Un report realizzato da ProntoPro.it indaga i servizi, tra quelli utili a ottimizzare la propria abitazione dal punto di vista energetico, che hanno registrato un incremento delle richieste nonostante lo stop al Superbonus 110%
- La legge di Bilancio per il 2024 ha proposto uno stop del Superbonus 110 che, secondo i dati dell’Enea, aveva coinvolto oltre 425 mila edifici. Il testo della nuova manovra prevede una riduzione delle detrazioni al 90% nel 2024 e al 70% nel 2025, portando gli italiani a riconsiderare l’attuabilità degli interventi per ottimizzare la propria abitazione
- In particolare, secondo un'analisi effettuata da ProntoPro, a calare è l’interesse mostrato negli scorsi anni per le fonti rinnovabili, come pannelli fotovoltaici (-57% rispetto al 2022) e pannelli solari (-34%). Perdono terreno anche il riscaldamento a pavimento (-39%) e tramite stufe a pellet (-35%).
- Il dibattito nel corso dell’anno sul possibile mancato rinnovo del Superbonus, sottolinea il report di ProntoPro, ha portato a un calo anche delle richieste di rifacimento della facciata, scesa del 10% rispetto al 2022 e del 53% rispetto al 2021
- Tra gli interventi utili all'efficientamento energetico, registrano un incremento delle richieste gli impianti di domotica (+38% rispetto al 2022), che permettono di controllare da remoto i sistemi di riscaldamento e raffrescamento, l’illuminazione della casa (interna ed esterna) e l’automatizzazione di finestre, tapparelle e tende da sole, consentendo così di misurare anche i consumi. Secondo gli esperti di ProntoPro la gestione intelligente degli impianti attraverso la domotica può generare un taglio dei costi in bolletta del 25%
- L’attenzione degli italiani è rivolta anche alla caldaia, per la quale si registra un aumento del 18% per le richieste di sostituzione o installazione di un nuovo apparecchio e dell’11% per quelle di manutenzione o revisione; e allo scaldabagno, le cui richieste sono aumentate rispettivamente dell’11% e del 7% per gli stessi servizi
- In termini di richieste di montaggio e allacciamento di un nuovo impianto, per quanto riguarda le caldaie, in cima alle preferenze degli italiani ci sono quelle alimentate a metano (77,61%), seguite dalle pompe di calore elettriche (11,98%), impianti molto energivori, che garantiscono risparmi solo se abbinati a un impianto fotovoltaico e la cui preferenza, dopo i picchi del 2021 e 2022, si è ridotta in seguito allo stop del Superbonus 110
- In caso di installazione di un nuovo apparecchio, il consiglio è quello di optare per una caldaia a condensazione, che ricicla il vapore (invece di disperderlo) e lo impiega per la produzione di acqua calda portando a una migliore efficienza energetica, basse emissioni di sostanze inquinanti e un risparmio in bolletta del 20% rispetto a una caldaia tradizionale. Il costo medio per la sostituzione con un modello tra i più performanti si aggira intorno ai 2000 euro, comprensivi del costo della caldaia e dei costi di installazione
- Per la sostituzione di infissi i costi dipendono dai materiali scelti. Le più richieste, su ProntoPro, sono le finestre in pvc, che possono costare fino a 250 euro al pezzo, chi sceglie il legno deve preventivare invece una spesa media di 500 euro a infisso. I preventivi per i costi di posa, che includono anche lo smaltimento della vecchia finestra, si aggirano sui 100 euro
- Un impianto fotovoltaico richiede un investimento di 2000 euro a Kilowatt, mentre un impianto domotico base, installato in un’abitazione tra i 50 e i 70 metri quadri, può costare dai 5000 euro in su. Per chi non ha la possibilità di investire, esistono anche soluzioni più economiche che automatizzano solo alcune parti della casa
- Infine, per l’isolamento termico delle pareti esterne (cappotto termico), i preventivi di materiale e manodopera oscillano tra i 50 e i 100 euro al metro quadro, con variazioni in base al tipo di isolante, alla località e alla superficie da coprire