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Bonus bebè 2025, tardano ancora le istruzioni Inps per la domanda. Cosa sappiamo

Economia
©IPA/Fotogramma
Manovra, da bonus bebe' agli asili: aiuti per chi ha figli
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Manovra, da bonus bebe' agli asili: aiuti per chi ha figli
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Introduzione

 Tardano ancora ad arrivare i chiarimenti INPS con le istruzioni per inoltrare la domanda relativa al bonus nascite 2025. Si attende il via libera definitivo da parte del ministero del Lavoro. Ecco cosa sapere

Quello che devi sapere

Il ritardo del ministero

  • Il dicastero, guidato da Marina Elvira Calderone, sta valutando alcuni dettagli tecnici della bozza di circolare rispetto a quanto stabilito dalla legge di Bilancio: tra i punti ancora incerti ci sono la definizione esatta degli aventi diritto e il periodo entro cui far domanda per "recuperare" le nascite da inizio anno fino a fine marzo. Si ipotizza che un possibile via alle richieste all'Inps potrebbe essere dato da metà aprile

 

Per approfondire: Bonus nascita 2025 da 1.200 euro, mancano istruzioni per la domanda. Ecco come funzionerà

Cosa dovrebbe esserci nella circolare

  • All’interno della circolare, che a questo punto dovrebbe uscire alla fine della prossima settimana, ci saranno tutte le istruzioni per fare domanda: si potrà fare richiesta presumibilmente entro aprile, utilizzando i canali telematici dell’Inps oppure tramite Caf, il Contact center o il numero verde dello stesso Istituto di previdenza. Sarà importante, prima di inoltrare domanda sul sito Inps o tramite Caf, verificare il proprio Isee per essere sicuri di rientrare tra i beneficiari

 

Per approfondire: Agenzia delle Entrate, per i neonati arriva il codice fiscale sprint

La novità

  • Secondo alcune indiscrezioni, riportate da alcune fonti Inps a Il Messaggero, sembrerebbe non esserci alcuna carta prepagata, come inizialmente immaginato: il bonus dovrebbe consistere in un bonifico o in un invio sul conto corrente tramite Iban e potrà essere usato per qualsiasi spesa e non solo per i prodotti dell’infanzia

Chi può richiedere

Il bonus bebè è destinato alle famiglie con bambini nati, adottati o in affido a partire dal 1° gennaio 2025, a condizione che vengano rispettati alcuni requisiti:

  • Almeno uno dei genitori deve essere residente in Italia;
  • ISEE familiare fino a 40mila euro annui;

Non ci sono requisiti legati alle condizioni lavorative: potranno richiederla anche i disoccupati e i lavoratori autonomi

Ai fini fiscali

  • Il bonus non concorrerà alla formazione del reddito ai fini fiscali, rappresentando così un aiuto netto per le famiglie. L'aiuto non concorre alla formazione del reddito complessivo, su cui si calcolano le tasse, e per finanziarlo il governo nel 2025 ha stanziato 330 milioni (che salgono a 360 milioni il prossimo anno). Dovrebbe essere concesso dall'Inps almeno un mese di tempo (probabilmente anche fino a 60 giorni) per fare domanda per tutti i bambini nati entro fine marzo

Possibilità di cambio in corso d’opera

  • In ogni caso l’Inps invierà relazioni mensili ai ministeri del Lavoro e dell’Economia per segnalare eventuali previsioni di sforamento di spesa rispetto a quanto stanziato in Manovra. E i due ministeri, con apposito decreto, potranno decidere di aumentare in ogni momento i fondi a disposizione e rideterminare (al rialzo o al ribasso) la soglia Isee

Cosa si potrà acquistare

  • Ma cosa si può acquistare con il bonus? Si potrà beneficiare del bonus fino al terzo anno di vita del bambino (in caso di adozione o affido, il contributo sarà garantito per i tre anni successivi all’ingresso del minore in famiglia) e potrà essere utilizzato esclusivamente presso esercizi convenzionati, sia fisici che online. Come detto, dovrebbe riguardare ogni genere di spesa e non soltanto quelle legate all’infanzia

C’è anche il bonus asilo nido

  • Altra misura su cui potranno contare le famiglie è il bonus asilo nido, rivolto alle famiglie con Isee sotto i 40mila euro. La Legge di Bilancio 2025 ha soppresso inoltre la condizione della presenza di almeno un figlio di età inferiore ai dieci anni per il riconoscimento della maggiorazione (di 2.100 euro) entrata in vigore nel 2024. L’importo del bonus, per i nuovi nati a decorrere dal primo gennaio 2024 e nel caso in cui ci sia un altro figlio sotto i dieci anni, è questo: 3.600 euro con ISEE minorenni in corso di validità fino a 40 mila euro; 1.500 euro con ISEE minorenni superiore a 40 mila euro (ISEE assente o con omissioni o discordante)

Le ragioni dell’iniziativa

  • Tali misure sono fra quelle pensate per cercare di contrastare il calo demografico. Secondo dati rilevati dall’Istat, nel 2023 le nascite della popolazione residente sono state 379.890, 13mila in meno rispetto al 2022 (-3,4%). Per ogni mille residenti in Italia sono nati poco più di sei bambini. Dal 2008, ultimo anno in cui si è assistito in Italia a un aumento delle nascite, il calo è di 197mila unità (-34,2%). Il numero medio di figli per donna scende così da 1,24 nel 2022 a 1,20 nel 2023, avvicinandosi di molto al minimo storico di 1,19 figli registrato nel lontano 1995. Nel mondo, l’Italia è tra i Paesi con il minor numero medio di figli per donna. Peggio di noi fanno solo Corea del Sud (0,8) e Singapore (1,1), mentre Ucraina e Spagna hanno numeri pari a noi (1,2). Leggermente meglio la Cina (1,3)

 

Per approfondire: Natalità, bonus e misure per il 2025. A quanto ammontano e come funzionano