Decreto Asset, ok definitivo al testo: dalle licenze dei taxi ai voli, tutte le novità
Il testo è stato definitivamente approvato a Montecitorio con 155 voti a favore, 108 contrari e due astenuti. È arrivato all’ok con una serie di modifiche che lo rendono un provvedimento incentrato su più materie
- Il decreto Asset 2023, che punta a sostenere gli investimenti tutelando l’interesse nazionale, ha ricevuto il via libera definitivo alla Camera, con una serie di modifiche che lo rendono un provvedimento incentrato su più materie: dall’aumento delle licenze dei taxi al caro voli fino alla tassa extraprofitti delle banche. Ma anche il granchio blu e i vigneti
- Il decreto rafforza i poteri istruttori e sanzionatori dell'Antitrust sul trasporto aereo: in caso di condotte restrittive della concorrenza o abuso di posizione dominante da parte delle compagnie aeree, attuate con tecniche algoritmiche e con particolare riferimento alle rotte insulari soprattutto nei periodi di picco della domanda o di emergenza nazionale, l'Authority può avviare accertamenti a tutela del libero mercato e del consumatore. Vietata anche la profilazione degli utenti
- Un’altra novità del dl è l'obbligo per i gestori aeroportuali di pubblicare i sussidi ricevuti dalle compagnie aeree, in modo tale da garantire maggiore trasparenza e quindi maggiore tutela per i consumatori. Per far fronte all’ampliamento dei compiti, l’organico dell’Antitrust viene potenziato
- Vengono fissate dalle amministrazioni competenti le tariffe massime praticabili dai vettori destinatari di oneri di servizio pubblico qualora ci sia il rischio di un sensibile rialzo dei prezzi. Il livello massimo tariffario dovrà essere indicato nel bando di gara, quale requisito oggettivo dell’offerta
- Il provvedimento cerca di rispondere all’incremento della domanda di taxi: gli utenti hanno più volte denunciato tempi lunghi d’attesa e scarsità di vetture. Secondo il decreto, i comuni capoluogo di regione sede di città metropolitana o di aeroporto potranno finalmente aumentare le licenze, fino al 20% di quelle già rilasciate, attraverso un concorso straordinario e procedure molto più snelle. I comuni potranno inoltre rilasciare licenze aggiuntive, temporanee e/o stagionali a chi è già titolare
- La norma rimodula l'importo massimo dell'imposta straordinaria che può versare il singolo istituto bancario, commisurato non più allo 0,1% dell'attivo ma allo 0,26% dell'attivo ponderato. Si prevede inoltre l'esclusione dalla base imponibile della tassa dei margini di interesse sui titoli di Stato e la possibilità per le banche di scegliere tra il versamento dell'imposta oppure la destinazione a riserva non distribuibile di un importo pari a due volte e mezza l'imposta
- Il decreto estende da 5 a 10 anni il lasso temporale entro il quale una grande impresa, beneficiaria di una agevolazione pubblica, dovrà rimanere in Italia se vuole mantenere il sussidio. L’uscita anticipata comporterà la perdita dei benefici ottenuti e sanzioni fino a quattro volte la somma ricevuta
- Una norma del decreto prevede l’acquisizione fino al 20% da parte del Ministero dell’Economia di Netco, la newco (una sorta di spin off aziendale). Il cda della telco concede più tempo al fondo americano per la definizione dell’offerta vincolante
- In previsione maggiori fondi per il settore vinicolo: sale da 1 a 7 milioni di euro il Fondo di solidarietà per il comparto vitivinicolo messo in difficoltà dalla peronospora, una malattia delle piante
- Si aggiunge anche uno stanziamento aggiuntivo da 500mila euro a sostegno dei consorzi e delle imprese del comparto acquacoltura per fronteggiare la proliferazione del granchio blu