Auto, perché le vetture oggi costano sempre di più? I dati e le cause del fenomeno
Il Centro Studi Mobility & Fleet ha analizzato i dati di lungo periodo del settore automobilistico, che vedono un calo dei veicoli di buon mercato a scapito di quelli più costosi. Discorso simile si può fare anche per le elettriche, mentre le plug-in procedono in modo opposto
- Tra tutte le auto immatricolate nel 2022, in Italia, soltanto 360mila stavano sotto i 20mila euro di listino, pari al 27% del mercato. Nel 2019 erano state 800mila ossia il 42% del totale, di cui un 7% stava addirittura nella fascia sotto i 14mila euro, scomparsa totalmente nel 2022. Invece le auto sopra i 35mila euro di listino, che erano 28 mila prima del Covid, sono diventate oltre 400 mila. Come mai le auto costano sempre di più?
- Eppure i numeri sono più che positivi: a luglio in Europa le immatricolazioni sono cresciute del 16,7%, raggiungendo gli 1,02 milioni di unità (considerando anche il Regno Unito), e contro gli 875 mila esemplari dello stesso periodo dell’anno precedente
- A porsi domande sulle ragioni di questi dati è il Centro Studi Fleet & Mobility, che ha cercato di capire perché il mercato dell’auto è in contrazione (con le vendite passate da 1,9 a 1,3 milioni) e alle concessionarie sembra non importare, visto che il nuovo mantra sembra essere di produrre e di vendere di meno
- Una tendenza, questa, che non sembra essere molto differente nemmeno per le auto elettriche: come aveva osservato lo stesso Centro studi a ottobre 2022, anche in questo segmento di mercato le opzioni economiche si stanno riducendo: nel 2021 ben il 42% delle vetture elettriche è arrivato ad un costo di 50mila euro, dal 28% rilevato nel 2019
- Nel 2019, infatti, il 17% di auto elettriche sul mercato presentava un prezzo inferiore ai 30mila euro, rendendo maggiormente accessibile il passaggio ad una mobilità a zero emissioni. Nel 2021 tale quota si è ridotta al 13%.
- Discorso opposto per quanto riguarda le auto ibride plug-in. In questo caso, infatti, si registra una tendenza inversa. Nel passaggio dal 2019 al 2021 è cresciuta l’offerta di modelli con prezzo inferiore ai 50mila euro. Nel 2019, infatti, solo il 23% delle ibride plug-in si posizionava in questa fascia di prezzo
- I dati del 2021, invece, confermano come tale percentuale sia salita al 40%, garantendo notevoli opzioni in più agli automobilisti
- Non deve però sorprendere che chi resti deluso nella ricerca di un' auto termica economica, alla fine trovi qualcosa da acquistare. Infatti, le aziende cinesi sono sempre più presenti in questo segmento, con conseguente vendita dei loro prodotti anche nei mercati europei
- A rimetterci, però, rischiano di essere i lavoratori, ben 12,9 milioni tra diretti e indiretti a rischio soprattutto negli stabilimenti europei
- L’ultimo caso è quello di Volkswagen, che ha scelto di non rinnovare i contratti di 269 dipendenti che scadono a breve. Attualmente, più di 2 mila persone lavorano nello stabilimento con contratti a termine, su un totale di circa 10.700 dipendenti