Qualità della spesa in welfare: Bolzano prima, Calabria ultima. LA CLASSIFICA
È quanto emerge dal Welfare Italia Index 2023, nell'ambito dal Rapporto del Think Tank “Welfare, Italia”, sostenuto da Unipol e The European House - Ambrosetti. Ad occupare le ultime posizioni sono la Basilicata, la Campania e la Calabria
- La migliore è Bolzano (83,3 punti). Seguono Trento (81,4 punti) e l'Emilia Romagna (76,3 punti). È quanto emerge dal Welfare Italia Index 2023, nell'ambito dal Rapporto del Think Tank “Welfare, Italia”, sostenuto da Unipol e The European House - Ambrosetti. L’indice valuta aspetti legati sia alla spesa in welfare sia ai risultati che questa spesa produce nei vari territorio italiani
- Nel fondo della classifica delle Regioni si posizionano la Basilicata (61,4 punti), la Campania (60,4 punti) e la Calabria (56,7 punti)
- L'edizione 2023 segnala una costante polarizzazione nella capacità di risposta del sistema di welfare delle Regioni italiane: il divario tra la prima e l'ultima Regione è infatti ancora pari a 26,6 punti. Il posizionamento delle Regioni segue l'ordine Nord-Centro-Sud con le Regioni del Nord Italia che si confermano nella parte superiore della classifica e quelle del Sud nella parte inferiore
- Secondo le stime Rapporto del Think Tank "Welfare, Italia”, inoltre, la spesa in welfare in Italia per il 2023 sarà in crescita del 3,7% fino a 632,4 miliardi di euro e assorbita per oltre metà dalla previdenza
- Il peso delle pensioni previdenziali sul welfare è del 50,3%, pari a 317,9 miliardi di euro e aumenta 7,1% dal 2022). Risulta invece in diminuzione del 2,9% la spesa i politiche sociali (che è pari al 16,9% del Pil) a seguito della revisione Reddito di Cittadinanza nella scorsa legge finanziaria
- La spesa sanitaria rappresenta il 21,5% del welfare e risulta in aumento del 3,8% e quella in in istruzione è pari all'11,3% del welfare e in crescita dello 0,6%. Il rapporto sottolinea come, rispetto al 2019, la spesa in tutte le voci il welfare risulti in espansione
- Gli altri ambiti d'azione sono il sostegno al ruolo del sistema sanitario nazionale aumentando gli investimenti e valorizzando appieno la componente integrativa;
- l'aumento degli strumenti e la flessibilità del sistema previdenziale integrativo e, infine,
- un piano per lo sviluppo delle competenze e potenziare il ruolo dei centri per l'impiego