Manovra, solo ritocchi in Parlamento: nodo pensioni

Economia
Simone Spina

Simone Spina

Il governo ha blindato la legge di Bilancio. E ci sono solo 100 milioni per finanziare le modifiche. Si pensa a una correzione sulla stretta alle pensioni di medici e altri dipendenti pubblici, che altrimenti subirebbero consistenti perdite. Sfuma, invece, una proroga del Superbonus

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Cento milioni. Sono pochi i soldi a disposizione per gli aggiustamenti alla manovra che si appresta a entrare nel vivo della discussione parlamentare. Una legge di Bilancio che il governo ha voluto blindare, chiedendo alla maggioranza di non sommergerla di proposte di modifica, e che, quindi, subirà solo ritocchi.

I pilastri della manovra non cambiano

Nessun stravolgimento, dunque, con il grosso dei 28 miliardi destinati allo sconto sui contributi previdenziali dei dipendenti con stipendi medio-bassi (fino a 35mila euro lordi l'anno) e la modifica dell’imposta sui redditi (si passa da quattro a tre  scaglioni Irpef).

Pensioni pubblico impiego, si cerca di allentare la stretta

Le possibili correzioni, comunque, potrebbero riguardare molti italiani, a partire dalla stretta sulle pensioni di oltre 700mila impiegati pubblici. Dall’Esecutivo sono arrivati numerosi indizi per allentare la cinghia. Ultimo, in ordine di tempo, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, che ha confermato che si sta cercando di dare una "risposta", soprattutto ai medici.

Tagli all'assegno Inps fino al 25%

I camici bianchi sono pronti allo sciopero contro una misura che riguarda anche maestri di asilo ed elementari, personale di Comuni e Regioni, ufficiali giudiziari e altri impiegati pubblici. Il taglio all’assegno Inps arriverebbe fino a un quarto rispetto alle cifre attuali per chi ha iniziato a lavorare a metà Anni ’80 e lascerà il posto già dal 2024. Escluso che questo intervento, che farebbe risparmiare 21,4 miliardi in vent’anni, venga cancellato, ma si potrebbe rinviare la sforbiciata di qualche anno o mantenerla solo per chi anticiperà l’uscita dal lavoro.

Niente proroga del Superbonus per i condomini

Sembra sfumare, invece, l’ipotesi di allungare fino a giugno il Superbonus al 110 per cento per i condomini: costerebbe due miliardi e il titolare del Tesoro non si stanca di dire che l’agevolazione è una pericolosa zavorra.

Revisione per la tassa sugli affitti brevi

Più probabile che si metta mano agli affitti brevi: la tassa (la cedolare secca) passerebbe dal 21 al 26 per cento solo per chi dà in locazione due o più appartamenti. Spiragli, infine, per una riedizione del bonus psicologico: fino a 600 euro per chi ha redditi bassi che sparirebbero senza una proroga.

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