Buoni fruttiferi postali, in arrivo nuove emissioni. Come funzionano
Si distinguono per l’assenza di spese di emissione, gestione e rimborso. L’unica eccezione è quella relativa agli obblighi fiscali. Hanno forma sia cartacea sia telematica. Entrambe le tipologie sono sottoscrivibili e rimborsabili presso tutti gli uffici postali o attraverso il sito Internet di Poste Italiane
- Poste Italiane ha comunicato l’arrivo di nuovi buoni fruttiferi postali: emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti e garantiti dallo Stato, saranno disponibili esclusivamente tramite Poste Italiane
- Permettono a chi investe di "mettere a lavoro" anche somme contenute. Si distinguono per l’assenza di spese di emissione, gestione e rimborso. L’unica eccezione è quella relativa agli obblighi fiscali
- È possibile chiedere il rimborso del capitale investito entro il termine di prescrizione in qualsiasi momento. Per l'investitore inoltre c'è il vantaggio di una tassazione agevolata al 12,50%. I Buoni fruttiferi postali sono esenti da imposta di successione
- L'importo massimo dei buoni sottoscrivibile è pari a 1.000.000 di euro
- I buoni possono essere rappresentati da documento cartaceo oppure da registrazioni contabili. Questi ultimi sono noti come buoni dematerializzati: per usufruirne è necessario essere titolare di un conto corrente postale o di un libretto di risparmio postale sul quale sono regolate le operazioni di collocamento, gestione e rimborso
- Le sottoscrizioni presso gli uffici postali avvengono per via scritta e al termine viene emessa una copia delle “Condizioni Generali di Contratto e Regolamento del prestito”, insieme alla relativa Scheda di Sintesi. La consegna avviene in formato elettronico in caso in cui l’operazione avvenga per via telematica
- Sul sito di Poste Italiane è possibile consultare le tipologie di buoni presenti: Buono 4 anni Plus, Buono 3x4, Buono 3x2, Buono Rinnova, Buono Risparmio Sostenibile, Buono 4 anni risparmiosemplice, Buono Ordinario, Buono dedicato ai minori, Buono Soluzione Eredità