Bollette, +18,6% per la luce nei prossimi tre mesi. Si va verso rialzi anche per il gas
L'Arera ha reso noto l'aggiornamento delle tariffe elettriche sul mercato tutelato: i rincari hanno superato anche le stime della vigilia. Dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023 la spesa per la famiglia-tipo viene ricalcolata in 889,60 euro. Martedì prossimo saranno svelate anche le nuove cifre per il gas. Si parla di un possibile +9%
- Che le bollette dovessero aumentare lo si sapeva. Ma le nuove cifre annunciate dall'Arera hanno superato le stime della vigilia: la bolletta della luce nei prossimi tre mesi sarà più cara del 18,6% rispetto al trimestre luglio-settembre. E succede proprio a ridosso della stagione invernale, quando per forza di cose i consumi cresceranno
- Oggi l'Arera ha infatti reso noto l'aggiornamento delle tariffe elettriche sul mercato tutelato. Il prossimo 3 ottobre sarà il turno di quelle del gas. Il presidente di Nomisma Energia, Davide Tabarelli prevede un aumento del 9% per la bolletta del gas di settembre
- La tariffa per il mercato tutelato per la luce – circa nove milioni di clienti domestici su un totale di 30 milioni - sale a 28,29 centesimi di euro al kWh. Rispetto allo stesso periodo del 2022 c’è un calo del 57% (era 66,01 cent)
- Significa che la spesa per la famiglia-tipo (con consumi medi di 2.700 kWh all'anno e una potenza impegnata di 3 kW) dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023 viene ricalcolata in 889,60 euro, -32,7% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell'anno precedente
- Il costo più sostenuto rispetto al 2022 non convince i consumatori, anche perché si sottolinea come il prezzo della luce sia tornato oggi ai livelli di fine 2021 e registra un rincaro del 47,3% sul 2020. "Con le nuove tariffe la spesa della famiglia tipo per la luce sale di circa 120 euro su base annua (dall'1 ottobre 2023 al 30 settembre 2024), portando la bolletta elettrica a quota 764 euro", analizza il Codacons
- Il governo è intanto intervenuto lunedì scorso col Decreto legge Energia, che ha prorogato al quarto trimestre l'azzeramento degli oneri di sistema sulla bolletta del gas, l'Iva al 5% sul metano e il bonus sociale elettrico. Ma le risorse nel bilancio dello Stato sono scarse, e la stangata era inevitabile
- Proprio per questo il fronte delle associazioni aumenta il pressing sul governo per un rinvio della fine del mercato tutelato. Quello per la luce scade ad aprile 2024 (per il gas il 1°gennaio). Una proroga della maggior tutela sarebbe "più che giusta", aveva detto ieri anche il direttore di Enel per il mercato italiano, Nicola Lanzetta
- Le famiglie con Isee fino a 15mila euro (che sale a 30mila euro nel caso di quelle più numerose) possono contare sul bonus elettrico, che da ottobre a dicembre aumenterà in automatico grazie a un contributo straordinario, crescente con il numero dei componenti familiari. I bonus sociali vengono aggiornati per garantire un risparmio del 30% sulla bolletta elettrica, al lordo delle imposte (e del 15% su quella del gas, al netto delle imposte), fa sapere l'Arera
- Si attende adesso l'annuncio della nuova la tariffa del gas per settembre. L'amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi vede una situazione "molto volatile" nei prossimi mesi. Pesa il fatto che il metano (con cui è prodotta anche la maggior parte della corrente) dopo la chiusura dei gasdotti russi arrivi in Italia in buona parte con le navi, sotto forma di Gnl. E bastano uno sciopero in Australia o una manutenzione di impianti in Norvegia, ha spiegato Descalzi, per ridurre le forniture e far salire i prezzi
- E non ci sono solamente le bollette a pesare sui portafogli degli italiani. I benzinai di Faib Confesercenti, alla loro assemblea di ieri a Roma, hanno rivelato che un pieno di benzina in Italia costa 11 euro più che nel resto d’Europa, grazie alle tasse che pesano per il 57% sul costo finale
- Poi Urso ha annunciato di aver convinto alcune importanti compagnie petrolifere (l'Eni in testa) a fare sconti alla pompa a chi ha la card, e ha aggiunto che il governo vuole prorogare il bonus trasporti per i tir
- Se poi la situazione dovesse peggiorare, l'esecutivo valuterà di usare l'accisa mobile introdotta col Decreto trasparenza, che permette di ridurre la tassa sui carburanti utilizzando l'extra-gettito dell'Iva