Manovra, da Ue via libera con riserva: Italia non pienamente in linea con tetto spesa 2024

Economia
Ansa/Ipa

L’esecutivo comunitario ha espresso un parere basato sull'aderenza della Manovra del governo Meloni alle raccomandazioni di maggio. L'invito della Commissione all'Italia è quello di "tenersi pronta" ad adottare le misure necessarie. Il nostro Paese, secondo l'esecutivo Ue, si trova poi di nuovo in squilibrio macroeconomico e, secondo l'iter, dovrà condurre esami approfonditi. Intanto, si appresta a entrare nel vivo il cammino della Legge di Bilancio al Senato, con la scadenza del termine per gli emendamenti

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Via libera, ma con riserva. È arrivato il parere della Commissione europea sul Documento programmatico di bilancio dell’Italia per il 2024, basato sull'aderenza della Manovra del governo Meloni alle raccomandazioni di maggio. Il documento è stato giudicato "non pienamente in linea" rispetto alle raccomandazioni del Consiglio. Stessa sorte per altri otto Paesi, Germania inclusa. L'invito della Commissione all'Italia è quello di "tenersi pronta" ad adottare le misure necessarie. L'Italia, secondo l'esecutivo Ue, si trova poi di nuovo in squilibrio macroeconomico e, secondo l'iter, dovrà condurre esami approfonditi con altri 11 Paesi, fra cui la Germania. “Accogliamo il giudizio della commissione. Tutto come previsto: nonostante l'eredità dell'impatto negativo di energia e superbonus andiamo avanti con sano realismo", ha commentato il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti. Il parere dell'Ue rappresenta un passaggio chiave per l'esecutivo, mentre si appresta a entrare nel vivo il cammino della Manovra al Senato, con la scadenza del termine per gli emendamenti. Quello di oggi è solo un primo “voto”, il giudizio definitivo sulla Legge di Bilancio sarà poi aggiornato in primavera. "Non si tratta di una bocciatura, si tratta di un invito alla prudenza di bilancio e di un invito a utilizzare al meglio le risorse comuni europee", ha detto il commissario europeo all'Economia Paolo Gentiloni.

Il parere della Commissione Ue sulla Manovra

La Commissione europea ha quindi rilevato che l'Italia, nel piano di Bilancio presentato, non rispetta pienamente il tetto di spesa previsto per il prossimo anno in base alle raccomandazioni del Consiglio Ue. Le raccomandazioni Ue all'Italia per il 2024, infatti, chiedevano di limitare la crescita della spesa all'1,3%, e secondo le ultime previsioni Ue sarà lo 0,9%. Con il superbonus, però, nel 2023 è stata superiore alle attese e tenendo conto dello "scenario di base" nella conformità della Manovra "il conseguente tasso di crescita nel 2024 sarebbe superiore al tasso di crescita raccomandato, dello 0,6% del Pil". "La spesa primaria netta finanziata a livello nazionale è valutata come non completamente in linea con la raccomandazione", ha spiegato la Commissione Ue nel parere sul documento programmatico dell'Italia.

Urso

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Le raccomandazioni all’Italia

Secondo la Commissione europea, nella manovra 2024 i risparmi dalla graduale eliminazione delle misure di sostegno energetico "non verranno interamente utilizzati per ridurre il disavanzo pubblico" e questo "rischia di non essere pianamente in linea con la raccomandazione del Consiglio". La Commissione Ue, inoltre, ritiene "che l'Italia abbia compiuto progressi limitati per quanto riguarda gli elementi strutturali delle raccomandazioni di bilancio formulate dal Consiglio il 14 luglio 2023 e invita le autorità italiane ad accelerare i progressi". "Nel complesso – si legge ancora nel parere – i frequenti cambiamenti nella politica fiscale aumentano l'incertezza nell'economia, rendendo il sistema fiscale più complesso e aumentando l'onere sulle imprese e sulle famiglie adempienti". La Commissione europea ha anche ricordato che le raccomandazioni al Paese sono "di ridurre ulteriormente le imposte sul lavoro e di rendere il sistema fiscale più efficiente", attuare la legge delega sulla riforma fiscale, preservando la progressività del sistema fiscale e migliorando l'equità, e di "allineare i valori catastali agli attuali valori di mercato”.

La segretaria Pd, Elly Schlein, alla manifestazione del PD a piazza del Popolo, Roma, 11 novembre 2023
ANSA/MASSIMO PERCOSSI

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Gli altri Paesi

La Commissione Ue ha giudicato "non pienamente in linea" rispetto alle raccomandazioni del Consiglio anche i documenti programmatici di altri otto Paesi. Mentre l'invito all'Italia è di "tenersi pronta" ad adottare le misure necessarie, a quattro Paesi giudicati "non in linea" - Francia inclusa - viene invece chiesto di adottare le misure per garantire che il bilancio 2024 sia in linea con le raccomandazioni. Per quanto riguarda la Germania, nel 2024 dovrebbe rispettare il tasso di crescita massimo raccomandato per la spesa primaria netta. Ma "non si prevede che le misure di emergenza di sostegno energetico vengano ridotte quanto prima nel 2023 e nel 2024" e i relativi risparmi "saranno utilizzati solo parzialmente per ridurre il disavanzo pubblico nel 2024. Nel complesso, la Commissione è del parere che il documento programmatico di bilancio della Germania non sia pienamente in linea con la raccomandazione del Consiglio" e "invita pertanto la Germania a ridurre quanto prima le misure di sostegno energetico nel 2023 e nel 2024".

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Cos’è il Documento programmatico di bilancio

Come spiega il Mef, ogni anno entro il 15 ottobre gli Stati membri trasmettono alla Commissione europea e all'Eurogruppo un progetto di Documento programmatico di bilancio per l'anno successivo. Il documento riporta le valutazioni macroeconomiche e le azioni prioritarie del governo, l'aggiornamento sullo stato di avanzamento del Programma nazionale di riforma - con particolare riferimento al livello di risposta alle raccomandazioni specifiche della Commissione europea - e la Manovra di finanza pubblica per il 2024 articolata per tipologia di intervento con relativo impatto finanziario (in percentuale del Pil). In particolare, il Dpb contiene:

  • le previsioni macroeconomiche, con evidenziazione dei contributi alla crescita dei diversi fattori, dell'evoluzione dei prezzi, del mercato del lavoro e dell'andamento dei conti con l'estero;
  • l'obiettivo di saldo di bilancio per le amministrazioni pubbliche, ripartito per i rispettivi sottosettori
  • le proiezioni delle principali voci di entrata e di spesa delle amministrazioni pubbliche a politiche invariate
  • gli obiettivi di entrata e di spesa per le principali componenti del conto economico delle amministrazioni pubbliche
  • la descrizione e la quantificazione delle misure inserite nella manovra di bilancio
  • il livello del debito pubblico e le informazioni relative ai fattori che ne determinano l'evoluzione
  • informazioni pertinenti la spesa delle amministrazioni pubbliche relativa a istruzione, sanità e politiche attive per l'impiego
Il tabellone con il risultato del voto in aula alla Camera dei Deputati per il voto finale sul Decreto Omnibus, su giustizia ed intercettazioni, a Montecitorio, Roma, 28 settembre 2023. ANSA/ANGELO CARCONI

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