edilizi, quali scadono a fine 2023 e quali cambiano nel 2024
Il nuovo anno si avvicina: diversi incentivi in vigore usciranno di scena e per altri interverranno alcune modifiche. Non succederà solo al Superbonus, che vedrà la sua aliquota scendere ancora, ma anche ad altre agevolazioni. Ecco quali
- Con l’avvicinarsi del 2024 alcuni bonus edilizi in vigore scadranno e per altri interverranno modifiche a cambiarne la struttura. Non succederà solo per il Superbonus, che si appresta a vedere la sua aliquota scendere ancora, ma anche per altri incentivi. Ecco quali
- Prima era al 110%, poi al 90%. Nel 2024 il Superbonus scenderà fino al 70%, con un’altra riduzione già calendarizzata per il 2025, quando si arriverà al 65%. Poi si esaurirà
- Continua a rimpicciolirsi anche il bonus mobili. La detrazione Irpef al 50% sulle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici (nell’ambito di più ampi lavori di ristrutturazione) dal 2024 potrà essere calcolata su un importo massimo di 5mila euro
- Il bonus era nato per coprire il 50% di spese che arrivavano fino a 16mila euro. Poi si è man mano ridotto: fino al 31 dicembre di quest’anno tocca gli 8mila euro
- Salvo interventi dell’ultimo minuto, dal 1°gennaio 2024 non esisterà più il bonus acqua potabile. Non è un incentivo strettamente edilizio, ma finora è stato comunque utile in ambito domestico, perché ha permesso di risparmiare fino al 50% - sotto forma di credito d’imposta – sulle spese sostenute per l'acquisto e l'installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento o addizione di anidride carbonica alimentare
- Diversi bonus manterranno invece il loro impianto. Tra questi: Sismabonus, Ecobonus, bonus barriere architettoniche e bonus verde
- Va avanti nel 2024 il Sismabonus, pensato per aiutare con le spese per gli interventi di messa in sicurezza degli edifici nelle aree sismiche d’Italia. Lo sconto è del 50% su una spesa massima di 96mila euro per unità immobiliare e sale fino all'80% quando dai lavori si ottiene una riduzione del rischio di 1 o 2 classi
- Non solo fino al 2024 ma fino al 2025 arriverà sicuramente il bonus barriere architettoniche. Lo sconto al 75% è utile anche per intervenire su ascensori, rampe (non solo per disabili) e montacarichi, non solo per abbattere le barriere architettoniche in senso stretto. Bisogna però aver avviato il titolo edilizio non oltre il 16 febbraio 2023
- Lo stesso, compresa la presentazione del titolo entro il 16/02/2023, vale per l’Ecobonus nella sua versione ordinaria, cioè quella che permette di sostituire infissi, serramenti, caldaie a biomassa e schermature solari ottenendo uno sconto. L’aliquota è del 70% per i condomini, per le spese fino a 40mila euro sostenute per l'isolamento termico delle parti comuni opache con incidenza superiore al 25%
- Nessuna uscita di scena nemmeno per il bonus verde, che permette di risparmiare il 36% sui lavori di riqualificazione di aree verdi e giardini, inclusi gli impianti di irrigazione e la realizzazione di pozzi. Copre però una spesa non superiore a 5mila euro